venerdì 6 marzo 2009

MILAN STORY- 1927/1928: RINFORZI IMPORTANTI

Gli arrivi di Compiani, Pastore, Sgarbi, Torriani e Tansini rinforzano profondamente la squadra, che però, come l'anno prima, subisce un rilassamento nel girone finale.

Una sontuosa campagna acquisti porta in rossonero nuovi giocatori di gran livello. Antonio "Dario" Compiani è il portiere giovane più promettente del campionato, arriva dalla Cremonese e porta un bagaglio tecnico notevole in casa Milan. Pietro Pastore è un possente bomber che proviene dalla Juventus, un cannoniere di indubbie doti realizzative che spesso e volentieri ha graffiato contro il Milan. Abdon Sgarbi è un vivace centrocampista di 24 anni che acquisisce subito i gradi di capitano; Torriani e Tansini sono due tecniche mezzali, la prima ex Juve e la seconda ex Cremonese. Aigotti è un centravanti di buone qualità, Vinicio Colombo il nuovo terzino titolare. Per contro lasciano il rossonero l'anziano Cevenini e Savelli. E' un Milan decisamente ambizioso, che Burgess schiera così: Compiani; Colombo, Schienoni; Marchi, Sgarbi, Pomi; Tansini, Torriani, Santagostino, Pastore, Ostromann (Aigotti). Come l'anno prima, il Milan si qualifica tranquillamente al girone finale, dove però subisce un rilassamento che lo tiene lontano dalle zone alte e dai traguardi più prestigiosi. Foto sotto: Pomi, Soldera e Ostromann.

BOMBER PASTORE. La stagione parte con un incoraggiante successo sul Napoli. Fragoroso è il debutto di Torriani in rossonero; la mezzala ex Juve, spesso a segno in passato contro il Milan, orchestra la gara con una gran tripletta. Aigotti e Pastore completano il 5-1 targato "new Milan". I tifosi imparano presto ad amare il cannoniere padovano Pastore, decisivo nel 2-2 con la Reggiana: doppietta per lui. Aigotti è part time di livello, ed è lui che infila l'1-1 finale a casa della Pro Vercelli. Milan-Cremonese è la sfida degli ex, ma stranamente Compiani lascia la porta a Carmignato, forse a causa dell'eccessiva pressione. In campo il Milan si impone col siluro di Sgarbi e col 2-1 finale di Aigotti. La squadra inizia però a perdere colpi, affaticata e macchinosa. Torriani salva il Milan col Genoa, poi i rossoneri crollano con la Lazio, col Padova e col Toro; in mezzo il pari con l'Alessandria, che raggiunge due volte le reti di Ostromann e Torriani. Senza troppo curarsi di questo andamento alterno, il Milan va a Brescia e torna a casa col 3-1: Pasqualetto, Sgarbi e Pastore. La vera impresa i rossoneri la fanno nell'ostica e pericolosa trasferta di Napoli. Non tanto per il valore degli azzurri quanto per il viaggio, lungo e scomodo, e la presenza di un pubblico agitato e agguerrito. Aigotti e Ostromann firmano il prezioso 2-1. Battuti Reggiana (2-0, doppietta di Aigotti) e pro Vercelli (1-0), quest'ultima grazie ad un fondamentale gol di Santagostino, il Milan impatta 1-1 col Genoa poi batte ancora tre colpi: 2-1 alla Lazio, nella giornata d'oro del completamente rinvigorito Santagostino, 1-0 a Cremona, con estemporanea sciabolata di Torriani, e 3-0 al Padova: sigillo classico di Ostromann e doppietta dell'incredibilmente prolifico Torriani, a rete con la continuità di un bomber. In mezzo uno 0-0 ad Alessandria; dopo, lo 0-2 di Torino e il finale 4-1 al Brescia che vale la qualificazione. Brilla Pastore, autore di due reti.

Figurine del Milan 1926-27 (Cioccolata Lurati) - da sinistra: Tansini, Carmignato, Pomi e Sgarbi.
ALTALENA. Il girone finale oppone la Juventus ai rossoneri, alla prima giornata. Torriani e Pastore sfidano il loro passato, un pò emozionati. Gara tirata, combattuta. Il Milan è cinico e concretizza l'unica occasione, infilando i bianconeri proprio con Torriani: è la definitiva "purificazione" dell'esterno dal suo passato. 1-1 col Bologna scandito dal gol di Santagostino, poi un rocambolesco 2-2 col Casale. Ostromann porta il Milan davanti, ma i padroni di casa pareggiano, passano sul 2-1 e conducono la gara. Il forcing rossonero è premiato all'84, con Pastore che firma il 2-2. Segue la trasferta in casa del Genoa dell'eterno De Vecchi, allenatore-giocatore dei liguri. Ostromann fa fuoco per primo, poi si ripete il copione di Casale e ancora a Pastore tocca l'onere del pari in extremis ('77). Nel derby il Milan non demerita: il fenomenale bomber nerazzurro Meazza apre le danze, Santagostino pareggia ma alla fine vincono i cugini. Schiumante rabbia, il Milan ospita la settimana successiva l'Alessandria. E' la consacrazione di Pastore, che segna un gol ogni mezzora: '30, '60 e '90, tripletta pesante e lussuosa. Dopo il capitombolo col Torino (0-3), l'altalenantissimo Milan fa a pezzi ancora la Juve, e ancora nel nome degli ex. Vojak segna in avvio, Torriani pareggia per la rabbia dei suoi ex tifosi. Pastore infila la rete pesante del vantaggio, concretizzato poi dal 3-1 finale di Santagostino. A Bologna il Milan viene umiliato (5-0), e col morale a terra perde in casa col Genoa. In piena crisi, i rossoneri abbattono il Casale (Sgarbi, Pastore) e vincono il derby con un pirotecnico 3-2. Aigotti apre, Castellazzi e Bernardini ristabiliscono il punteggio a favore dei cugini. Ancora Aigotti infila in rete, segnando al '77 il suo terzo gol nell'entusiasmo generale. Stancato da tante emozioni, il Milan nelle ultime due giornate coglie un ko (Alessandria) e un pari, un 2-2 col Torino scandito dai gol di Tansini e Torriani.

TORRIANI COME PASTORE. Affidabile e spettacolare, Dario Compiani vola tra i pali con eleganza e tecnica che in rossonero non si erano forse mai viste: Compiani sarà rossonro per 8 stagioni da titolare e un'ultima da secondo, assommando 220 presenze di livello altissimo. 30 gare in stagione, per lui. In difesa il marcantonio Schienoni legna come un fabbro e scalda gli animi dei tifosi: 33 apparizioni. Al suo fianco gioca Vinicio Colombo, un onesto mestierante (27 gare) e viene lentamente proposto il giovane Perversi (6), un futuro da campione. Barzan esce dal giro dei titolari (2 apparizioni). Il centrocampo, presto salutato il forte Hajos, si impernia sul dinamico Abdon Sgarbi (31 gare): giovane, promettente, combattivo e ordinato, Sgarbi non disdegna la concluione a rete (3 gol) e si merita subito la fascia di capitano per il carisma e il valore. Gli giostrano a fianco due puntelli ordinati come Marchi (22 gare, alternato a De Franceschini, 16, che da anni è riserva più o meno utilizzata) e Pomi (32). Cannoniere della squadra è il possente centravanti Pietro Pastore, un passato pieno di gol con la maglia della Juventus e un presente ricco di reti in un Milan non troppo competitivo ma sempre capace di emozionare. Pastore segna 13 gol in 30 gare, ferisce la sua ex Juve e sfoggia triplette che sono veri e propri capolavori. Con lui segna abbastanza Santagostino: 8 reti in 27 partite, gol pesanti e ben distribuiti lungo l'arco della stagione. Anche Ostromann, con 7 centri in 22 incontri, fa pesare la sua classe e la sua potenza in area. Entrambi non sono più i bomber da 15-20 reti di un tempo, un pò per l'età, un pò per la concorrenza di un Pastore scatenato e un pò per l'infortunio (nel caso di Ostromann) che ha arrugginito ossa e muscoli. Reparto completato dalle ali Tansini e Torriani. Tansini, ex Cremonese, dà un buon apporto (22/2) specie in costruzione; Torriani (34 gare) ex Juve, oltre a creare molto e a infilare con sadismo ripetuto la sua vecchia maglia bianconera, entusiasma letteralmete i tifosi segnando con la continuità di un bomber: 12 reti! Nato a Milano nel 1904, Torriani esplose nel Legnano e nel '25 fu acquistato dalla Juve. Nel '26 fu valoroso protagonista della vittoria dello scudetto, e in bianconero come in rossonero si distinse sempre per una grande resistenza alla fatica, una muscolarità esplosiva e un movimento velocissimo nella sua corsia. Dotato di tiro potente, Torriani era un giocatore di rendimento costante ed elevato. La sorpresa è Aigotti: 10 reti in 17 presenze, su tutte il magico tris nel derby. Ultima ruota di scorta, il prode Pasqualetto (15/1). Si vedono anche Ballarin, Carmignato, Giunta e Mazzi.

Nessun commento: