venerdì 29 agosto 2008

IN UEFA AFFRONTEREMO LO ZURIGO

MONTECARLO, 29 agosto 2008 - Sorteggiati a Montecarlo gli accoppiamenti del primo turno di Coppa Uefa. Avversarie abbordabili per Milan e Sampdoria, più ostiche per Napoli e Udinese. I rossoneri se la vedranno con gli svizzeri dello Zurigo. Il ritorno, il 2 ottobre, sarà allo stadio del Letzigrund, dove a giugno la nazionale italiana ha affrontato Romania e Francia agli Europei.

DOMENICA C'E' MILAN-BOLOGNA


Inzaghi ora insegue il gol numero 101 con la maglia del diavolo

Domenica parte il campionato, e il Milan debutta ospitando il Bologna. I rossoblù tornano in serie A dopo 3 stagioni di purgatorio, e accentrano le loro forze sull'attacco Marazzina-Di Vaio (ex Juventus, Valencia, Genoa e Nazionale). I rossoneri dovrebbero schierare la difesa titolare, col debutto di Zambrotta ma non quello di Senderos (tenuto a riposo per qualche acciacco). La coppia d'attacco potrebbe essere quella d'oro dei tempi belli: Sheva-Pippo, con Seedorf alle spalle. L'atteso debutto di Ronaldinho resta in dubbio. A centrocampo dovrebbero partire titolari i tre azzurri Pirlo, Gattuso e Ambrosini. Milan e Bologna si sono affrontati alla prima giornata anche nel 1998/99, anno del penultimo scudetto rossonero: il mattatore fu Biehroff, bomber tedesco che con 19 centri sarà poi uno dei maggiori artefici del tricolore. Il Bologna ha vissuto i suoi anni migliori nella prima metà del secolo scorso, vincendo 7 scudetti fino al 1964. Dopodichè è calato progessivamente, fino al baratro della C. A metà anni '90 era tornato presenza stabile in A, lustrandosi anche di campioni come Beppe Signori e Roby Baggio, uno dei grandi doppi ex. L'ultima retrocessione è avvenuta nello spareggio contro il Parma, con i felsinei affossati dai gol di quel Gilardino che da lì a pochi mesi sarebbe passato proprio il Milan. Nell'ultimo confronto a San Siro furono però proprio i rossoblù a vincere clamorosamente, grazie al gol di un altro ex, Locatelli (meteora nel Milan da giovanissimo). Adesso la musica deve cambiare, e i tifosi si augurano il remake di quel Milan-Bologna alla seconda giornata del 2003/04, anno dell'ultimo scudetto: vantaggio di Sheva, pareggio e, ad una manciata di minuti dalla fine, girata vincente (e assurda!) del solito Inzaghi, che ora insegue il gol numero 101 con la maglia del diavolo!

CEDUTI BROCCHI, PALOSCHI E ODDO


Continua il movimentato rossonero, questa volta in uscita. Hanno infatti lasciato il Milan Christian Brocchi, Massimo Oddo e Alberto Paloschi. Brocchi, cresciuto nel Milan e ritornato alla base nel 2001 dopo lungo peregrinare (ottimo a Verona, passaggio negativo all'Inter), si è subito imposto come corridore generoso e lottatore, riserva sempre all'altezza. Ottimo il suo contributo, quando chiamato in casusa, nella stagione della champions, dove vince anche la coppa Italia da titolare. Anche nell'anno dello scudetto ha dato un contributo importante partendo dalla panchina. Dopo 4 stagioni, nel 2005 aveva accettato le offerte della Fiorentina per giocare di più, disputando in viola una grande stagione. Tanto da essere richiamato dal Milan, per altre due annate: positiva la prima (partecipa al cammino vincente in Champions), un pò meno la seconda. Adesso Christian ha accettato il prestito alla Lazio: auguri di cuore a un rossonero nel cuore. Saluta Milanello anche Massimo Oddo, altro ragazzo cresciuto in società che, esploso nel Verona, era diventato capitano della Lazio (5 stagioni) prima di tornare al Milan nel gennaio 2007: mezza stagione positiva, titolare sulla fascia destra (culminata con la Champions di Atene), ed una più sofferta, l'ultima, storta per diversi rossoneri. L'annata sottotono e l'arrivo di Zambrotta hanno chiuso lo spazio a Oddo, che è rimasto estasiato dalle offerte del Bayern Monaco. Infine baby Paloschi va a maturare in B, al Parma: dopo i primi gol in prima squadra, il diciottenne bomber della primavera cerca di lanciarsi a suon di reti nel calcio che conta.

martedì 26 agosto 2008

E' ARRIVATO ANCHE SENDEROS

PHILIPPE SENDEROS
NATO A: Ginevra (Svizzera) il 14/2/85. RUOLO: difensore (190 cm x 87 kg). CLUBS: 01/03 SERVETTE (26/3), 2003/2008 ARSENAL (64/4), 2008 MILAN. PALMARES: 1 COPPA DI LEGA INGLESE

Il difensore dell'Arsenal è l'ultimo acquisto di un calcio mercato che sta via via completando a puntino la rosa del Milan. Senderos porta prestanza fisica nella difesa.

IL MILAN dopo Shevchenko acquista (in prestito con diritto di riscatto) dalla Premier League anche il difensore svizzero dell'Arsenal Philippe Senderos. grande e grosso come l'ex rossonero Stam, Senderos è arrivato all'Arsenal non ancora maggiorenne e si è imposto come uno dei centrali più arcigni del torneo inglese. Non è un mostro di tecnica, ma garantisce cattiveria, centimetri, senso della posizione e prestanza fisica soprattutto sulle palle aeree. Nato in
Svizzera ma da madre serba e padre spagnolo, Senderos ha deciso di giocare per gli elvetici. Va a rinforzare una difesa che urgeva di qualche ritocco anche nel mezzo, e considerata l'ancor giovane età ha tutte le chances per diventare un pilastro di lungo corso della retroguardia milanista.

SPORTING GIJON-MILAN 2-0

ULTIMO SCIVOLONE PRECAMPIONATO

Milan sconfitto dalla piccola compagine spagnola che si impone con due reti di scarto. Acquistati Shevchenko e Senderos.

GIOJN - Ad una settimana esatta dall'esordio in campionato, il Milan è sceso in campo in Spagna per il Trofeo Città di Gijon, nell'ultima amichevole precampionato. Nonostante le molte occasioni create, il Trofeo è andato agli spagnoli che hanno battuto 2-0 i rossoneri. A decidere la sfida sono state le reti realizzate da Barral al 23' del primo tempo e da Bilic al 78'. Carlo Ancelotti schiera questa formazione: Christian Abbiati in porta; difesa che vede Gianluca Zambrotta e Marek Jankulovski sulle fasce e Kakha Kaladze e Paolo Maldini centrali. A centrocampo il tecnico rossonero opta per una soluzione a tre con il giovane Cardacio, Andrea Pirlo e Mathieu Flamini. Attacco nelle mani di Alberto Paloschi con alle spalle Cristian Brocchi e Clarence Seedorf. Nelle ore successive alla gara annunciati gli acquisti di Andriy Shevchenko e del difensore dell'Arsenal Senderos.

SPORTING G.-MILAN 2-0. SPORTING GIJON: Sanchez (46'Cuellar); Sastre (58'Andreu), Hernandez (Angel 62'), Jorge (62' Camara), Canella (58' De Lucas); Matabuena (62' Gerard), Michel (58' Neru); Pedro(46'Maldonado), Kike Mateo (58'Mora), D. Castro (46' Carmelo); Barral (46' Bilic). All. Preciado. MILAN: Abbiati; Zambrotta, Kaladze (46' Bonera), Maldini (46' Favalli), Jankulovski (67' Antonini); Cardacio (46' Emerson), Pirlo, Flamini; Brocchi, Seedorf; Paloschi (68' Viudez). All. Ancelotti. ARBITRO: Cesar (SPA). MARCATORI: 23' Barral; 78' Bilic. AMMONITI: Flamini (M), Seedorf (M), Favalli (M)


lunedì 25 agosto 2008

E' TORNATO SHEVCHENKO!



Dopo una telnovela durata praticamente due anni, Andriy torna al Milan: sarà l'ottava stagione rossonera per il miglior bomber degli ultimi 50 anni di Milan!

Dal giorno stesso in cui se ne era andato, con qualche scusa e gli occhi lucidi, erano iniziate a rincorrersi le voci del suo ritorno. Lo abbiamo sempre saputo, che sarebbe tornato. Ed ora finalmente Andriy Shevchenko, goleador maximo degli ultimi cinquant'anni rossoneri, torna a vestire la maglia più amata. Abramovich e berlusconi hanno definito quello che inizia sotto forma di prestito e strappa la stella ucraina dalla sua prigione dorata londinese, un incubo durato due anni e che troppo strideva con le sette meravigliose stagioni in rossonero. In blues Sheva non si è mai ambientato, ha segnato al debutto ma ben presto le presenze in campo sono diventate pochissime, e i gol ancora meno. Lontanissimi gli standard milanesi, con quota 20-25 reti puntualmente sfondata e una mietitura incredibile di coppe e trofei. Abramovich aveva puntato tantissimo su di lui, e fino all'ultimo ha cercato di valorizzare un acquisto tanto esoso. Ma Mourinho prima, e Grant dopo proprio non 'vedevano' l'ucraino. Triste, male integrato, forse escluso dai compagni, certamente non idolatrato come a San Siro (ed è ovvio), dove era un principe incontrastato.

Due stagioni fallimentari sembrano cancellare la maestosità di un attaccante sontuoso, che fin dagli esordi con la Dinamo Kiev (5 scudetti in 5 anni) incantava l'Europa con i suoi guizzi rapidissimi, i gol spettacolari e copiosi, la tecnica morbida, la duttilità estrema. Il suo primo arrivo in rossonero (1999) fu bagnato dal solito gol al debutto e 29 centri complessivi a fine stagione. Di questi, 24 in campionato con tanto di titolo di capocannoniere. Un Milan poco competitivo si attaccava letteralmente, l'anno successivo, al principino dell'est; un tornado capace di risegnare 24 volte e stordire l'Inter con una doppietta nel derby del 6-0. Il Milan era Sheva: c'era siolo lui a splendere, e senza le sue realizzazioni sarebbero stati dolori. L'avvento di Ancelotti (2001) coincide con un sofferto quarto posto, ma Sheva patisce diversi infortuni e deve concludere con un bottino comunque grosso di 17 centri. La quarta stagione è quella del trionfo. Il Milan sontuoso dei Meravigliosi torna a dettare legge in Europa. Andriy soffre ancora alcuni infortuni, ma soprattutto si mette a servizio della squadra e diventa fuoriclasse a tutto tondo. All'inizio soffriva il non essere più al centro della scena, e difatti il numero dei gol si ridusse per un pò; ma quando Vento di Passioni maturò definitivamente non ci fu storia. Gol e assist, con l'Ajax agli euroquarti; gol pesantissimo nel derby in semifinale. Rigore decisivo alla Juventus nella finale di Manchester e Milan campione d'Europa: la consacrazione, per il bomber. 10 gol stagionali, pochi per lui ma tutti pesantissimi. Il fattore numerico viene rivalutato l'anno dopo, con 24 reti solo in campionato: scudetto ad un Milan schiacciasassi e Sheva in forma stratosferica, mastodontica. Segna in tutti i modi, con un repertorio invidiabile. Suo il gol che porta anche la supercoppa europea. Letale come sempre, ma più completo e incoronato da un Milan davvero mostruoso. Andriy sfonda quota 100 gol rossoneri, e anche l'anno dopo è assoluto protagonista: tripletta in Supercoppa italiana, pallone d'oro in dicembre, altre decine di gol importantissimi. Come in coppa al Barcellona. La stagione si conclude con la beffa atroce di Istanbul, col Liverpool, e il rigore sbagliato proprio da Sheva; la stagione della riscossa non porterà nessun trofeo, e la riscossa vera arriverà solo quando Shevchenko sarà già partito; tuttavia anche nella sua ultima stagione Andriy si prende grosse soddisfazioni, come un poker in Champions, il tetto dei 20 gol sfondato nuovamente, la fascia di capitano spesso portata al braccio, un cammino europeo denso di emozioni (le goleade al Bayern e Lione, con tanti gol dell'ucraino) chiuso solo ingiustamente in semifinale (annullato a Sheva gol regolare col Barcellona).

Poi, all'improvviso come un fulmine a ciel sereno, l'addio. La moglie che voleva Londra e la scusa dell'inglese per il figlio, tanti soldi da riscuotere e un viaggio verso un mondo plastificato che mai avrebbe potuto essere caldo come la famiglia rossonera. Andriy lo sapeva, e infatti non è mai stato convinto, felice della sua scelta. Filo spezzato che ora si riallaccia, due anni per non dimenticarsi e rivolersi ardentemente. ricomincia la storia, riparte da 173 gol e il record di Nordhal da riacciuffare (210), nuovi trionfi da accarezzare e un'immagine da rilanciare. Per chiedere scusa a tutti, a se stesso e ai tifosi, basterà far soffiare di nuovo quel vento di passioni.

DAL CENTRO SPORTIVO ROSSONERO...
MILANELLO - A mezzogiorno Sheva è tornato a Milanello. Il campione ucraino ha salutato i tifosi milanisti che lo attendevano ai cancelli del centro sportivo rossonero, per poi fare la stessa cosa con il personale in servizio e con i giocatori presenti nella struttura per lavori specifici e riabilitazione. In questi minuti Shevchenko, ancora molto felice per la grande accoglienza riservatagli dai tifosi rossoneri ieri sera a Linate, si sta sottoponendo alle visite mediche, ma ha voluto ritagliarsi un attimo per una dichiarazione: "Sono felicissimo di essere qui. In queste ore per me così speciali, voglio rivolgere un saluto anche ai tifosi del Chelsea che negli ultimi due anni mi hanno sempre fatto sentire il loro supporto. Grazie davvero per questo".


L'ultima stagione, sempre a suon di gol


Giovanissimo, ai tempi della Dinamo Kiev


Il Chelsea resterà una parentesi

sabato 23 agosto 2008

TROFEO BIRRA MORETTI

IL SORRISO DI PALOSCHI

Il giovane bomber timbra l'unico gol al Trofeo Birra Moretti. Buon Milan pur se imbottito di ragazzini.

NAPOLI-
Ancora passi avanti per i rossoneri, che al San Paolo per il trofeo Birra Moretti non deludono pur con formazioni imbottite di giovani. Nella prima partita la Juventus prevale ai rigori sul Naploi; gli azzurri se la vedono dunque con i rossoneri, che si impongono allo scadere con un perentorio stacco di testa di baby Paloschi: dopo i primi gol ufficiali nella scorsa stagione, il diciottenne bomber della primavera sta sfruttando molto bene l'assenza dei big in questo precampionato, e anche in ottica futura potrebbe tornare molto utile alla causa societaria. L'ultimo mini-match contro i bianconeri è terminato 0-0 senza troppe emozioni, e ai rigori è stato decisivo l'errore di Ambrosini. Tra i ragazzini di Ancelotti ha molto ben figurato Albertazzi, spuilungone bravo sia nel cuore della difesa che sulla fascia, ex Bologna, e Darmian nonostante qualche errore in avvio.


Darmian impegnato contro Amauri


Cardacio contro il Napoli

NAPOLI-MILAN 0-1
MILAN: Dida, Albertazzi, Darmian, Favalli, Antonini, Brocchi, Ambrosini, Cardacio, Seedorf, Inzaghi (23' Viudez), Paloschi. A disposizione: Kalac, Pasini, Romagnoli, Ruggeri, Osuji, Strasser, Gianola. All. Ancelotti. NAPOLI: Gianello, Santacroce (37' Bruno), Rinaudo (23' Cannavaro), Grava, Maggio, Montervino (32' Denis), Blasi (23' Pazienza), Amodio, Vitale (23' Lacrimini), Russotto, Pià (43' Grieco). A disposizione: Iezzo, De Zerbi, Zalayeta. All. Reja. Arbitro: Pierpaoli di Firenze. Marcatori: 44' Paloschi (M)


Antonini, Seedorf, Paloschi e Cardacio dopo il gol agli azzurri

MILAN-JUVENTUS 0-0
MILAN: Kalac, Antonini (23' Pasini), Favalli, Darmian, Albertazzi, Ambrosini, Brocchi, Cardacio (23' Strasser), Viudez (33' Osuji), Seedord, Paloschi. All: Ancelotti. JUVENTUS: Chimenti, Salihamidzic (36' Duravia), Legrottaglie, Ariaudo, Molinaro, Rossi, Tiago, Ekdal, Nedved (36' Castiglia), Pasquato, Amauri. All: Ranieri. Arbitro: Gervasoni di Mantova.


martedì 19 agosto 2008

MILAN-JUVENTUS 4-1 (TROFEO BERLUSCONI)

QUATTRO SCHIAFFI ALLA SIGNORA

Il Milan travolge una Juventus in emergenza al trofeoBerlusconi. In rete Janku, Ambro (doppietta) e il solito Inzaghi.


MILANO. Adesso cominciamo a ragionare. Milan-Juve 4-1 al "Berlusconi", ma erano amichevoli quando le cose giravano male e devono restare tali anche ora che un risultato eclatante ha seppellito i rivali di sempre (peraltro in formazione largamente rimaneggiata). Che il Presidente ci tenga molto, al trofeo intitolato al padre, è risaputo; e i ragazzi rossoneri ce l'hanno messa tutta per soddisfarlo, affiancando alla conquista della coppa anche una prestazione eccellente. E' stato Jankulovski ad aprire le danze con un bolide dei suoi dalla lontananza: dopo gli acciacchi dell'uiltima stagione Marek merita di tornare il protagonista sulla corsia sinistra. Il Milan ha poi dilagato con Ambrosini e il solito Inzaghi. Massimo, capitano di serata, si è dedicato una notte di gloria, siglando la prima doppietta della carriera, lui che pure è abituato a segnare abbastanza. Il famelico Pippo invece graffia ancora la sua vecchia Juventus: agli albori dell'ottava stagione rossonera, a 35 anni e dopo 100 reti ufficiali non è ancora stanco di giustiziare portieri. Insomma, serata positiva per questo Milan in cerca di un pò di serenità.







MILAN-JUVENTUS 4-1
MILAN (4-4-1-1): Abbiati (1' st Dida); Zambrotta (19' st Oddo), Bonera (41' st Darmian), Favalli, Jankulovski (36' st Antonini); Gattuso (19' st Brocchi), Flamini, Pirlo, Ambrosini (39' st Cardacio); Seedorf (30' st Viudez); Paloschi (1' st Inzaghi). All. Ancelotti JUVENTUS (4-3-1-2): Chimenti (1' st Manninger); Grygera, Mellberg, Chiellini (36' pt Legrottaglie), Molinaro; Sissoko (17' st F. Rossi), Poulsen, Nedved (1' st Ekdal); Tiago (17' st Esposito); Amauri, Del Piero (17' st Pasquato). All. Ranieri. Arbitro: Rizzoli. Marcatori: 21' pt Jankulovski (M), 25' pt Ambrosini (M), 7' st Inzaghi (M), 25' st Pasquato (J), 34' st Ambrosini (M). Ammonito: Ekdal (J)






martedì 12 agosto 2008

MALDINI E' OTTIMISTA

Paolo Maldini inquadra con lucidità l'estate rossonera. Le inglesi sono più avanti, ma con le italiane non c'è stata differenza. Senza punte, poi, la squadra è sempre sotto pressione e tende ad allungarsi.

MILANELLO - Queste le dichiarazioni rilasciate da Paolo Maldini ai microfoni di 'Milan Channel' al termine della seduta mattutina di allenamento presso il centro sportivo rossonero di Milanello:

Paolo, come stai? "Abbastanza bene, durante gli allenamenti in preparazione può esserci qualche dolorino, ma tutto si risolve in breve tempo."

State svolgendo una preparazione diversa rispetto alla scorsa stagione... "Stiamo sostenendo degli esercizi mirati per migliorare la tecnica e l'agilità. Durante la preparazione bisogna cercare di recuperare tutte quelle cose che durante il periodo estivo si perdono. In più, quest'anno stiamo provando anche nuovi esercizi, delle alternative per non rendere il lavoro noioso. La preparazione è comunque un periodo importante, utile anche a far crescere l'attenzione che all'inizio non è mai al massimo livello ed è quella la difficoltà maggiore. Poi, per quanto riguarda i risultati delle amichevoli che abbiamo disputato, si poteva certamente fare meglio, ma bisogna considerare anche contro chi abbiamo giocato, la preparazione delle squadre avversarie. Contro Inter e Juventus la differenza non si è vista, anzi, abbiamo fatto meglio noi. Certamente si può migliorare l'aspetto caratteriale di approccio alla partita. Non abbiamo comunque a disposizione gli attaccanti, risulta per cui difficile proporsi in partite importanti come contro il Cheslea e il Manchester City senza possibilità di segnare. Senza attaccanti cambia completamente il gioco e la squadra resta sempre sotto pressione. Avendo a disposizione solo Paloschi non è facile. Alberto sta facendo il suo dovere, non ha fatto le vacanze e anche lui ha mille giustificazioni nonostante abbia giocato due ottime partite. Il gioco ne risente in quanto i centrocampisti si spingono di più e scoprono le loro zone di competenza, diventa quindi tutto più difficile."

Paolo, stasera iniziano i preliminari di Champions...ci hai pensato? "Sì ci ho pensato e mi dispiace, ma ormai è andata, è una storia vecchia."

Ieri è stato comunicato il passaggio di Dario Simic al Monaco. "Dario è un bravissimo ragazzo, abbiamo gioito tanto e vinto tanto insieme, però è normale che alla sua età, trovando meno spazio, un giocatore voglia giocare. La nostra professione è bella, però se non hai la soddisfazione di giocare le partite, gli allenamenti e il lavoro non ti danno il gusto e la gioia sufficienti."

CIAO DARIO!

Dario Simic saluta il Milan dopo sei stagioni di successi. Va al Monaco e lascia il ricordo di un gran difensore, protagonista della Champions League 2003, e di un professionista assoluto.

E' finita l'avventura rossonera di Dario Simic, capitano della nazionale croata e rossonero dal 2002. Difensore poliedrico (bravo sia in fascia che al centro), dotato di buona tecnica ed esperienza, Simic nelle ultime annate era sceso un pò in secondo piano nelle scelte di mister Ancelotti. In rossonero era arrivato dall'Inter, dove ovviamente non avevano capito appieno le sue doti. Nel primo anno galoppa titolare a lungo in fascia destra, diventando protagonista del trionfo europeo in Coppa dei Campioni. Purtroppo un infortunio lo ha limitato nella stagione successiva (scudetto e supercoppa europea), e dal 2004/2005 è diventato una delle prime scelte tra i non titolari. Eccellente la sua stagione 2005/06: sempre pronto quando i Nesta e i Maldini non erano al top, sempre autore di prove eccellenti. Un nuovo infortunio lo ha tolto di mezzo nell'anno del nuovo eurotrionfo, e i postumi di quegli acciacchi li ha pagati nell'ultima annata, guardata praticamente dalla panchina se non dalla tribuna. Attaccato alla maglia (più volte in passato aveva rifiutato proposte interessanti), ma a 33 anni la voglia di giocare può prevalere su tutto. Così Dario, cresciuto nella Dinamo Zagabria e giunto in Italia nel 1999 (a 24 anni), va a vestire la casacca del Monaco dopo 129 presenze, 1 gol e 8 trofei con il Milan (tra cui 2 Champions e 1 Mondiale), oltre al bronzo ai Mondiali '98 con la Nazionale croata. Un campione che non dimenticheremo.

DARIO SIMIC
IL PRINCIPE GUERRIERO
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difensore. Zagabria, 12 novembre 1975
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DINAMO ZAGABRIA (1992-1999)
INTER (gen 1999-2002)
MILAN (2002-2008)
MONACO (2008)
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5 campionati croati
4 coppe croate
1 campionato italiano
1 Coppa Italia
1 Supercoppa Italiana
2 Coppe Campioni
2 Supercoppe europee
1 Mondiale per club



lunedì 11 agosto 2008

MANCHESTER CITY-MILAN 1-0

ANCORA SENZA VITTORIE

MILAN ancora sconfitto in amichevole, stavolta per mano dei citiziens. Si vedono in campo Dida, paloschi e Viudez (nella foto).

MANCHESTER. Speriamo sia solo l'effetto dell'estate. Il Milan perde un'altra amichevole, e ancora senza segnare nemmeno un misero golletto. Ci teneva tanto il Manchester City a questa partita, e alla fine è giusto che siano loro a festeggiare, visto che ai rossoneri le sfide estive paiono non interessare. Non che a noi tifosi interessa chissà quanto vincere partite praticamente inutili, più che altro è il gioco e la condizione fisica a catalizzare l'attenzione degli appassionati nelle sfide di questo tipo. Rossoneri pericolosi in un paio di occasioni con Paloschi, nulla più. Ritorna in campo Nelson Dida e Viudez fa il suo esordio nel secondo tempo con la maglia rossonera numero venti. La sfida è risolta da un gol dell'ex Lecce, Juventus e Fiorentina Valeri Bojinov. Ora il Milan attende la sfida con la Juventus, domenica al trofeo Luigi Berlusconi.

MANCHESTER CITY-MILAN 1-0
MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Onuoha, Richards, Ben Haim, Garrido (15'st Dunne); Elano, Fernandes, Johnson, Ball (15'st Etuhu); Vassel (25'st Evans), Bojinov (1'st Sturridge). (A disposizione: Schmeichel, Corluka, Ben Haim, Etuhu, Ireland, Sturridge, Evans) All: HughesMILAN (4-3-2-1): Dida; Zambrotta, Bonera, Maldini, Jankulovski (1'st Oddo); Gattuso (19'st Brocchi), Flamini, Ambrosini; Pirlo, Seedorf; Paloschi (1'st Viudez). (A disposizione: Abbiati, Kalac, Favalli, Simic, Oddo, Brocchi, Antonini, Cardacio, Viudez) All: Ancelotti MARCATORI: 38'pt Bojinov (M.C.)

giovedì 7 agosto 2008

MILAN ALL'URUGUAIANA

Mathias Cardacio e Tabarè Viudez: due giovani sudamericani arrivano a rinforzare la rosa rossonera, soprattutto in prospettiva futura.

Tabarè Viudez in allenamento con Jankulovski

Sono giovanissimi e pressochè sconosciuti al pubblico italiano. Eppure il Milan punta molto su due ragazzi uruguaiani appena acquistati, Mathias Cardaccio e Tabarè Viudez. Viudez, attaccante esterno, è nato nel 1989. Nazionale under 20 dell'Uruguay, proviene dal Defensor Sporting di Montevideo. Cardaccio, classe 1988, è un centrocampista del Nacional Montevideo, già in odore di nazionale maggiore e ricercato anche dalla Juventus. A consigliarlo a Galliani è stato l'ex tecnico rossonero Tabarez, oggi c.t. dell'Uruguay. Cardaccio è un fantasista, abile anche nell'interdizione e nell'impostazione del gioco. I due ieri hanno sostenuto il primo allenamento con la squadra, e probabilmente debutteranno sabato nell'amichevole col Manchester City. Viudea, il più giovane, probabilmente verrà aggregato alla primavera quando il reparto offensivo recupererà i vari kakà (operato al ginocchio, rischio tempi lunghi di recupero), Pato e Ronaldinho. Il tempo ci dirà quanto il Milan è stato bravo a puntare su questi due ragazzini sudamericani.

Cardacio tra Ambro e Maldini

lunedì 4 agosto 2008

TROFEO DELLE FERROVIE DI MOSCA

BATOSTA IMBARAZZANTE

Sconfitto dal Siviglia, il Milan perde 5-0 col Chelsea. I problemi ci sono e vanno superati, ma non per questo cadere in facili allarmismi.

MOSCA. D'accordo, sono amichevoli. Ma perdere 0-5 col Chelsea, peraltro con poker di quella specie di pseudo giocatore fallito di Anelka, è davvero triste. Ammesse le nostre colpe evidenti dal punto di vista della figura, però, non cadiamo in allarmismi.Il Milan, in Russia per il torneo delle ferrovie della capitale ex sovietica torna a casa con due sconfitte e sei gol subiti, a fronte degli zero realizzati: 0-1 col Siviglia e 0-5, appunto, con gli inglesi, nella finalina per il terzo e quarto posto. Dettagli, si dirà: mancavano Pato e Ronaldinho, Nesta e Kakà. E poi l'anno scorso l'Inter ha perso 5-0 in amichevole col Barcellona ed abbiamo visto tutti che stagione ha disputato. Il Milan non è riuscito a dare il meglio di sè, anzi sembra proprio aver dato il peggio, ma questa sgambata agostana in terra d'Urali non diventi terreno fertile per facili accuse da svendere in prima pagina.

Paloschi contro il Siviglia

MILAN-SIVIGLIA 0-1
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Oddo (30'st Bonera), Kaladze, Maldini (1'st Digao), Zambrotta (13'st Favalli); Gattuso (25'st Antonini), Pirlo, Ambrosini; Seedorf; Kakà (1'st Jankulovski), Paloschi (13'st Brocchi). All.: Ancelotti SIVIGLIA (4-4-2): Palop; Konko, Squillaci (32'st Mosquera), David Prieto, S.Navarro; Jesus Navas (44'st Valente), Maresca, Romaric, Adriano (15'st Capel); Luis Fabiano, Renato (37'st Konè). All.: Jimenez MARCATORI: 2'st Gattuso (autogol) Ammoniti: Ambrosini, Gattuso, Brocchi Espulso: 35'st Brocchi (per doppia ammonizione)

MILAN-CHELSEA 0-5
Marcatori: 3' Lampard; 8' Anelka; 18' Anelka; 51' Anelka; 57' Anelka MILAN (4-4-1-1): Kalac; Bonera (65' Paloschi), Simic (46' Digao), Maldini (46' Kaladze), Favalli (65' Antonini); Zambrotta, Gattuso, Flamini, Jankulovski; Pirlo; Ambrosini (46' Seedorf). All.: Ancelotti. CHELSEA (4-3-3): Cech (73' Cudicini); Ivanovic (62' Ferreira), Alex, Terry (62' Carvalho), A.Cole; Ballack (46' Deco), Mikel, Lampard; Wright-Phillips (78' Sinclair), Anelka (67' Shevchenko), Malouda. All. Scolari.

Shevchenko contro il Milan

Flamini in azione