giovedì 31 gennaio 2008

REGGINA-MILAN 0-1, GILARDINO CI HA PRESO GUSTO

SERIE A, RECUPERO QUINDICESIMA GIORNATA


DOPO UDINE, IL BOMBER ITALIANO METTE IL SIGILLO SU UN'ALTRA TRASFERTA: IL MILAN CONTINUA LA RIMONTA AL QUARTO POSTO.
REGGIO CALABRIA. Gila ci ha preso gusto: se Pato è il bomber a San Siro (2 gare, 3 gol), Alberto si è riscoperto cannoniere da trasferta: dopo il gol vittoria a Udine (era entrato nel finale), ieri si è ripetuto al Granillo, salendo a quota 7 gol in campionato. Tutti lontano da Milano. Il Milan si coccola così una coppia di giovani bomber che si completa in questo strano turnover del gol, alternanza che sta portando punti in casa rossonera: la rimonta al quarto posto continua. In Calabria abbiamo visto un Milan discreto, la Reggina non ha mai impensierito e si è limitata a difendersi con fastidiosa insistenza. Ancora buona prestazione di Kalac, titolare nonostante il pieno recupero di Dida che è finito in panchina. Buoni guizzi per Pato e Kakà.
LA PARTITA. Kalac centrale, dunque. Centrali titolari, Oddo e Favalli sugli esterni. In mezzo Emerson parte dall'inizio con Pirlo e Gattuso: riposo per Ambro e Seedorf, con Kakà dietro a Pato e Gilardino: l'attacco rossonero dei prossimi anni. E' di Gattuso il primo tiro, dopo un bel dribbling a liberre; dopo la reazione reggina e un missile calciato da Pato i rossoneri al '17 passano con una perfetta incornata di Gilardino, che segna l'1-0 su cross del sempre efficace Favalli: gran gioia del bomber di Biella. Nesta in difesa si districa sempre con classe ed eleganza: Sandro non butta mai via la palla, come sempre. Nel finale di primo tempo il Milan soffre un pò ma si aggrappa al gigante Kalac. La ripresa è di una noia mortale, e solo una punizione di Pirlo che sbatte sulal traversa ('26) la vivacizza: sull'azione successiva Emerson sfiora il gol su cross di Oddo. Buonissima la prova del Puma a centrocampo, lucido e combattivo. Pato si vede a sprazzi, ma tocca bene la palla e sfiora ancora il gol con un gran tiro al volo imbeccato da Favalli. Il Milan soffre di nuovo verso la fine della gara, e ancora Kalac si rivela sicuro. Alla fine il Milan vince un'altra gara ostica e scorbutica, guardando con ottimismo il suo attacco sempre più efficace.
REGGINA-MILAN 0-1
MARCATORE: Gilardino (M) al 17’ p.t.
REGGINA (3-1-4-2): Campagnolo; Lanzaro, Aronica, Cirillo; Alvarez; Vigiani (Montiel dal 29’ s.t.), Cascione (Barreto dal 23’ s.t.), Cozza, Modesto; Missiroli, Ceravolo (Stuani dal 16’ s.t.). (Novakovic, Cherubin, Pettinari, Tognozzi). Allenatore: Ulivieri. MILAN (4-3-1-2): Kalac; Oddo, Nesta, Kaladze, Favalli; Gattuso, Emerson, Pirlo (Brocchi dal 37’ s.t.); Kakà; Gilardino, Pato (Gourcuff dal 37’ s.t.). (Dida, Cafu, Bonera, Simic, Seedorf). Allenatore: Ancelotti ARBITRO: De Marco di Chiavari NOTE - Spettatori 11.500.Ammoniti: Kaladze per c.n.r., Gattuso per gioco scorretto, Lanzaro e Alvarez per proteste. Angoli: 2-8. Recuperi: 0’ e 3’.
CLASSIFICA: INTER 50, ROMA 45, JUVENTUS 40, FIORENTINA 37, UDINESE 33, MILAN 30, SAMPDORIA 28, ATALANTA 26, PALERMO, GENOA 25, NAPOLI 24, CATANIA 23, LIVORNO 21, LAZIO 20, PARMA 19, TORINO, REGGINA 18, SIENA 17, EMPOLI 16, CAGLIARI 13.

martedì 29 gennaio 2008

MALDINI: "PATO E' UNA PRIMA PUNTA"

da "Gazzetta.it"
MILANELLO, 28 gennaio 2008 - "Abbiamo giocato una buonissima gara contro il Genoa, ci vuole comunque del tempo per trovare la condizione giusta, e a livello personale dopo alcuni mesi di assenza è normale che i risultati si vedano piano piano". Parola di Paolo Maldini, ai microfoni di Milan Channel. "Per quanto riguarda la squadra, nel primo tempo abbiamo fatto un pò più di fatica a trovare gli spazi, ma nella ripresa siamo scesi in campo determinati, e abbiamo giocato un buon secondo tempo. Con le squadre che si accentrano molto, sfruttare la soluzione dei terzini a volte può essere utile per risolvere la partita".

SU PATO - Maldini parla quindi del ruolo che vede più congeniale per il giovane Pato. "Lui è una prima punta, anche se gli piace svariare molto. Poi è ancora molto giovane e deve acquisire completamente il proprio gioco. Ha talento, velocità, personalità, e ho notato che è una persona tranquilla che non soffre più di tanto la pressione che può arrivare dall'esterno".

REGGINA - Quindi si parla del prossimo impegno di campionato dei rossoneri, il recupero a Reggio Calabria. "Mercoledì ci sarà la Reggina, un'altra partita a distanza di tre giorni contro una squadra che lotta per salvarsi quindi conosciamo l'ambiente che troveremo. Speriamo di recuperare le fatiche in modo da disputare una buona gara".

lunedì 28 gennaio 2008

LE PAGELLE DI MILAN-GENOA

KALAC 6 Deve intervenire pochissimo, ma è sempre sveglio e pronto: sicuro. ODDO 6 Spinge bene sulla fascia, copre con decisione battagliera e cerca di proporsi con cross non sempre precisi. NESTA 6,5 Mostruoso nel dominare Borriello in ogni salsa, con tackle, anticipi, ripartenze. Se lo perde solo una volta, ma nel complesso giganteggia. KALADZE 6 Spalleggia Nesta con il solito, rude dinamismo. MALDINI 6,5 Altra super prova del glorioso capitano: sicuro dietro, propone l'azione con discese e cross. Come quello da qui nasce il vantaggio rossonero. PIRLO 6 Lancia l'azione con frequenza elevata, tenendo sempre riforniti gli avanti (EMERSON sv). GATTUSO 6 Meno "evidente" del solito, ma sempre utile alla causa (BROCCHI sv). AMBROSINI 7 Massimo rendimento. Presidia la zona con furente agonismo, spazza la difesa con sonori puntellacci, fa la sponda in attacco, rifornisce gli esterni: grandissima prestazione del vicecapitano, che magari quando va al tiro non è precisissimo ma colma questo gap con partite di grandissima quantità. SEEDORF 6 Si sveglia ogni tanto e regala numeri, tocchi, intuizioni; come in occasione del colpo di testa che diventa assist per Pato, come in occasione del lancio da cui nasce il 2-0, o come quando per troppa grazia sciupa un gol sottorete. KAKA' 6 Come Seedorf, lo si vede a sprazzi, e nemmeno per le sue classiche discesone. Ultimamente è un pò stanco, ma speriamo che non sia il modulo con due punte a limitarne lo splendore totale nelle azioni offensive. PATO 7,5 Parte contrato, poi dopo 2 tiri un pò frettolosi si scioglie, San Siro gli dà la carrica cantando il suo nome e lui si sblocca, dispendia scatti e buoni numeri e alla fine decide la partita con due reti. Incornata decisa per l'1-0, carambola fortunosa nel raddoppio; un futuro radioso nel destino (GILARDINO sv).

PATO, DOPPIA MERAVIGLIA!

SERIE A, VENTESIMA GIORNATA


IL RAGAZZINO REGOLA IL GENOA CON LA SUA PRIMA DOPPIETTA IN MAGLIA ROSSONERA, IN UNA PARTITA BEN GIOCATA DAI ROSSONERI.

MILANO. Primi gol importanti per Alexandre Pato: dopo la prima rete rossonera nel 5-2 al Napoli e due trasferte poco brillanti, il diciottenne talento brasiliano si prende la soddisfazione di regalare alla sua squadra 3 punti pesanti con la sua prima doppietta milanista. Un bel Milan e un gran Pato, che dopo aver superato qualche muro emotivo si è sciolto ed ha cominciato a dribblare, passare, inserirsi, tirare e segnare reti decisive: il cucciolo bacia la maglia e sorride felice: la storia straordinaria del paperino d'oro procede benissimo.
LA PARTITA. Terza gara da titolare per Kalac con Dida ancora out. In difesa a destra c'è Oddo e a sinistra Capitan Maldini, centrali confermati e Pirlo-Gattuso-Ambrosini a centrocampo. Seedorf e Kakà dietro a Pato, dopo l'ultimo forfait di Ronaldo. La partita è bella e subito nel Milan giganteggia Nesta che annulla l'ex Borriello. Pato ha due occasioni, ma le brucia per la troppa fretta di dimostrareil suo valore; Ambrosini lotta e si propone in attacco, ed è proprio da una sua sponda in area che nasce una nuova occasione per il ragazzino brasiliano, parata da Rubinho. La gara è veloce e combattuta, Ambrosini e Nesta brillano per coperture, recuperi e grinta. Solo in un frangente Sandro si perde Borriello, ma il bomber non concretizza. Un gran tiro di Pirlo econtinui applausi per Ambro chiudono sullo 0-0 il primo tempo. La ripresa si apre con una discesa di Oddo che serve Seedorf, ma Clarence sbaglia da due passi. Anche Kakà, poco vivace ieri, ha un'occasione su azione di corner, nella quale un difensore genoano stoppa palla in area col braccio: l'arbitro non vede. Il Milan gioca bene e attacca, Pato va ancora al tiro in un paio di occasioni, mentre i genoani si distinguono per altri due clamorosi "mani" non visti (uno fuori e un altro in area). L'azione rossonera si propone in attacco con una gran geometria, non ben concretizzata da Ambro, dopo la quale il Milan passa: gran cross del Capitano, come da ragazzino, sponda di testa di Seedorf e splendida incornata di Pato: 1-0 e baci allo stemma rossonero! La gioia è tanta, ma il cucciolo vuole strafare: su lancio di Ambrosini, Rubinho esce a valanga su Pato ed è espulso: pochi minuti dopo il ragazzino coglie un lancio lungo, supera un difensore e galoppa per l'intera metà campo trovando il 2-0 dopo aver tirato sul portiere e accompagnato in rete la ribattuta: i compagni lo festeggiano e lo coccolano, il Milan riprende la sua marcia sul quarto posto, supera Genoa e Atalanta e si gode le magie del suo giovane campioncino.

MILAN-GENOA 2-0
MARCATORE: Pato al 24' e 37' st MILAN (4-3-1-2): Kalac; Oddo, Nesta, Kaladze, Maldini; Gattuso (Brocchi dal 43' st), Pirlo (Emerson dal 38' st), Ambrosini; Kakà, Seedorf; Pato (Gilardino dal 44' st'), Kakà. (Fiori, Cafu, Favalli, Gourcuff). All.: Ancelotti. GENOA (4-5-1): Rubinho; Konko, Bovo, Santos, Fabiano; Sculli (Lucarelli dal 19' st ), Rossi (Figueroa dal 27' st ), Milanetto (Scarpi dal 26' st ), Juric, Danilo; Borriello. (Ghinassi, Vanden Borre, Paro, Masiero). All.: Gasperini. ARBITRO: Rocchi di Firenze. NOTE - Spettatori: 49.028 mila. Espulso al 25' st Rubinho per fallo di mano fuori area. Ammoniti: Bovo, Danilo e Gilardino per gioco falloso, Ambrosini e Milanetto per comportamento non regolamentare. Angoli: 7-4 per il Milan. Recupero: 0' pt, 3' st.
CLASSIFICA: INTER 50, ROMA 45, JUVENTUS 40, FIORENTINA 37, UDINESE 33, SAMPDORIA 28, MILAN 27, ATALANTA 26, PALERMO, GENOA 25, NAPOLI 24, CATANIA 23, LIVORNO 21, LAZIO 20, PARMA 19, TORINO, REGGINA 18, SIENA 17, EMPOLI 16, CAGLIARI 13.
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LA FELICITA' DI ALEX
PATO:"Sono molto contento per questi due gol, soprattutto perchè sono stati utili per vincere la partita. Dentro di me sono molto felice ed emozionato per la vittoria del Milan. Nel primo tempo ho sbagliato un gol e nell'intervallo i miei compagni mi hanno tranquillizzato."

venerdì 25 gennaio 2008

VAN BASTEN A MILANELLO

L'EX CAMPIONISSIMO OLANDESE, OGGI C.T. DELL'OLANDA, E' PASSATO A SALUTARE I VECCHI AMICI AL CENTRO SPORTIVO ROSSONERO. PARLANDO DI MILAN A TUTTO CAMPO...

MILANELLO. E' passato a salutare i vecchi amici, è passato a ricordare anni fantastici: Marco Van Basten si è rivisto ieri a Milanello, per sorridere ai suoi giovani eredi (Kakà e Pato) e per riabbracciare vecchi amici come Carlo Ancelotti e Paolo Maldini. Un onore per il Milan riabbracciare questo portentoso fuoriclasse che, con 124 gol e decine di trofei tra 1987 e 1995, vestì con lucente grandezza la nostra maglia. Van Basten, il cigno di Utrecht, cannoniere potente ma maestro di tecnica ed eleganza, bloccato a soli 29 anni dai dolorosi e prolungati infotuni alle caviglie dopo ben 3 palloni d'oro: insomma, la leggenda si è materializzata a Milanello ed ha parlato del suo caro vecchio Milan.

Quanto è servita per il suo lavoro di allenatore l'esperienza maturata con la maglia del Milan? "Ho trascorso un periodo bellissimo qui al Milan nel corso della mia carriera. Ho avuto la possibilità di lavorare con grandi campioni e grandi allenatori. Questa esperienza mi ha arricchito molto e mi ha permesso in seguito di condividere quello che ho imparato con altri giocatori." Cosa pensa di Ricardo Kakà? "Kakà è un giocatore completo, si sacrifica molto per la squadra e riesce sempre a realizzare ottimi gol. E' una persona che grazie alla sua fede è anche molto equilibrata e fa bene per se stesso e per la squadra." Come vede il terzetto brasiliano, con Pato, che il Milan spesso schiera in attacco? "Ritengo Ronaldo un grande giocatore che insieme a Kakà può fare grandi cose per il bene della squadra. Personalmente non ho ancora visto Pato in campo, ma da quello che ho sentito dire sul suo conto credo sia anche lui molto bravo. Questo trio può essere di grande aiuto per il Milan. Questa società sta facendo molto bene nelle competizioni europee perchè ha giocatori che con la loro grande esperienza riescono ad ottenere ottimi risultati. Nel campionato italiano è sicuramente più difficile ottenere risultati, soprattutto in casa, perchè tutte le squadre arretrano per difendere." Con il nuovo modulo adottato dal Milan, in quale posizione farebbe giocare, ad esempio, Clarence Seedorf? "Clarence è un buon giocatore che è in grado di fare un po' di tutto: corre molto, ma anche con il pallone è dotato di una buona tecnica." Che effetto farà affrontare Roberto Donadoni al prossimo Europeo? "Sarà sicuramente un momento particolare perchè con Donadoni ci conosciamo molto bene, abbiamo trascorso tanti anni insieme qui al Milan e abbiamo avuto molte occasioni per incontrarci anche al di fuori. Credo che Italia-Olanda sarà una partita davvero interessante." Cosa apprezza di Carlo Ancelotti in veste di tecnico? "Ancelotti è un allenatore che ha una grandissima esperienza, ha militato tanti anni qui insieme a Sacchi e Capello. Carlo è riuscito a conquistare l'ultima Coppa dei Campioni dimostrando di avere grandi doti da allenatore."Cosa farà dopo l'Europeo? "Al termine dell'Europeo credo di smettere come allenatore, lascerò la Nazionale e poi non so ancora, ma credo farò altro." Come ha visto il Milan nella Finale mondiale di Yokohama? "Sono riuscito a seguire solo un pezzo della gara contro il Boca Juniors e ho visto un bel Milan che ha giocato una buona partita. E' sempre divertente vedere i colori rossoneri scendere in campo e anche quando vengo qui a Milanello mi rendo conto del grande valore di questa società. A distanza di venti anni incontro ancora le stesse persone e questo è simbolo del bel clima che regna all'interno di questa società. Il Milan è unico!"

QUANDO ERA IL PIU' GRANDE DI TUTTI

TROPPA PRESSIONE SU PATO

ATTESO COME UN SALVATORE, ORA ATTACCATO PER UN PAIO DI PARTITE POCO BRILLANTI: LASCIATE IN PACE IL RAGAZZINO! PAROLA DI INZAGHI E VAN BASTEN...

TIPICO, IN ITALIA. E' già iniziato il dibattito su Pato, sul valore del giocatore atteso come il Messia e autore, dopo il debutto sfolgorante, di un paio di partite normali. Esagerazioni in tutti i sensi: hanno esagerato a inquadrarlo come assoluto Risolutore dei problemi del Milan (ha solo 18 anni!) prima, e io stesso l'avevo detto subito, in questa pagina; e ora sbagliano a chiedersi quale davvero sia il valore del paperino, che resta indubbio e altissimo. Solo serve un pò di pazienza, il campioncino si farà, sicuramente darà il suo contributo grazie alle doti che già possiede ma sicuramente il suo ingaggio è un'operazione mirata in vista del futuro: Pato deve crescere, potenziarsi, migliorarsi. Filippo Inzaghi, il grande vecchio dell'atacco rossonero, ne è sicuro e dall'alto dei suoi 7 anni milanisti profetizza un gran avvenire al brasiliano: "Sia impermeabile alle critiche: insieme a Kaká e Gilardino formerà il tridente d’attacco del Milan del prossimo decennio. Gli errori passano, le qualità restano". Ha sbagliato il Milan, a mio giudizio, quando nelle vesti di Adriano Galliani, Carlo Ancelotti e Silvio Berlusconi, diceva che Pato "E' meglio di Ronaldinho", che "segnerà più di 30 gol" e via discorrendo. Pato ha incontrato ieri a Milanello quello che in casa Milan è considerata la divinità più grande, un vero totem-monstre della storia societaria: Marco Van Basten, il bomber maximo. L'ex cigno era a Milanello per incontrare Seedorf (Marco oggi allena l'Olanda), e si è limitato a dire che "il trio Kaká-Pato-Ronaldo può essere di grande aiuto per il Milan", quasi a voler togliere l'attenzione e la pressione dal cucciolo: sempre fenomenale e intelligente, il cigno. Dopo di Van Basten la punta di diamante dell'attacco rossonero divenne George Weah. L'erede del liberiano fu a sua volta Andriy Shevchenko. Adesso la stella del gol di classe è nelle mani di Pato, e il cucciolo saprà portare con onore quel ruolo. Soprattutto dopo aver chiacchierato ieri col suo progenitore.

giovedì 24 gennaio 2008

LE PAGELLE DI ATALANTA-MILAN

KALAC 6 Non viene quasi mai chiamato in causa, ma in occasione dei gol non ha grosse colpe. BONERA 6 Dietro è, come sempre, puntuale e ordinato. A volte prova anche a fluidificare (ODDO sv). NESTA e KALADZE 5,5 Non hanno granchè lavoro, ma si fanno beccare un pò fermi in occasione dei gol. FAVALLI 6 Impeccabile dietro, cerca anche di dare una buona spinta e fornire cross alle punte. GATTUSO 6,5 Segna il vantaggio con un piatto pregevole, lui che certo non è un abituè della rete, e poi combatte come sempre (GOURCUFF sv). PIRLO 6 Cuce e propone, talvolta muovendosi in dribbling o avviando azioni palleggiate specie nel primo tempo. SEEDORF 6,5 Come Pirlo. Si muove molto, cerca la conclusione vincente (anche nel finale),regala tocchi e palleggi d'alta scuola. Purtroppo però non è bastato. KAKA' 5 Non brilla praticamente mai, cerca di dare una scossa ma è poco brillante e forse stanco. GILARDINO 6 Si muove molto e bene, duetta in velocità con Kakà giocando di sponda, rientra per coprire (RONALDO sv). PATO 5 La sua partita è tutta in un gol sbagliato difficile da sbagliare.

ATALANTA-MILAN 2-1, IL MILAN SI BUTTA VIA

SERIE A, recupero DODICESIMA GIORNATA

ROSSONERI MIGLIORI, E IN VANTAGGIO CON GATTUSO, NEL PRIMO TEMPO. POI PATO SBAGLIA UN GOL FATTO E LA GARA SI ADDORMENTA, CON L'ATALANTA CHE SFRUTTA LE UNICHE DUE OCCASIONI PER VINCERE.
BERGAMO. Stop Milan, dopo due incoraggianti vittorie di fila i rossoneri a Bergamo scoprono come buttar via una partita iniziata bene, portata in vantaggio (con splendido gol di capitan Gattuso) e amministrata bene nel primo tempo. Per giunta, con un'Atalanta che solo in rarissime occasioni si è resa pericolosa: il Milan paga una ripresa meno brillante e tornano a casa con in mano un pugno di mosche.
LA PARTITA. Kalac ancora titolare (Dida sta recuperando), difesa confermata dopo Udine (con Bonera e Favalli esterni) e centrocampo a tre con Gattuso (capitano), Seedorf e Pirlo. In attacco Kakà appoggia Pato e Gilardino, l'eroe del Friuli. Il Milan avanza con azioni lunghe e complesse, con un gran possesso palleggiato: i rossoneri tengono le redini del match e giocano bene. Naturale conseguenza di ciò arriva al quarto d'ora, col gol dell'1-0: un corner spiove a Gattuso in mezzo all'area, Ringhio tira di piatto chirurgico verso la porta e segna dopo che la palla viene sfiorata da un nerazzurro. Per la bandiera calabrese è l'ottavo gol in 9 stagioni milaniste, il settimo in serie A. Il Milan si muove bene, e un Seedorf ispirato palleggia con grazia e autorità tra le linee. Pato si vede poco, e purtroppo quando gli capita l'occasione, solo davanti a Coppola, calcia incredibilmente fuori. L'Atalanta, assente ingiustificata fino al'40, si sveglia in quel momento: un cross taglia la difesa rossonera, impietrita, e arriva a Langella: stop, finta, tiro al volo e gran 1-1. Anche nella ripresa il Milan, orchestrato da un lucido Pirlo, tenta subito di tessere azioni costruttive. Gilardino si distingue con coperture e sponde in velocità con Kakà; eppure il Milan fatica a trovare spazi. Ancelotti inserisce Ronaldo per Pato, ma la gara si addormenta e l'Inzaghi bergamasco colpisce la squadra del fratello, bucando la retroguardia e servendo a Tissone la palla d'oro del 2-1, al '23 st. A poco serve l'inserimento di Oddo in luogo di Bonera, per spingere di più sulla destra: Milan stanco e impreciso. Ronaldo avrebbe un'altra occasione, e nel finale entra anche Gourcuff (per Gattuso), ma l'assalto finale è flebile e soprattutto inutile: l'Atalanta sorride dopo il triplice fischio, il Milan interrompe la sua rimonta e ritornano i problemi.




ATALANTA-MILAN 2-1
MARCATORI: nel pt 16' Gattuso, 42' Langella; nel st 23' Tissone. ATALANTA (4-4-1-1): Coppola, Rivalta, Carrozzieri, Pellegrino, Bellini; Ferreira Pinto, Tissone (dal 36' st Padoin), Guarente, Langella (dal 18' st De Ascentis); Doni (dal 9' st Inzaghi): Floccari. (Ivan, Belleri, Capelli, Muslimovic). All.: Del Neri. MILAN (4-3-1-2): Kalac; Bonera (dal 26' st Oddo), Nesta, Kaladze, Favalli; Gattuso (dal 38' st Gourcuff), Pirlo, Seedorf; Kakà; Pato (dal 18' st Ronaldo), Gilardino. (Fiori, Simic, Emerson, Brocchi). All.: Ancelotti. ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia. NOTE: partita giocata a porte chiuse. Angoli: 8-0 per il Milan. Ammoniti: Pirlo, Carrozzieri, Nesta e Favalli per gioco falloso; Floccari per comportamento non regolamentare. Recupero: 0' e 4'.




CARLO ANCELOTTI:"Quando le partite si possono vincere bisogna assolutamente farle proprie. Noi nel primo tempo siamo partiti bene e abbiamo creato anche occasioni da rete putroppo non abbiamo sfruttato le occasioni. Il gol di Langella è stato la chiave di volta della sfida, loro nel secondo tempo si sono chiusi e hanno avuto la possibilità di punirci in contropiede. A noi poi nel secondo tempo è mancato l'equilibrio per reagire. Ciò che c'è di buono è che noi stiamo bene, viviamo un buon momento, in questo senso questa sconfitta non doveva arrivare. Adesso guardiamo avanti perchè ci sono ancora molte partite da giocare e c'è modo comunque di recuperare. Adesso ragioniamo di partita in partita ma certo dobbiamo imparare ad essere più cinici in certe gare".

martedì 22 gennaio 2008

IL GRAFFIO DEL GILA

ALBERTO RITROVA GOL E SORRISO, PER SENTIRSI ANCORA IMPORTANTE NELLE VITTORIE DEL MILAN. HA STRETTO I DENTI E ORA NON SI ESALTA: QUESTO E' GILA.
Ha ritrovato il sorriso Alberto Gilardino. E il gol, che poi è la causa scatenante del sorriso. Era scivolato in secondo piano, coperto dal Ka-Pa-Ro, era diventato la punta di scorta superato persino dal redivivo Ronaldo. La gerarchia diceva Pato stella assoluta, Ronie fromboliere al fianco del ragazzino; Inzaghi non è un problema, Pippo ogni tanto ha qualche acciacco ma comunque sai che lui c'è e si sta preparando bene per le partite importanti, per essere pronto e fresco nel momento clou. Gila, invece, di lui ci si chiedeva che fine avrebbe fatto. L'ha deciso lui cosa fare, si è messo comodo in panchina e quando Ancelotti l'ha buttato in campo si è preso le copertine con quel gol di proporzioni ben maggiori di quello che può sembrare. Ha dato una scossa alla sua avventura rossonera, ha fatto ruggire il suo senso del gol, ha tenuto la squadra sul binario del buon inizio 2008: meglio di così. Poi con la solita umiltà non ha fatto proclami, non si è autoesaltato, è tornato a sorridere piano sotto il suo basso profilo. La sua terza stagione rossonera prosegue così col sesto gol in campionato e ottavo complessivo, per un totale di 43 gol milanisti. Il bomber vuole graffiare ancora.

lunedì 21 gennaio 2008

LE PAGELLE DI UDINESE-MILAN

KALAC 7 Almeno 3 interventi ammirevoli e decisivi: si fa sempre trovare pronto quando Dida non c'è, da applausi vecchio Zeljiko! BONERA & FAVALLI 6 I due terzini non si sbottonano troppo, fanno il compitino. NESTA & KALADZE 6 Presidiano la difesa senza troppi affanni. AMBROSINI 6,5 Brilla a centrocampo, lottando e recuperando palloni col suo fare guerriero. Il capitano si prende pure la briga di un paio di tiri a sorpresa. GATTUSO 6,5 Sgomita e lotta, sfoderando alcuni interventi di tempra e stile davvero belli. Quando poi cucciolo Pato reclama una rimessa non ista, è lui, il vecchio Ringhio, che va a sbraitare in faccia all'arbitro. SEEDORF 6,5 Si muove a tutto campo, talvolta si inventa piccoli numeri da vero artista. Ispirato, attivo nel gioco. KAKA' 6 Per stavolta si vede pochino, ma nel finale si inventa quel magico tacco che smarca al gol Gilardino. RONALDO 6 Sembra un pochino statico, ma da fermo è già pericolosissimo: la prova, il micidiale tiro con cui scheggia il palo a metà primo tempo. Poi si spegne via via (GILARDINO 6,5 Entra e segna: Alberto si ritaglia una copertina piena di gioia col gol in perfetto Gila style con cui ammazza l'Udinese e ricolora di rossonero sgargiante il suo sorriso). PATO 6 Qualche guizzetto qua e la senza troppa continuità (EMERSON sv).

domenica 20 gennaio 2008

UDINESE-MILAN 0-1, LA RINASCITA DEL GILA

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA
NEL GIORNO DEL SUPER TRIO E' ALBERTO GILARDINO A TROVARE IL GUIZZO RISOLUTORE: IL MILAN CONTINUA L'OPERAZIONE QUARTO POSTO BRILLANDO A TURNO CON TUTTI I SUOI ATTACCANTI.
UDINE. Tutti aspettavano il Ka-Pa-Ro, il magico trio brasiliano che tanta meraviglia aveva destato col Napoli. E invece è Alberto Gilardino, l'ex titolare diventato ruota di scorta, a decidere il match al '92, con una stilettata ben confezionata da Kakà. La sesta rete in campionato del Gila, entrato da appena 8 minuti, è pesantissima per il Milan e per l'attaccante, che ritrova morale con una scossa d'orgoglio: come a dire, caro Milan ci sono anche io. Nel Milan ha brillato anche un grandissimo Kalac, in campo per defezione di Dida e autore di parate memorabili.
LA PARTITA. 20 gennaio 1985-20 gennaio 2008, stesso campo del Friuli: lì esordiva Paolo Maldini 23 anni fa, e lì avrebbe festeggiato l'ennesimo anniversario, se una febbre fastidiosa non l'avesse costretto a letto, catapultando in campo Favalli dal '1. Anche Dida, complice un infortunio al ginocchio, lascia il posto a Kalac. La difesa si completa con Nesta, Kaladze e Bonera a destra. In mezzo capitan Ambrosini rileva lo squalificato Pirlo, con Gattuso di spalla e Seedorf con vasta libertà d'azione alle spalle del Ka-Pa-Ro. Il Milan cerca la spinta centrale, e nel primo quarto d'ora la gara ha un buon ritmo, con qualche spunto del ragazzino, Pato. Come quando duetta nel fazzoletto con Kakà. Poi però è Ronaldo, fin lì statico (e col nuovo look con treccine), a prendere la scena, con un tiro al fulmicotone da lontano, che al '25 si stampa sul palo. I friulani rispondono immediatamente, ma con due grandi parate Kalac chiude splendidamente la saracinesca. Il Milan fa la partita, gli avversari si chiudono bene e trovan ancora modo di farsi pericolosi con una gran botta al volo di Quagliarella: ancora, è provvidenziale Zeljiko Kalac. La ripresa si apre con un altro gran tiro di Ronaldo. Ambrosini giganteggia a centrocampo, anche se l'Udinese cresce e si vede un pò di più. Il Milan fatica a trovare spazi e il match sembra inviato sullo 0-0, dopo che anche un buonissimo Seedorf sfiora la rete su punizione. Ancelotti toglie lo stanco Ronaldo e si gioca la carta Gilardino a '7 dalla fine. Al '47 Pato recupera palla al limite dell'area da un pasticcio della difesa rivale, e serve Kakà; Ricky di tacco, istintivamente, imbocca l'inserimento letale di Gilardino che infila Handanovic e realizza l'1-0: esplode la gioia repressa del bomber, il Milan conquista tre punti pesanti e ne rosicchia altri 2 alla Juventus terza (dopo i 2 di settimana scorsa): l'operazione quarto posto continua spedita, e il Gila anima la rimonta. Sua e del Milan.
LA GIOIA DI GILA
CAPITAN AMBRO

UDINESE-MILAN 0-1
MARCATORE: Gilardino al 47' st UDINESE (3-4-3): Handanovic; Zapata, Coda, Lukovic; Mesto , D'Agostino, Eremenko (Obodo dal 6' st), Dossena; Pepe, Quagliarella, Di Natale (Chimenti, Ferronetti, Siqueira, Isla, Floro Flores, Candreva). All.: Marino MILAN (4-3-1-2): Kalac; Bonera, Nesta, Kaladze, Favalli; Gattuso, Ambrosini, Seedorf; Kakà; Pato (Emerson dal 49' st), Ronaldo (Gilardino dal 38' st) (Fiori, Oddo, Simic, Gourcuff, Brocchi). All.: Ancelotti. Arbitro: Farina di Novi Ligure NOTE - Spettatori 26.000. Ammonti: Quagliarella e Ambrosini per proteste, Gilardino per gioco non regolamentare. Angoli: 5-4 per l'Udinese. Recuperi: 0' p.t. e 3' s.t.
LA PRIMA TRASFERTA DI PATO
CLASSIFICA: INTER 49, ROMA 42, JUVENTUS 37, FIORENTINA 34, UDINESE 32, GENOA, SAMPDORIA e PALERMO 25, MILAN e NAPOLI 24, ATALANTA e CATANIA 22, LIVORNO 21, LAZIO 19, PARMA 18, TORINO, SIENA, REGGINA 17, EMPOLI 16, CAGLIARI 10.
RONIE'S NEW LOOK

IL BOMBER RITROVATO
"E' stata una grande emozione!"

ALBERTO GILARDINO:"Sono contentissimo perchè è andata molto bene, sono entrato e ho subito segnato regalando i tre punti alla squadra. E' stata davvero una grande emozione, soprattutto dopo la settimana che ho passato, perchè sono un ragazzo che vive di emozioni e certe cose mi fanno un po' male. Le parole che ha speso il presidente nei miei confronti mi riempiono di felicità perchè questo significa che anche lui ha sempre avuto fiducia nei miei confronti. E' stato importante vincere al fine di accorciare il distacco dal quarto posto in classifica, ma ancora non basta. Adesso dobbiamo pensare subito alla trasferta di Bergamo di mercoledì."
UN PROTAGONISTA TRA I PALI
"Orgoglioso della mia partita"

KALAC:"Sono molto contento e orgoglioso della partita che ho giocato, ma la cosa più importante è che la squadra abbia vinto. L'Udinese è una grande squadra che aveva più punti rispetto a noi e con questa vittoria siamo riusciti ad accorciare le distanze, inoltre, con i recuperi, credo che arriveremo in una buona posizione. Da quando sono al Milan, ogni anno, dopo la sosta natalizia, la squadra parte bene ed è positivo per raggiungere il nostro obiettivo, il quarto posto e fare bene in Champions League.Adesso ci attende la trasferta di Bergamo, una gara difficile, ma noi andremo là per vincere e fare bene come oggi".
SODDISFAZIONE CLARENCE
"Una vittoria intelligente"
SEEDORF:"Oggi abbiamo disputato un'ottima partita contro una squadra molto valida come l'Udinese che ritengo sia da rispettare molto. Gli ultimi dieci minuti abbiamo provato ad andare più avanti e allo scadere siamo riusciti a rubare palla al limite dell'area e da lì è nato il gol di Gila. Il risultato è importante e credo che sia importante il lavoro che stiamo facendo per il morale. Quella di oggi è una grande vittoria che abbiamo ottenuto rischiando poco con un gioco intelligente e tenendo bene la palla. Loro si sono difesi bene, ma il Milan ha avuto la pazienza opportuna. Questa vittoria vale doppia o forse anche qualcosa in più, sia per la grandezza dell'avversaria, sia perchè abbiamo conquistato punti importanti visti i risultati sugli altri campi. Oggi si è visto che il Milan c'è."
CONTENTO ANCHE IL MISTER
"Bravo Gila"
ANCELOTTI: 'Quella di oggi è stata innanzitutto una bellissima partita. L'Udinese è una squadra vivace e brava nelle ripartenze, ha dimostrato di meritare la posizione che occupa in classifica. Noi abbiamo giocato a tratti bene e a tratti meno bene, ma alla fine portiamo a casa tre punti importantissimi'. 'Abbiamo dimostrato carattere, siamo stati compatti. C'è stata una grande volontà da parte di tutti e anche tanto sacrificio da parte di tutti i giocatori, anche Kakà. Questo era uno scontro diretto, il fatto che l'abbiamo vinto è molto importante per il futuro. Ma abbiamo ancora tanti passi da fare'. 'Per quanto riguarda il gol, dico che è regolare perchè la mano è avanti ma non può toccare il pallone. La regola è questa: la mano anche se è più avanti non conta, va considerata la zona del corpo'. 'Al di là di questo, faccio i complimenti al Gila. Ripartiamo da questa sua grande entrata. Ha fatto un gol decisivo in una partita fondamentale. Non è mai stato accantonato, ma certamente ha più concorrenza. Ha sfruttato il momento, è stato decisivo, ha dimostrato anche lui carattere. Questo gol lo aiuterà a gestire meglio la concorrenza. E' la qualità delle partite che conta, non la quantità. Ha sofferto in maniera positiva il ritorno di Ronaldo e l’arrivo di Pato. Avrà il suo spazio. Chi allena poi deve scegliere. L’idea di inserirlo a otto minuti dalla fine era quella di mettere qualche palla lunga in più, e lui in questo era più adatto di Ronaldo. Poi l’azione è stata molto bella e sono stati tutti bravi'. 'Adesso andiamo a Bergamo, mercoledì sera, contro l'Atalanta. Sarà una partita delicata. Noi fuori casa stiamo facendo bene. Sarà una gara diversa da quella di oggi, puntiamo a vincere. Forza Milan!!!'.
IL SOLITO CUORE DI RINGHIO
KAKA' IN AZIONE

venerdì 18 gennaio 2008

DOMENICA UDINESE-MILAN: I DOPPI EX STORICI



IL PRIMO
doppio ex di rilievo è Pietro Paolo Virdis, bomber scattante, tecnico, vivace, esploso nel Cagliari e presto notato dalla Juve. Tra troppi supercampioni e diversi viavai indirezione Torino, Virdis conobbe la sua prima vera stgione da consacrazione a Udine. In verità il primo anno al Friuli fu costellato da infortuni; nel secondo invece segnl 10 gol e incantò al fianco di un certo Zico. Poi passò al Milan (1984), divenendo la stella di un diavolo sofferente. Virdis tolse per anni le castagne dal fuoco, e quando arrivò Berlusconi a creare un Milan stellare divenne il vice Gullit, il vice Van Basten: primo anno da eroe dello scudetto e qualche altra stagione, con i capelli ormai grigi, da riserva di extra lusso. A metà anni '90 volava l'Udinese di mister Alberto Zaccheroni, che nel '98 arrivò addirittura terza. I cross di Thomas Helveg imbeccavano i gol di Oliver Biehroff e Marcio Amoroso. Helveg, danese, era a Udine dal '99: terzino dai grandi polmoni e puntello preciso. Biehroff, centravantone tedesco, era arrivato in Italia nel '91. Potente e forte fisicamente, sembrava inizialmente un colosso dai piedi quadrati, ma presto dimostrò di essere un vero principe del gol, pur non essendo dotato tecnicamente. 48 gol ad Ascoli e 57 in tre anni a Udine, col titolo di capocannoniere 1998: 27 centri. Zaccheroni passa al Milan e ritrova i due pupilli in rossonero: la storia si ripete, cross di Thommy, 19 gol di Biehroff e scudetto insperato con un Milan non fortissimo ma di cuore. Helveg resta al Milan 5 stagioni, l'ultima da riserva; ma in quella, vince anche la Coppa Campioni. Biehroff invece segna 10 reti al secondo anno in super coppia con Sheva. Lo chiamavano Gravità zero, per i suoi imponenti colpi di testa. Il declino del tedesco, che a Euro '96 segnò con una doppietta la finale del torneo, iniziò nel 2000/01: solo 6 reti. Oliver, che non ha mai scordato il Milan, svernò prima al Monaco e poi al Chievo, con 7 gol nel 2003. Uno contro il Milan. Tre, nell'ultimissima partita contro la Juve. Perchè il vizio del gol non lo perdi mai. Nel 2005/06 è passato dal Milan come meteora anche il brasiliano Marcio Amoroso, ormai al declino dopo i grandi fasti di Parma, Udine, Dortmund e San Paolo: solo 5 gare e un gol su rigore. Nel Milan di oggi brilla il ceco Marek Jankulovski, pescato dal Napoli (2000) e diventato un big proprio nelle tre stagioni all'Udinese, prima dell'arrivo a Milanello nell'estate 2005.

CATANIA-MILAN 1-1, MILAN FUORI DALLA COPPA. MEGLIO COSI'

DOPO L'1-2 DI SAN SIRO, I ROSSONERI PAREGGIANO ED ESCONO DAL TORNEO: UN IMPEGNO INUTILE PER UNA SQUADRA CON BEN ALTRI TRAGUARDI. ANCORA A SEGNO BABY PALOSCHI.



CATANIA.
Ci teneva pochissimo, questo Milan a questa Coppa, e difatti è andato fuori al primo turno. Meglio: sono ben altre le competizioni che ci fanno gola, e non c'era troppa voglia di sbatter troppo la testa dietro a questa manifestazione sempre più bistrattata. Milan pieno di riserve: Kalac, Digao (ancora colpevole sul gol), Simic, Favalli, Cafu (impiegato a centrocampo), Emerson, Brocchi, Gourcuff. Vargas ha aperto i giochi, poi nella ripresa Ancelotti ha buttato in campo il diciassettenne Paloschi che come all'andata ha trovato il gol: 2 partite, 2 gol col Milan. Mica male: è lui l'unica nota lieta di questa coppa Italia.

CATANIA-MILAN 1-1
MARCATORI: Vargas (C) al 12' pt, Paloschi (M) al 23' st CATANIA (4-3-3): Bizzarri; Silvestri, Sottil, Stovini, Vargas; Baiocco (1' st Izco), Edusei, Tedesco (49' st Nardini); Martinez (30' st Gazzola), Spinesi, Mascara. (Ioime, Llama, Biagianti, Millesi). All. Baldini. MILAN (4-1-4-1): Kalac; Oddo, Digao, Simic, Favalli (1' st Bonera); Cafu; Emerson (20' st Gattuso), Pirlo (1' st Paloschi), Brocchi, Gourcuff; Gilardino. (Fiori, Caraglia, Ruggeri, Aubamejang). All. Ancelotti. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta. NOTE - Spettatori: 21 mila. Ammoniti: Silvestri, Emerson, Tedesco e Oddo per gioco falloso, Spinesi per simulazione. Espulsi: Sottil (30' st) per gioco falloso e Gattuso (33' st) per doppia ammonizione. Angoli 4-1 per il Milan. Recupero: 2' e 4'.


martedì 15 gennaio 2008

PATO, DEBUTTO DA SOGNI

IL RAGAZZINO SEMBRA VOLER BRUCIARE LE TAPPE: GOL AL DEBUTTO E UN FUTURO DA SOGNO NEL MIRINO. SENZA STRAFARE.
IL DEBUTTO del bambino è filato liscio. Era eccitato ma fiducioso nei suoi mezzi, Alexandre, e non ha deluso: si è mosso bene, ha mostrato voglia, qualità, acume ed ha subito segnato il suo primo gol rossonero. Pato è atteso da tutti, Pato è guardato con interesse dal mondo, Pato è già l'idolo dei tifosi. Marco Van Basten e Andriy Shevchenko hanno debuttato nel Milan entrambi a 22 anni, entrambi con un gol immediato: Pato a 18 anni ha già fatto meglio, e nel suo destino c'è già il record di gol di Gunnar Nordahl, il massimo cannoniere del diavolo con 210 centri. Sheva in 7 stagioni si è avvicinato (173 gol), Pato in diec'anni può battere questo record cinquantennale. Col suo sorriso timido e lo sguardo di adolescente incantato, Pato ha già rapito l'Italia, come fece Kakà a suo tempo: al di là della maglia, meritano stima e ammirazione incondizionata. Occhio a non esagerare: una partita è poco indicativa, e del resto anche il povero Ricardo Oliveira debuttò alla grande. Questo per dire che bisogna andar piano con i complimenti, sia per non montare il ragazzino che per non restare delusi nel caso ci impiegasse un pò di tempo a maturare, a crescere, a farsi uomo. "Sono molto felice - ha detto il nuovo fenomeno del Milan - dopo una partita molto buona. Sono contento anche per la mia famiglia che adesso è con me a Milano". "In campo con Ronaldo, Kakà, Pirlo e Seedorf. È un sogno giocare con questi campioni. Prima della partita ero molto sereno perché parlando con loro e col mister tutti mi avevano detto di stare tranquillo e di fare quello che so fare, che è giocare al calcio. Quello che mi piace di più è la velocità. Mi piace sempre quando gioco la palla più rapidamente possibile". Cucciolo Pato ha voglia di imparare e stupire, ha voglia di giocare e fare gol. Già, il gol, il primo ufficiale col Milan: "Ho avuto una grande palla da Favalli, io l'ho solo messa in porta. Ho fatto un movimento che mi piace, i miei gol sono sempre così. Favalli mi aveva detto che avrei fatto gol".

lunedì 14 gennaio 2008

LE PAGELLE DI MILAN-NAPOLI

DIDA 6 Il Napoli tira due volte e segna in entrambe, ma Nelson non ha colpe particolari. BONERA 6 Parte un pò abbottonato e prosegue confusionario, facendoci paura con un paio di cappelle mica da poco; poi però si rimette in carreggiata e copre la fascia con interventi più sicuri. NESTA 6,5 Presidio difensivo tonico ed efficace. Si limita al compitino senza strafare, ma dire questo di Sandro vuol dire descrivere una partita che per qualsiasi altro difensore sarebbe stata eccezionale. KALADZE 5,5 Partita un pò goffa, come quando crolla su Lavezzi provocando un rigore evitabile. MALDINI 7 Luccica la stella del Capitano, l'higlander infinito. Sulla corsia di sinistra ha già fatto epoca ma nonsi stanca mai. Il 39enne Cuore di Drago corre come un fulmine, spesso brucia Hamsik e gli altri mocciosi sullo scatto con extra recuperi. Copre e attacca. Spinge come un attaccante, sfiora il fol in avvio, poi un pò acciaccato lascia campo a Favalli (FAVALLI 6 Puntella la difesa mentre il Milan dilaga). PIRLO 6 Si vede poco, meno di quello che realmente fa, per il semplice motivo che il pubblico e i media si catalizzano sui brasiliani: numereggia e tesse con prodigio l'azione del primo vantaggio (GOURCUFF sv). AMBROSINI 6,5 Ha l'argento vivo addosso, si vede che sta benissimo. Ambro lotta, suda, corre, si incazza: continuo, forte, leader. Mai gli infortuni lo avevano lasciato sereno per così tanto tempo, eppure lui si è sempre ritagliato un posto d'onore nella storia del Milan. Ora, sempre più. SEEDORF 6,5 Pato cincischia in area? Ci pensa Clarence a fiondare la palla in gol. Poi gioca defilato, non si vede troppo luminoso ma l'assist al volo, di tacco, col quale lancia Favalli che poi serve Paperino è da antologia. KAKA' 6,5 Il gol da solo è spettacolare: stoppa palla da fuori area, spalle alla porta, si gira e con l'altro piede stocca un'uncinata nell'angolo basso da applausi. Per il resto, qualche sprint dei suoi, movimenti buoni e intesa crescente coi due punteros. PATO 7,5 Lo hanno coccolato, lo hanno atteso, ed ora Paperino ha iniziato a ripagare. 18 anni e tanta emozione, una maglia numero 7 pesantissima sulla schiena e qualche errore dovuto alla tensione nel primo tempo. Poi, nel secondo, la prima perla, il gioiello del gol per iniziare ad arricchire la galleria di famiglia, alcuni dribbling, doppi passi in velocità. Il bimbo sorride, salta, dedica il gol alla fidanzatina e incita la curva ad urlare il suo nome. Dopo aver coronato il sogno di giocare con Ronaldo e Kakà. RONALDO 7,5 Ora che nessuno ci credeva più, Ronie è tornato. La doppia magia che diventa l'assist per Seedorf, il gol del vantaggio e il raddoppio con incornata magistrale, delle sue: e poi qualche bel numero, i sorrisi, la voglia di essere ancora giocatore e di fare gol per questo Milan (EMERSON sv).

domenica 13 gennaio 2008

MILAN-NAPOLI 5-2: PATO E RONIE FANNO SUBITO SPETTACOLO

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

IL CAMPIONE E IL RAGAZZINO



I BRASILIANI TRASCINANO IL MILAN: NELL'ATTESISSIMO GIORNO DEL DEBUTTO DEL RAGAZZINO, RINASCE RONALDO CHE SEGNA DUE GOL. SEEDORF E KAKA' ASFALTANO IL NAPOLI, POI LO STESSO PATO BAGNA CON UN GOLAZO LA SUA PRIMA.

MILANO. Boom, il 2008 parte alla grandissima per il Milan. A San Siro il Napoli è la vittima designata nel giorno del debutto di Alexandre Pato, 18 anni, atteso con interesse mediatico spasmodico fin dal suo acquisto, l'estate scorsa. Finalmente il ragazzino debutta, e incanta da subito: si muove su tutto il fronte, tocca di classe, danza con la sfera. Poi però la ribalta se la riprende Ronaldo, che non doveva neppure giocare e invece stupisce tutti resuscitando dal suo declino che pareva inesorabile: alla seconda partita stagionale Ronie apre i giochi e segna una doppietta dopo il doppio pareggio azzurro (di Seedorf il 2-1). Il Milan dilaga, Kakà onora il suo Pallone d'oro con la perla del 4-2 e alla fine il ragazzino griffa la storia con un gol magico in velocità, da vero funambolo. Un Milan incantevole e finalmente vincente in casa, che conferma quello che sostengo da tempo: con due punte davanti al fantasista si gioca molto meglio.
LA PARTITA. Bonera a destra, Capitan Maldini a sinistra con Nesta e Kaladze centrali: la difesa si schiera così, mentre nel mezzo con Pirlo e Ambrosini si piazza Seedorf nel ruolo di Gattuso (squalificato). Kakà sostiene Ronie, preferito a Gilardino, e l'emozionato givane Pato. Dopo 45 secondi Ronaldo gli regala la prima palla, ma il ragazzino commette fallo su Cannavaro. Sa di avere il mondo addosso e la passione spesso prevarica la lucidità; una costante del primo tempo. Al 10' Kakà accende la fantasia servendo sulla destra Ronaldo, il cui tocco di troppo vanifica poi il tiro molliccio che Iezzo recupera. Gli azzurri non perdono la testa e se subiscono il gol al 15' lo devono a una serie di combinazioni. Ronaldo scarica senza potenza un palla che Iezzo sfiora e virgola; sulla palla si avventano Pato e Garics; inutile il gesto spettacolare del difensore che libera quando la sfera ha superato la linea di porta:1-0.
Non gioca male il Milan, ma nemmeno il Napoli. Bastano sette minuti ai ragazzi di Reja per raggiungere i rossoneri, complice un errore di copertura si Kaladze che permette a Lavezzi di servire in mezzo Sosa. L'argentino marca l'1-1. Il Milan ripropone in difesa amnesie note, nonostante la spettacolare esibizione di Maldini: il capitano galoppa a sinistra principesco come sempre, sfrecciando con classe e potenza, e dando fumo negli occhi ai giovani napoletani bruciati con scatti maestosi. Al 31' Ronaldo torna indietro di qualche anno e per due volte consecutive regala lezioni di calcio servendo a Pato due palle da spingere in rete; Iezzo riesce a respingere, complice l'evidente emozione del diciottenne. Seedorf, evidentemente stizzito, riprende palla e con una bordata sottorete impallina il 2-1. Per farsi perdonare Pato regala al 34' un gioiello sul primo palo che Iezzo con un balzo spedisce in angolo. Insomma, Pato c'è. La malizia, quel pizzico di cattiveria mancano ancora. Ma il Napoli risponde e torna ancora in gol. Sul lancio per Lavezzi, Kaladze in area commette un fallo evitabile sull'argentino: rigore ineccepibile, Domizzi non sbaglia il 2-2. Quattro gol, tanti, ma in sintonia con una frazione spettacolare, dove alla tecnica a tratti leziosa del Milan corrisponde la praticità degli azzurri.
Con Favalli al posto di Maldini, la ripresa parte all'insegna di Ronaldo. Trascorre solo un minuto e Seedorf gli stampa sulla fronte un pallone che il Fenomeno incorna in rete. Pato si danna come un matto, ma non trova i tempi giusti. Il Milan spinge e sommerge il Napoli che non ritrova il passo del primo tempo: con un sontuoso colpo di testa, alla Van Basten, ancora Ronaldo sigla il 3-2. I rossoneri fanno valere una classe immensa. Come nel caso del gol del 4-2 di Kakà che, servito da Seedorf, giganteggia al limite e infila alla destra di Iezzo. E' l'ottavo gol in campionato per Ricky.Con un punteggio così vistoso Ancelotti toglie Ronaldo (San Siro in piedi) per Emerson. E Pato? Eccolo il Papero. Al 29' Favalli verticalizza per lui. Il controllo è perfetto, Pato resiste ad una carica, in corsa, con eleganza, il piatto è lucido e micidiale. Con quella freddezza decantata da Ancelotti. E' il gol del 5-2, il paperino entra nel mondo Milan dalla porta principale. E ci resterà molto molto a lungo.

MILAN-NAPOLI 5-2
MARCATORI: Ronaldo (M)al 15', Sosa (N) al 28', Seedorf (M) al 31', Domizzi (N) su rigore al 38' pt; Ronaldo (M) al 1', Kakà (M) al 23', Pato (M) al 29' st . MILAN (4-3-1-2): Dida; Bonera, Nesta, Kaladze, Maldini (Favalli dal 1' st); Seedorf, Pirlo (Gourcuff dal 35' st), Ambrosini; Kakà; Pato, Ronaldo (Emerson dal 24' st). (Kalac, Oddo, Brocchi, Gilardino). All. Ancelotti. NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Cupi, Cannavaro, Domizzi; Garics, Hamsik (Dalla Bona dal 33' st), Gargano, Bogliacino (Montervino dal 15' st), Savini (Capparella dal 26' st); Lavezzi, Sosa. (Gianello, Grava, Contini, Calaiò). All. Reja. ARBITRO: Rosetti di Torino. NOTE: spettatori 70.076 per un incasso di 1.247.703,37 euro. Espulso Gargano per doppia ammonizione; ammoniti Pirlo e Domizzi per gioco scorretto. Angoli 4-1 per il Milan. Recuperi 2' pt, 1' st.



CLASSIFICA: INTER 46, ROMA 39, JUVENTUS 36, UDINESE 32, FIORENTINA 31, PALERMO 25, SAMPDORIA 24, NAPOLI 23, ATALANTA, CATANIA, GENOA 22, MILAN 21, PARMA, LIVORNO, LAZIO 18, TORINO 17, EMPOLI 16, SIENA, REGGINA 14, CAGLIARI 10.

"VOGLIO DIVENTARE UN GRANDE CALCIATORE"

ALEXANDRE PATO: "Devo ringraziare il Milan che mi ha permesso di scendere in campo questa sera, sono molto felice per la partita e per il gol che ho fatto. Sono contento che il Milan abbia vinto perchè adesso questa squadra è la mia vita. Ringrazio questa società che mi dà la possibilità di giocare e sono grato di tutto quello che ha fatto fino ad oggi per me, devo anche ringraziare i miei compagni.In futuro voglio diventare un grande giocatore con la maglia del Milan e sono a disposizione dell'allenatore per quelle che saranno le sue scelte.Ho sempre sognato di poter giocare una partita con la maglia del Milan e averlo potuto fare contro una squadra forte come il Napoli mi ha reso molto felice.Prima di scendere in campo ero molto emozionato di giocare in una squadra forte come il Milan che è ricca di tanti campioni. Il presidente Berlusconi prima della partita mi aveva detto di stare tranquillo perchè ho sempre giocato a calcio e non sarebbe stato diverso dalle altre volte."

"HO SOFFERTO TANTO, MA ORA SONO TORNATO!"
RONALDO: "In questo momento non sono preoccupato per il rinnovo del mio contratto, quello che mi preoccupa, invece, è giocare e cercare sempre di fare bene. Ho trascorso i sei mesi più brutti della mia vita calcistica e tornare in campo facendo subito due gol è stato molto bello, divertente e spero di andare avanti così. Riuscire a scendere in campo senza problemi fisici è bello, forse non riuscirò a segnare in ogni partita, ma l'importante è stare bene e poter dare il mio contributo alla squadra perchè ho sofferto in questo periodo lontano dal campo. Ora sono tornato e sono davvero contento."

"SIAMO PRONTI A FARE BENE PER IL RESTO DELLA STAGIONE!".
KAKA': "E' stata una bella partita questa sera, per tutto, per il Milan, per la squadra, per l'esordio di Pato, per il rientro di Ronaldo. Alexandre ha fatto un esordio bellissimo, con un gol altrettanto bello. E' un giocatore con molta personalità, è riuscito a trovare il gol e a puntare gli avversari e la porta. Prima della partita gli ho detto di stare tranquillo che se anche il gol non fosse arrivato oggi prima o poi sarebbe arrivato.Quello che è mancato in alcuni momenti è stato quando eravamo in vantaggio non riuscire a tenere il passo e aver subito due gol, ma poi è andato tutto al meglio.Sono contento perchè il ritiro di Dubai ci ha fatto molto bene, abbiamo recuperato Ronaldo, è arrivato Pato e si è visto che questo Milan è pronto a fare bene per il resto della stagione."