martedì 22 gennaio 2008

IL GRAFFIO DEL GILA

ALBERTO RITROVA GOL E SORRISO, PER SENTIRSI ANCORA IMPORTANTE NELLE VITTORIE DEL MILAN. HA STRETTO I DENTI E ORA NON SI ESALTA: QUESTO E' GILA.
Ha ritrovato il sorriso Alberto Gilardino. E il gol, che poi è la causa scatenante del sorriso. Era scivolato in secondo piano, coperto dal Ka-Pa-Ro, era diventato la punta di scorta superato persino dal redivivo Ronaldo. La gerarchia diceva Pato stella assoluta, Ronie fromboliere al fianco del ragazzino; Inzaghi non è un problema, Pippo ogni tanto ha qualche acciacco ma comunque sai che lui c'è e si sta preparando bene per le partite importanti, per essere pronto e fresco nel momento clou. Gila, invece, di lui ci si chiedeva che fine avrebbe fatto. L'ha deciso lui cosa fare, si è messo comodo in panchina e quando Ancelotti l'ha buttato in campo si è preso le copertine con quel gol di proporzioni ben maggiori di quello che può sembrare. Ha dato una scossa alla sua avventura rossonera, ha fatto ruggire il suo senso del gol, ha tenuto la squadra sul binario del buon inizio 2008: meglio di così. Poi con la solita umiltà non ha fatto proclami, non si è autoesaltato, è tornato a sorridere piano sotto il suo basso profilo. La sua terza stagione rossonera prosegue così col sesto gol in campionato e ottavo complessivo, per un totale di 43 gol milanisti. Il bomber vuole graffiare ancora.

Nessun commento: