venerdì 25 gennaio 2008

VAN BASTEN A MILANELLO

L'EX CAMPIONISSIMO OLANDESE, OGGI C.T. DELL'OLANDA, E' PASSATO A SALUTARE I VECCHI AMICI AL CENTRO SPORTIVO ROSSONERO. PARLANDO DI MILAN A TUTTO CAMPO...

MILANELLO. E' passato a salutare i vecchi amici, è passato a ricordare anni fantastici: Marco Van Basten si è rivisto ieri a Milanello, per sorridere ai suoi giovani eredi (Kakà e Pato) e per riabbracciare vecchi amici come Carlo Ancelotti e Paolo Maldini. Un onore per il Milan riabbracciare questo portentoso fuoriclasse che, con 124 gol e decine di trofei tra 1987 e 1995, vestì con lucente grandezza la nostra maglia. Van Basten, il cigno di Utrecht, cannoniere potente ma maestro di tecnica ed eleganza, bloccato a soli 29 anni dai dolorosi e prolungati infotuni alle caviglie dopo ben 3 palloni d'oro: insomma, la leggenda si è materializzata a Milanello ed ha parlato del suo caro vecchio Milan.

Quanto è servita per il suo lavoro di allenatore l'esperienza maturata con la maglia del Milan? "Ho trascorso un periodo bellissimo qui al Milan nel corso della mia carriera. Ho avuto la possibilità di lavorare con grandi campioni e grandi allenatori. Questa esperienza mi ha arricchito molto e mi ha permesso in seguito di condividere quello che ho imparato con altri giocatori." Cosa pensa di Ricardo Kakà? "Kakà è un giocatore completo, si sacrifica molto per la squadra e riesce sempre a realizzare ottimi gol. E' una persona che grazie alla sua fede è anche molto equilibrata e fa bene per se stesso e per la squadra." Come vede il terzetto brasiliano, con Pato, che il Milan spesso schiera in attacco? "Ritengo Ronaldo un grande giocatore che insieme a Kakà può fare grandi cose per il bene della squadra. Personalmente non ho ancora visto Pato in campo, ma da quello che ho sentito dire sul suo conto credo sia anche lui molto bravo. Questo trio può essere di grande aiuto per il Milan. Questa società sta facendo molto bene nelle competizioni europee perchè ha giocatori che con la loro grande esperienza riescono ad ottenere ottimi risultati. Nel campionato italiano è sicuramente più difficile ottenere risultati, soprattutto in casa, perchè tutte le squadre arretrano per difendere." Con il nuovo modulo adottato dal Milan, in quale posizione farebbe giocare, ad esempio, Clarence Seedorf? "Clarence è un buon giocatore che è in grado di fare un po' di tutto: corre molto, ma anche con il pallone è dotato di una buona tecnica." Che effetto farà affrontare Roberto Donadoni al prossimo Europeo? "Sarà sicuramente un momento particolare perchè con Donadoni ci conosciamo molto bene, abbiamo trascorso tanti anni insieme qui al Milan e abbiamo avuto molte occasioni per incontrarci anche al di fuori. Credo che Italia-Olanda sarà una partita davvero interessante." Cosa apprezza di Carlo Ancelotti in veste di tecnico? "Ancelotti è un allenatore che ha una grandissima esperienza, ha militato tanti anni qui insieme a Sacchi e Capello. Carlo è riuscito a conquistare l'ultima Coppa dei Campioni dimostrando di avere grandi doti da allenatore."Cosa farà dopo l'Europeo? "Al termine dell'Europeo credo di smettere come allenatore, lascerò la Nazionale e poi non so ancora, ma credo farò altro." Come ha visto il Milan nella Finale mondiale di Yokohama? "Sono riuscito a seguire solo un pezzo della gara contro il Boca Juniors e ho visto un bel Milan che ha giocato una buona partita. E' sempre divertente vedere i colori rossoneri scendere in campo e anche quando vengo qui a Milanello mi rendo conto del grande valore di questa società. A distanza di venti anni incontro ancora le stesse persone e questo è simbolo del bel clima che regna all'interno di questa società. Il Milan è unico!"

QUANDO ERA IL PIU' GRANDE DI TUTTI