IL PRIMO doppio ex di rilievo è Pietro Paolo Virdis, bomber scattante, tecnico, vivace, esploso nel Cagliari e presto notato dalla Juve. Tra troppi supercampioni e diversi viavai indirezione Torino, Virdis conobbe la sua prima vera stgione da consacrazione a Udine. In verità il primo anno al Friuli fu costellato da infortuni; nel secondo invece segnl 10 gol e incantò al fianco di un certo Zico. Poi passò al Milan (1984), divenendo la stella di un diavolo sofferente. Virdis tolse per anni le castagne dal fuoco, e quando arrivò Berlusconi a creare un Milan stellare divenne il vice Gullit, il vice Van Basten: primo anno da eroe dello scudetto e qualche altra stagione, con i capelli ormai grigi, da riserva di extra lusso. A metà anni '90 volava l'Udinese di mister Alberto Zaccheroni, che nel '98 arrivò addirittura terza. I cross di Thomas Helveg imbeccavano i gol di Oliver Biehroff e Marcio Amoroso. Helveg, danese, era a Udine dal '99: terzino dai grandi polmoni e puntello preciso. Biehroff, centravantone tedesco, era arrivato in Italia nel '91. Potente e forte fisicamente, sembrava inizialmente un colosso dai piedi quadrati, ma presto dimostrò di essere un vero principe del gol, pur non essendo dotato tecnicamente. 48 gol ad Ascoli e 57 in tre anni a Udine, col titolo di capocannoniere 1998: 27 centri. Zaccheroni passa al Milan e ritrova i due pupilli in rossonero: la storia si ripete, cross di Thommy, 19 gol di Biehroff e scudetto insperato con un Milan non fortissimo ma di cuore. Helveg resta al Milan 5 stagioni, l'ultima da riserva; ma in quella, vince anche la Coppa Campioni. Biehroff invece segna 10 reti al secondo anno in super coppia con Sheva. Lo chiamavano Gravità zero, per i suoi imponenti colpi di testa. Il declino del tedesco, che a Euro '96 segnò con una doppietta la finale del torneo, iniziò nel 2000/01: solo 6 reti. Oliver, che non ha mai scordato il Milan, svernò prima al Monaco e poi al Chievo, con 7 gol nel 2003. Uno contro il Milan. Tre, nell'ultimissima partita contro la Juve. Perchè il vizio del gol non lo perdi mai. Nel 2005/06 è passato dal Milan come meteora anche il brasiliano Marcio Amoroso, ormai al declino dopo i grandi fasti di Parma, Udine, Dortmund e San Paolo: solo 5 gare e un gol su rigore. Nel Milan di oggi brilla il ceco Marek Jankulovski, pescato dal Napoli (2000) e diventato un big proprio nelle tre stagioni all'Udinese, prima dell'arrivo a Milanello nell'estate 2005.
venerdì 18 gennaio 2008
DOMENICA UDINESE-MILAN: I DOPPI EX STORICI
IL PRIMO doppio ex di rilievo è Pietro Paolo Virdis, bomber scattante, tecnico, vivace, esploso nel Cagliari e presto notato dalla Juve. Tra troppi supercampioni e diversi viavai indirezione Torino, Virdis conobbe la sua prima vera stgione da consacrazione a Udine. In verità il primo anno al Friuli fu costellato da infortuni; nel secondo invece segnl 10 gol e incantò al fianco di un certo Zico. Poi passò al Milan (1984), divenendo la stella di un diavolo sofferente. Virdis tolse per anni le castagne dal fuoco, e quando arrivò Berlusconi a creare un Milan stellare divenne il vice Gullit, il vice Van Basten: primo anno da eroe dello scudetto e qualche altra stagione, con i capelli ormai grigi, da riserva di extra lusso. A metà anni '90 volava l'Udinese di mister Alberto Zaccheroni, che nel '98 arrivò addirittura terza. I cross di Thomas Helveg imbeccavano i gol di Oliver Biehroff e Marcio Amoroso. Helveg, danese, era a Udine dal '99: terzino dai grandi polmoni e puntello preciso. Biehroff, centravantone tedesco, era arrivato in Italia nel '91. Potente e forte fisicamente, sembrava inizialmente un colosso dai piedi quadrati, ma presto dimostrò di essere un vero principe del gol, pur non essendo dotato tecnicamente. 48 gol ad Ascoli e 57 in tre anni a Udine, col titolo di capocannoniere 1998: 27 centri. Zaccheroni passa al Milan e ritrova i due pupilli in rossonero: la storia si ripete, cross di Thommy, 19 gol di Biehroff e scudetto insperato con un Milan non fortissimo ma di cuore. Helveg resta al Milan 5 stagioni, l'ultima da riserva; ma in quella, vince anche la Coppa Campioni. Biehroff invece segna 10 reti al secondo anno in super coppia con Sheva. Lo chiamavano Gravità zero, per i suoi imponenti colpi di testa. Il declino del tedesco, che a Euro '96 segnò con una doppietta la finale del torneo, iniziò nel 2000/01: solo 6 reti. Oliver, che non ha mai scordato il Milan, svernò prima al Monaco e poi al Chievo, con 7 gol nel 2003. Uno contro il Milan. Tre, nell'ultimissima partita contro la Juve. Perchè il vizio del gol non lo perdi mai. Nel 2005/06 è passato dal Milan come meteora anche il brasiliano Marcio Amoroso, ormai al declino dopo i grandi fasti di Parma, Udine, Dortmund e San Paolo: solo 5 gare e un gol su rigore. Nel Milan di oggi brilla il ceco Marek Jankulovski, pescato dal Napoli (2000) e diventato un big proprio nelle tre stagioni all'Udinese, prima dell'arrivo a Milanello nell'estate 2005.
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