ATTESO COME UN SALVATORE, ORA ATTACCATO PER UN PAIO DI PARTITE POCO BRILLANTI: LASCIATE IN PACE IL RAGAZZINO! PAROLA DI INZAGHI E VAN BASTEN...
TIPICO, IN ITALIA. E' già iniziato il dibattito su Pato, sul valore del giocatore atteso come il Messia e autore, dopo il debutto sfolgorante, di un paio di partite normali. Esagerazioni in tutti i sensi: hanno esagerato a inquadrarlo come assoluto Risolutore dei problemi del Milan (ha solo 18 anni!) prima, e io stesso l'avevo detto subito, in questa pagina; e ora sbagliano a chiedersi quale davvero sia il valore del paperino, che resta indubbio e altissimo. Solo serve un pò di pazienza, il campioncino si farà, sicuramente darà il suo contributo grazie alle doti che già possiede ma sicuramente il suo ingaggio è un'operazione mirata in vista del futuro: Pato deve crescere, potenziarsi, migliorarsi. Filippo Inzaghi, il grande vecchio dell'atacco rossonero, ne è sicuro e dall'alto dei suoi 7 anni milanisti profetizza un gran avvenire al brasiliano: "Sia impermeabile alle critiche: insieme a Kaká e Gilardino formerà il tridente d’attacco del Milan del prossimo decennio. Gli errori passano, le qualità restano". Ha sbagliato il Milan, a mio giudizio, quando nelle vesti di Adriano Galliani, Carlo Ancelotti e Silvio Berlusconi, diceva che Pato "E' meglio di Ronaldinho", che "segnerà più di 30 gol" e via discorrendo. Pato ha incontrato ieri a Milanello quello che in casa Milan è considerata la divinità più grande, un vero totem-monstre della storia societaria: Marco Van Basten, il bomber maximo. L'ex cigno era a Milanello per incontrare Seedorf (Marco oggi allena l'Olanda), e si è limitato a dire che "il trio Kaká-Pato-Ronaldo può essere di grande aiuto per il Milan", quasi a voler togliere l'attenzione e la pressione dal cucciolo: sempre fenomenale e intelligente, il cigno. Dopo di Van Basten la punta di diamante dell'attacco rossonero divenne George Weah. L'erede del liberiano fu a sua volta Andriy Shevchenko. Adesso la stella del gol di classe è nelle mani di Pato, e il cucciolo saprà portare con onore quel ruolo. Soprattutto dopo aver chiacchierato ieri col suo progenitore.
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