lunedì 20 aprile 2009

MILAN-TORINO 5-1 (SERIE A, 32a GIORNATA)

MAGNIFICO INZAGHI

Tris di Inzaghi, Milan sontuoso: la tempesta rossonera sgretola il Torino (a segno anche Kakà e Ambrosini) e aggancia la Juventus al secondo posto, a sei giornate dalla fine del campionato.

MILANO. Milan Meraviglioso: finalmente un Milan degno del suo nome a splendere in una partita divertente e dominata, pur contro un Torino disarmante e praticamente inconsistente. Ancora una volta l’eroe è Pippo Indaghi: tripletta da brividi, la seconda in stagione. Stagione che, come ormai da due-tre anni, vede il bomber piacentino iniziare in sordina, da ‘chioccia’ alla Altafini, salvo poi raddrizzare a suon di gol la stagione del suo Diavolo. Sono 11 i suoi gol in campionato, 304 quelli da professionista: cifre da urlo, come le tre triplette realizzate contro il povero Camolese, già sulla panchina granata di quel 6-0 datato 2002/03. Ancelotti deve azzardare Flamini come terzino destro, deviando Zambrotta a sinistra, a causa di infortuni e acciacchi cronici in difesa: dopo lo squalificato Jankulovski, l’ultimo a saltare è Favalli, colpito da torcicollo. Dopo due panchine di fila, il tecnico rilancia Beckham a centrocampo, con Pirlo e Ambrosini, escludendo il suo pupillo Seedorf –match winner a Verona ma in stagione opaca- e confermando Senderos con Capitan Maldini nel cuore del bunker. Ancora escluso Ronaldinho: Kakà appoggia Inzaghi e Pato, il vecchio e il bambino. Il Milan preme sull’acceleratore e gioca in maniera pressoché perfetta: Flamini è una folgore nel battere la fascia con giudizio, offensiva devastante e perizia difensiva. Pirlo dirige la regia con grande intelligenza, come non gli capitava da tempo: ciò permette al Milan di imbrigliare il Toro con un efficace gioco veloce e di prima, in cui brilla un ottimo Beckham. L’inglese serve a Inzaghi un assist d’oro, il bomber realizza ma l’arbitro annulla: è solo il preludio alla goleada, aperta proprio da SuperPippo dopo pochissimi minuti. Ancora da un cross di Beckham nasce il raddoppio: arcobaleno ad altezza ginocchio, Pippo si tuffa leggiadro e di testa traccia un disegno perfetto ad impallinare l’infuriato Sereni. Partita chiusa. Beckham e Pirlo dirigono con maestria: la messe di cross del numero 32 inglese è notevole, mentre la grinta e i polmoni di Ambrosini permettono alla squadra di essere sempre sul pezzo. Il secondo tempo si avvia come si era chiuso il primo, scosso però dall’ingresso di Ronaldinho per un Pato lievemente acciaccato: Dinho telecomanda la palla in un corridoio, nel quale si fionda l’arrapato Inzaghi, concludendo in porta il 3-0. Continua l’Accademia rossonera: possesso di palla speculare, tocchi di prima, Ronaldinho a scatenare il Meazza con giocate gustose e spettacolari, accelerazioni e dribbling da sogno. Lo stesso Flamini, che corre come un indemoniato, mantiene i livelli della sua prestazione altissimi: davvero stupefacente, e forse nel ruolo di terzino il Milan ha trovato un nuovo Pendolino. Bisogna elogiare anche la crescita di Senderos, diventato un muro invalicabile: è lui a districare ogni flebile tentativo d’orgoglio dei piemontesi, a conferma delle ultime ottime partite giocate dal centrale svizzero. Ancelotti inserisce Shevchenko e concede la standing ovation a Inzaghi: solo Kakà, ancora una volta, si vede poco. L’ennesima incursione rossonera, sostenuta da Ambrosini, porta un rigore che diventa il riscatto del numero 22 di Brasilia: 4-0 e centro numero 12 in campionato. Il Milan tiene le redini, ma concede i primi vagiti di reazione al Toro. Un paio di azioni, una lieve distrazione difensiva e l’1-4 con Dida incolpevole. San Siro non si lascia zittire e lo show prosegue: anche Maldini dà lezioni con doppi passi e interventi splendidi. The Old Master lascia campo a baby Darmian, che si fa subito applaudire: prima con un bell’intervento dietro, poi con un’inzuccata su corner. Gli ultimi applausi sono per l’indomito Ambrosini, che ripiomba in area e sfonda per la quinta volta la rete di Sereni: 4° gol in stagione, baci sotto la curva e sentimenti da Libro Cuore per la Milano rossonera, che riaggancia la Juventus al secondo posto. 5 vittorie e 1 pareggio in sei gare, 7 punti rimontati alla Juve, un gioco sempre più arioso e piacevole: in casa rossonera si sta rialzando la testa, si sta ritrovando una forza che sembrava perduta. I momenti difficili sembrano finalmente superati, anche se la crescita psicofisica non deve fermarsi qui: la stagione prossima dovrà essere necessariamente stellare.

MILAN-TORINO 5-1. MARCATORI: Inzaghi (M) al 13’, al 37’ p.t. e al 15’ s.t.; Kakà (M) su rigore al 23’, Franceschini (T) al 35’, Ambrosini (M) al 45’ s.t. MILAN (4-3-1-2): Dida; Flamini, Senderos, Maldini (dal 27’ s.t. Darmian), Zambrotta; Beckham, Pirlo, Ambrosini; Kakà; Inzaghi (dal 20’ s.t. Shevchenko), Pato (dal 1’ s.t. Ronaldinho) (Kalac, Mattioni, Seedorf, Cardacio). All: Ancelotti. TORINO (4-4-1-1): Sereni; Rivalta (dal 40’ p.t. Dellafiore), Natali, Franceschini, Rubin (dal 20’ s.t. Ogbonna); Abate, Barone, Dzemaili (dal 1’ s.t. Saumel), Diana; Rosina; Bianchi (Calderoli, Vailatti, Stellone, Colombo). All: Camolese. ARBITRO: Banti di Livorno. NOTE - Spettatori paganti 11.239 per un incasso di euro 242.941,00; abbonati 42.822 per una quota di euro 727.965,21. Ammoniti Franceschini, Diana e Sereni per gioco scorretto. Angoli 6-1. Recuperi 1’ pt e 35’’ st.


LE PAGELLE

DIDA 6 Non ha particolar lavoro da svolgere, anzi è in uscita premio. Incolpevole sul gol granata. FLAMINI 8 Partita oceanica, che fa scoprire a San Siro un nuovo, devastante terzino. Copre alla grande, corre come un pazzo, punge tremendamente con le sue incursioni. Crossa, va al tiro, fa sovrapposizioni; e corre, corre tantissimo. Fresco e ‘vivo’, come non vedevamo dai tempi del miglior Cafù. I progressi di Mathieu sono notevoli: oggetto misterioso a inizio stagione, crescita esponenziale fino a diventare un centrocampista completo e dal gran fiato e, ora, terzino galoppante. Sorpresissima. SENDEROS 7 Chi dubitava di Philippe a inizo stagione, è stato smentito alla grande: l’elvetico, recuperata la forma fisica, ha messo da parte svarioni e cappelle, presentandosi a San Siro con continuità, efficienza e sempre maggior sicurezza. Col Torino è stato ancora una volta una diga impeccabile. MALDINI 6,5 Il capitano governa la difesa con calma olimpica, serenità e classe superiore: in coppia con Senderos, dà sicurezza alla sqaìuadra. Ha pochi grattacapi, ma dà lezioni di calcio con corsa leggera ed elegante, doppi passi sgargianti e carisma sempre epico (DARMIAN 6 Si mette in luce con un paio di buoni interventi difensivi, e si gusta anche un’incursione pericolosa su corner). ZAMBROTTA 6 Il suo lavoro sulla fascia difficilmente è evidente e spettacolare, ma spesso efficace e pulito. BECKHAM 7,5 Partitone dell’inglese, che torna in campo dopo due match di riposo. Corre molto e mette una quantità di cross spaventosa, che fa la felicità di Inzaghi: piede di velluto, compasso naturale. PIRLO 7 Partita da Pirlo: in una stagione a sprazzi, per Andrea è sempre importante tornare a dirigere con la sua classe e la sua calma. Ora deve tornare il Pirlo di sempre anche in match più difficili. AMBROSINI 7 Lotta con la sciabola sempre in mano, corre e copre, segna il 5° gol: partita totale e festa sotto la sua curva, con i suoi tifosi. KAKA’ 6 Ricky va ancora a fari spenti, non è ancora lui. Si vede poco, si toglie un peso di dosso segnando il rigore del 4-0. PATO 6,5 Ormai è una certezza: anche nella partita più opaca regala numeri, accelerazioni stupefacenti, controlli di palla mirabolanti. Non è di certo opaca, comunque, la sua prova col Torino: e allora San Siro si può gustare il suo solito Pato Maravilha, guizzante e travolgente. Lascia il campo acciaccato dopo ’45. RONALDINHO 6,5 Incanta San Siro con la sua eleganza suadente e i suoi tocchi morbidi, da fermo ma non solo: certi dribbling in accelerazione sono da applausi, come certe piroette in mezzo a 3-4 avversari. Devono abbatterlo per fermarlo. Poi lui si inventa anche certi lanci fenomenali a mettere in porta le punte: tutto suo il copiright sulla galoppata inzaghesca del 3-0. INZAGHI 9 Non ci sono più parole per descrivere l’immensità di questo rapace d’area. Segna in tutti i modi, anche col Toro: è la terza tripletta a Camolese, il secondo tris in una stagione da 12 gol in campionato. Tocca 304 reti da professionista, arriva a quota 112 in rossonero. Da quando è rinato dall’infortunio grave del 2003, che gli dimezzò la stagione del tricolore (2004, 7 reti) e gli annullò, di fatto, il 2004/05 (1 gol), Pippo inizia sempre le stagioni da ‘ruota di scorta’: la stampa lo mette dietro a tutti, Ancelotti lo fa giocare poco. Poi in Primavera lui esplode e diventa il traghettatore del Diavolo: la storia si è ripetuta con i 17 gol del 2006, gli 11 del 2007 (con la doppietta nella finale di Atene), i 18 del 2008 (col bis al Boca nella finale ‘mondiale’ in Giappone) e, ora, i 14 tra campionato e coppe. Immortale, Insaziabile, Inzaghissimo. (SHEVCHENKO sv).


PIPPO INZAGHI/ SEMPRE LUI PROTAGONISTA
'ANCORA COMPETITIVI!'

FILIPPO INZAGHI: "Contro Camolese era la terza tripletta, mi spiace un po' perchè lo reputo una brava persona e anche una bravo allenatore. Questa è la mia decima tripletta in campionato. Questa settimana in allenamento mi sono divertito, sentivo di stare bene e questa sera i miei compagni sono stati bravi e quando la condizione fisica mi assiste tutto è più facile. Beckham è stato bravissimo a servirmi con i suoi cross. Anche Flamini ha giocato molto bene in una posizione inedita, si è fatto trovare pronto in questo ruolo e la sua condizione fisica di questo momento è strepitosa. L'unico rammarico che c'è per questa stagione riguarda gli infortuni che abbiamo avuto perchè questo Milan può ancora essere competitivo con chiunque, soprattutto in Italia."

COMMENTI A CALDO

PHILIPPE SENDEROS: "E' stata una bella partita, abbiamo cominciato subito bene e messo pressione al Torino chiudendolo nella sua metà campo. Era importante per noi vincere come sarà altrettanto importante fare bene in tutte le altre sfide da qui alla fine del campionato per chiudere in una posizione di classifica il più alta possibile. Con questi tre punti stasera siamo anche riusciti ad agganciare la Juventus e per noi sarebbe bellissimo riuscire magari a finire la stagione sopra di loro. Adesso continueremo a lavorare come stiamo facendo, abbiamo fatto bene in difesa e siamo consapevoli di possedere giocatori fondamentali per fare la differenza davanti. Ci voleva una partita con tanti gol perchè tiene alto il morale. Stasera si è vista una difesa inedita con Flamini, lui aveva già provato a giocare da terzino sinistro in Champions League con l'Arsenal. E' un giocatore che si impegna molto e fa il suo lavoro con tanta concentrazione. La forza di questa squadra, comunque, è quella di dimostrare di fare bene anche nelle situazioni di emergenza: quando un giocatore è indisponibile ci sono tanti campioni che si mettono a disposizione della squadra e fanno il possibile per dare il loro miglior contributo. Personalmente spero di continuare così fino alla fine del campionato, sono stato sfortunato a causa dei miei infortuni, ma spero di poter dare ancora il mio contributo alla squadra in questo finale di campionato per poter dimostrare anche al Mister la mia voglia di proseguire a fare bene con questa maglia."

MASSIMO AMBROSINI:"Ci tengo a precisare che non ci sono mai state divergenze tra me e la società per quanto riguarda la mia situazione contrattuale e colgo l'occasione per ringraziare la gente che questa sera si è dimostrata davvero affettuosa nei miei confronti. Una testimonianza di affetto che non sempre è scontata: i tifosi mi hanno fatto sentire il loro affetto. Ricordiamo che il contratto per la prossima stagione c'è e ci sarà anche il tempo per parlare della mia situazione a fine campionato. Per quanto riguarda la mia prestazione di questa sera sono contento, cerco sempre di sfruttare quelle che sono le mie caratteristiche. Sull'episodio del rigore Sereni ha toccato sia me che il pallone, era una chiara occasione da gol."

RICKY KAKA': "E' stata una bella partita, una serata caratterizzata da tanto divertimento. La squadra ha fatto una bella prestazione. Una gara di questi tipo ci voleva in un momento così delicato della stagione e che ci ha permesso di raggiungere la Juventus al secondo posto. Stasera si è visto del bellissimo calcio e Pippo è stato bravo a realizzare un'altra sua personale tripletta. Quando lui si sblocca subito come ha fatto stasera è tutto più facile. Poi in campo Pato ed io in avanti abbiamo creato tanto ed anche per questo siamo riusciti a fare tanti gol. Di mercato preferisco non parlare perchè ho già dichiarato cosa penso e non c'è altro da aggiungere."

CLASSIFICA SERIE A
74 Inter 41 Atalanta
64 Milan 40 Catania
64 Juventus 40 Sampdoria
57 Genoa 39 Napoli
55 Fiorentina 37 Siena
52 Roma 34 Chievo Verona
49 Palermo 27 Torino
48 Cagliari 26 Bologna
47 Lazio 24 Lecce
42 Udinese 23 Reggina


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