


COLPI DI SCENA. Il torneo parte in salita (1-2 dal Torino), ma il Milan si sveglia presto battendo 3-1 la Fiorentina: Aldo Boffi ci mette pochissimo a ricordare a tutti il sontuoso toro d’area che è, realizzando una tripletta strappa applausi. Di Romeo Menti, giovane fratello del neorossonero Umberti, il gol viola. Boffi timbra ancora il cartellino a Genova, ma la beffa dell’1-1 arriva quasi a fine gara. Il gioco del Milan è comunque buono e propositivo: arioso, addirittura, nel 4-0 al Bari. Loik ispira e segna, Boffi non fa mai mancare il suo nome nei tabellini; Pasinati e un’autorete completano la goleada. Arriva l’ora di Milan-Lazio, sfida tra Boffi e Piola: la vince il secondo, che segna uno dei due gol biancocelesti (2-0), che fanno scattare qualche allarme in casa rossonera. Infatti, la partita seguente è un ko col Novara (1-0). I tifosi rumoreggiano e nel match interno col Bologna la gara è sospesa sullo 0-2 per intemperanze: la crisi sembra nera. Eppure i Ragazzi hanno l’orgoglio di pareggiare (2-2) a Torino con la Juventus: succede tutto tra il ’16 e il ’36: rete di Varglien, pari di Pasinati, vantaggio di Bo, pareggio definitivo del solito Boffi. I nuovi acquisti si inseriscono gradualmente: Pasinati ha già trovato due gol Chizzo va a bersaglio col Venezia e il Milan vince 2-1 (di Boffi, manco a dirlo, l’altra firma). Momentaccio superato: la compagine di Banas va a vincere a Napoli per 4-1 con reti di Chizzo, Remondini (riserva che si prende una giornata di gloria: doppietta!) e Boffi, sempre più acclamato dalla tifoseria ed elogiato da stampa e critica. Potente e veloce, Boffi è anche freddo e preciso: lo dimostra il rigore da cecchino trasformato col Liguria, per evitare un tonfo casalingo che avrebbe potuto essere pesante (1-1). Il Milan arriva al derby all’Arena Civica col fiatone: l’Ambrosiana Inter conduce ed è strafavorita. Ma come sempre la stracittadina è un match a se, e i rossoneri dominano in lungo e in largo. Chizzo ferisce i nerazzurri, poi Boffi esplode tutta la sua fame di gloria con una doppietta che lo tramanda direttamente nella storia rossonera. Finisce 3-0 e il tripudio dei tifosi porta energie e ottimismo in squadra. Infatti il Milan travolge 3-0 la Roma. Ancora protagonista Boffi: seconda doppietta di fila. Il bottino di reti del cannoniere cresce in maniera impetuosa, così come impetuosa è la sua forza d’urto contro ogni difesa. E’ un momento strepitoso per Boffi, in rete anche nell’1-1 di Trieste: tutta Italia ammira stupefatta le gesta dell’Aldun, che contro il Modena fa scuola. Il Milan vince 4-0 e Boffi firma tutte e quattro le reti, evidenziando un fiuto da lupo e un repertorio invidiabile per ogni ruvido centravanti dell’epoca. Un mostro. L’1-3 col Torino è una delusione per i tifosi di casa, ma Boffi va ancora a segno: è la nona partita di fila, e il parziale dice 14 centri! La stanchezza si fa sentire: 0-1 a Firenze, 2-2 col genoa (lampo di Loik), 0-2 a Bari, 2-2 con la Lazio (in gol sia Boffi che Piola), 0-2 col Novara, 0-1 a Bologna, 1-2 con la Juve. La striscia è interrotta solo da un 2-0 a Venezia, per intemperanze dei tifosi locali sullo 0-0. Prova a reagire, il Diavolo, col Napoli: vince 3-0 e rispolvera il regista Buscaglia (doppietta), che era stato accantonato a favore di Chizzo. Loik, brillante come in gran parte della stagione, sigla l’altra rete. Nelle restanti 5 partite, arrivano 3 sconfitte (tra cui quella nel derby di San Siro) e 2 pareggi, uno 0-0 con la Triestina e il 2-2 di Modena: il Milan, sotto di due reti, rimonta con l’orgoglio dello sproporzionato Boffi, ancora autore di 2 reti, che gli valgono il trono di Principe dei cannonieri con 24 centri. L’ottavo posto non è certo positivo per chi può vantare cannonieri di tale stazza. In Coppa Italia il Milan supera il Novara ma è eliminato dalla Fiorentina: dopo l’1-1 milanese, il crollo fragoroso (0-5) nel replay in Toscana.




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