lunedì 27 aprile 2009

MILAN-PALERMO 3-0 (SERIE A, 33a GIORNATA)

UTOPIA ROSSONERA

Il Milan annulla il Palermo e lo abbatte con due rigori di Kakà e il solito graffio di Inzaghi: gli scivoloni concomitanti di Inter e Juve consolidano il secondo posto e fanno parlare addirittura di rimonta scudetto. Utopia?

MILANO. La rimonta che non t’aspetti. Il Milan coglie il 7° risultato utile di fila (6 vittorie) e si ritrova incredibilmente nella scia dell’Inter, sconfitta a Napoli dagli uomini di Donadoni ed ora a sette punti dai rossoneri. La squadra di Ancelotti ha trovato una forma fisica finalmente soddisfacente, e nelle ultime partite ha regalato un gioco efficace, propositivo, non più abbandonato alla propria inerzia. Ancelotti conferma terzino l’arrembante Flamini, e piazza Seedorf e Kakà alle spalle di Inzaghi: il lieve infortunio di Pato non coincide col ritorno da titolare del bistrattato Ronaldinho. Seconda da titolare, invece, per Beckham. Difesa d’esperienza con Favalli e capitan Maldini. A San Siro il Palermo diventa vittima di questo ‘nuovo’ Milan, atteso per mesi ed ora palesatosi quando la stagione si è già compromessa: i rossoneri, pur spinti da due rigori (non chiarissimi) di Kakà, si consolidano al secondo posto, complice anche l’ennesimo scivolone della Juventus a Reggio Calabria (2-2). Proprio l’episodio del primo rigore, per fallo su Ambrosini, sblocca la gara: Kakà realizza, la partita si mette in discesa. E Inzaghi, naturalmente, raddoppia: incursione di Ambrosini, sempre più grande, cross e in zuccata del cannoniere piacentino, al decimo sigillo nelle ultime sette partite. La squadra di Ancelotti, di nuovo osannato dalla Sud, sfodera buona corsa e punge con gli esterni di difesa: bene Zambrotta, ancora ottimo il sorprendente Flamini. Lo stesso Kakà sembra finalmente aver superato l’opaca condizione psicofisica che ha reso la sua stagione poco esaltante, e si diletta in accelerazioni, tunnel, tocchi e invenzioni degne del numero 22. Nella ripresa, con il Milan ormai ampiamente tranquillo, arriva il secondo rigore e la doppietta di Kakà: il 3-0 lancia la rincorsa quasi utopistica del Diavolo, ben orchestrato dall’altro recuperato Pirlo e per una volta non rallentato da un Seedorf ancora lontano dal suo reale valore: l’olandese, sempre assente per acciacchi nelle vittorie ‘vistose’ di questa stagione, non dà un grande apporto, ma certamente non appesantisce la manovra. Palermo assolutamente annullato dal Milan, e fuori partita fin dal ‘1: la difesa capitanata da Maldini ha avuto poco lavoro da svolgere. Nel finale si vedono anche Dinho e Sheva. Il Milan non s’illuda: per la corazzata Inter sarà praticamente impossibile perdere altri 7 punti nelle prossime 5 gare, senza contare che i Diavoli dovranno affrontare ancora Juventus e Roma. Lo scudetto non arriverà, ma un finale di stagione glorioso è la minima ricompensa per quei tifosi che non hanno mai smesso di appoggiare la propria bandiera.

MILAN-PALERMO 3-0. MARCATORI: Kakà su rigore al 10', Inzaghi al 19' p.t.; Kakà su rigore al 12' s.t. MILAN (4-3-1-2): Dida; Flamini, Maldini, Favalli, Zambrotta; Beckham (dal 34' st Cardacio), Pirlo, Ambrosini; Seedorf (dal 19' st Ronaldinho), Kakà; Inzaghi (dal 22' st Shevchenko). (Kalac, Senderos, Mattioni, Jankulovski). All.: Ancelotti. PALERMO (4-3-1-2): Amelia (dal 19' st Ujkani); Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Liverani, Nocerino (dal 1' st Hernandez); Simplicio; Miccoli (dal 12' st Mchedlidze), Cavani. (Morganella, Savini, Tedesco, Succi). All.: Ballardini. ARBITRO: Rizzoli di Bologna. NOTE - Spettatori: 61.569. Ammoniti Simplicio, Flamini e Balzaretti per gioco scorretto. Al 3' st espulso Bovo per doppia ammonizione. Angoli: 5-4 per il Milan. Recuperi: 1' p.t. e 0 s.t..

LE PAGELLE

DIDA sv Probabilmente, non si è nemmeno sporcato i guanti. FLAMINI 6,5 Era atteso al varco: dopo l’ottimo debutto da terzino, tutti si chiedevano se il francese avrebbe confermato certe qualità. Promosso a pieni voti: spinge e recupera con due polmoni così. FAVALLI e MALDINI 65 Giornata tranquilla per i due senatori del calcio italiano: non devono sbattersi troppo, né correre più del dovuto. ZAMBROTTA 6 Solita partita puntuale e precisa, senza eccedenze particolari ma con una presenza sempre sostanziosa. BECKHAM 6 Meno appariscente di altre volte, ma il suo apporto di corsa e cross non si fa mai mancare. PIRLO 6,5 Appare in netta crescita, corre tanto. Anche in fase difensiva è attento e tempestivo con alcuni recuperi. AMBROSINI 7 Massimo, prossimo papà, sta disputando una stagione eccellente per quantità e qualità. Come sempre, anche se ora non ci sono più gli infortuni ricorrenti di un tempo. Suo il cross per Inzaghi, che chiude di fatto la gara: ficcante nelle incursioni, possente nei recuperi. SEEDORF 5,5 Non fa assolutamente nulla, ma almeno non rallenta la manovra come troppo spesso in questa stagione da dimenticare. KAKA’ 7 E’ in crescita, pure lui: non il Kakà ammirato nelle prime 5 stagioni, ma sicuramente più in palla di molte altre volte nel suo 2008/09: tunnel, tocchi, accelerazioni. Ricorda il vecchio Kakà, e segna con freddezza entrambi i rigori: il primo era difficile perché sbloccava il match, l’altro perché un secondo rigore è sempre una battaglia psicologica col portiere: tirerà nello stesso angolo, allo stesso modo? Ricky non tentenna e segna il 14° gol, mica male per essere un’annata non eccelsa. INZAGHI 6,5 Il condor risponde ancora presente, col 10° gol nelle ultime 7 sfide. Tocca pochissimi palloni e uno lo capitalizza in un sigillo pesantissimo, il 12° in questo campionato e il 115° in rossonero. Nella ripresa si vede poco. RONALDINHO, SHEVCHENKO e CARDACCIO sv.

COMMENTI A CALDO

MILANO- Tutta la soddisfazione rossonera nel post partita di Milan-Palermo nelle considerazioni dell'allenatore Carlo Ancelotti: "Flamini anche oggi è stato sorprendente, si è impegnato molto difensivamente e ha formato ancora una volta un'ottima coppia con Beckham, ha voglia, impulso e sta facendo molto bene. Averlo messo in questo ruolo è stata una necessità, non ci avevo mai pensato prima, lui ha avuto un periodo di ambientamento e poi è cresciuto alla distanza. Ha fatto molto bene anche Favalli, la coppia centrale è affidabile, tanti ridevano per la cartà d'identità dei nostri giocatori, ma la professionalità di Maldini e Favalli è grandiosa. Ronaldinho non è certo contento, ma io volevo più pressione possibile su Liverani per evitare che il Palermo giocasse. Sono costretto a fare scelte senza possibilità di rotazione perchè non ci sono sfide che me lo possano permettere ma c'è comunque un bell'ambiente all'interno dello spogliatoio. Gattuso? Dobbiamo stare molto calmi senza affrettare i tempi, se può giocare bene, altrimenti avrà tutto il tempo di recuperare in vista della prossima stagione. Godiamoci comunque questa vittoria e questa posizione di classifa senza dimenticarci di chi sta dietro di noi, il campionato è ancora lungo".

FILIPPO INZAGHI: "E' sempre bello riuscire a segnare. Sto vivendo un bel momento come è successo al termine della scorsa stagione che ho concluso realizzando molti gol. Ci tenevo anche per questo a segnare oggi. Devo ringraziare la squadra che mi mette sempre nelle condizioni migliori per arrivare in porta e poi è un momento in cui mi sento davvero bene. Quando sto bene fisicamente tutto mi viene più semplice, poi giochiamo insieme da tanti anni e lì davanti ci conosciamo bene e ci divertiamo. L'unico rammarico di oggi potrebbe essere il fatto che questo Milan meriterebbe di avere più punti, ma purtroppo i numerosi infortuni hanno condizionato la stagione. Adesso che piano piano stiamo recuperando giocatori fondamentali anche il gioco è migliorato. Adesso abbiamo a disposizione cinque partite per continuare a fare bene e consolidare il terzo posto. Questo Milan è da marcia scudetto, se non avessimo perso qualche punto e fossimo riusciti a pareggiare il derby, ad oggi saremmo solo a quattro punti. Ma adesso non serve più guardare indietro, ma dobbiamo pensare al futuro e continuare a fare bene adesso che siamo in un buon momento. Abbiamo giocato due partite in casa molto belle, soprattutto perchè siamo riusciti a chiuderle nel primo tempo. Con il rientro di giocatori importanti come Kakà il mister adesso ha l'imbarazzo della scelta nel decidere la formazione, ma se pensiamo ad un mese fa eravamo contati. Domenica andremo a Catania, dovremo vincere a tutti i costi per consolidare il terzo posto."

GIANLUCA ZAMBROTTA: "Sono diverse partite che stiamo giocando un buon calcio: riusciamo ad arrivare spesso alla conclusione e ad andare a rete. Inoltre prendiamo pochi gol. Speriamo di continuare in questo modo sperando in un passo falso di chi ci sta davanti in classifica. Flamini a destra sta facendo bene, si sacrifica e sta dando un grande contributo alla squadra. Con l'impiego di Mathieu a destra io sono tornato a sinistra, dove avevo iniziato. Ci vuole un po' per riabituarmi in questo ruolo, ma mi trovo comunque bene. Favalli è un giocatore importante per la nostra squadra, ha sempre giocato ad alti livelli e lo sta ancora facendo. La sua grande esperienza è importante per la nostra difesa. Abbiamo visto anche un bel Kakà, speriamo che continui a fare bene così, ha ripreso a giocare ai suoi livelli. Tra due settimane affronteremo la Juventus, la gara di andata è stata particolare per me. Speriamo di arrivare a quella sfida con un piccolo margine di vantaggio sui bianconeri perchè la Juve è una grande squadra e può metterci in difficoltà, ma noi dobbiamo continuare a vincere sperando in un passo falso dell'Inter."

RICKY KAKA': "Il nostro rammarico più grande riguardo a questa stagione sono stati i numerosi infortuni che ci hanno coinvolto. Non parlo solo del mio, ma di quelli di tutta la squadra perchè con tutto l'organico a disposizione questa squadra può fare ottenere davvero grandi risultati. E' stata una bella partita, personalmente sono riuscito a giocare e a divertirmi. Se prima di questa sfida avevo detto di non essere ancora al cento per cento, con la gara di oggi dico che mi sto avvicinando ad essere al cento per cento perchè ogni partita che gioco mi è utile per ritrovare la condizione. La squadra è in un buon momento, sono un po' di partite che stiamo giocando bene, stiamo crescendo in una fase importante della stagione, adesso siamo concentrati sui nostri obiettivi. Il mister sceglie la formazione da schierare in campo in base agli avversari e la sua scelta tra Seedorf e Ronaldinho è determinata dal fatto che sono due giocatori con caratteristiche diverse. Certamente Ronaldinho, come tutti i giocatori, non è contento di essere lasciato in panchina, perchè tutti i giocatori vorrebbero giocare sempre. Lui però si fa trovare sempre pronto, si è allenato sempre. Adesso che giochiamo solo il campionato è difficile trovare spazio per tutti e ci sono così giocatori che giocano meno, ma il prossimo anno che saremo competitivi su più fronti ci sarà certamente più turn-over."

CLASSIFICA SERIE A
74 Inter 44 Atalanta
67 Milan 41 Sampdoria
65 Juventus 40 Catania
58 Fiorentina 39 Napoli
57 Genoa 37 Siena
52 Roma 34 Chievo Verona
49 Palermo 30 Torino
49 Cagliari 29 Bologna
47 Lazio 27 Lecce
45 Udinese 24 Reggina

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