Il Milan di Banas migliora, addirittura, il quarto posto della stagione precedente: trascinato dai gol dello strepitoso Boffi, lotta per il tricolore e conclude al terzo posto finale.
Il quarto posto colto nel 1937 non resta un'episodio isolato, in casa Milan. I rossoneri, guidati ancora dall'ungherese Jozsef Banas (affiancato dall'austrotedesco Felsner nelle vesti di DT), si migliorano addirittura e restano in scia scudetto fino all'ultima giornata, terminando terzi a pari merito col Genoa. In estate arrivano Lovetti, Remondini, Loik (un diciottenne che nel Grande Torino diverrà un campion e di livello assoluto) e Antonini, che militerà nel Milan per oltre un decennio come colonna di centrocampo. La formazione impostata da Banas prevede: Zorzan; Perversi (capitano), Bonizzoni; Lovetti (Remondini), Bortoletti, Gianesello; Moretti, Gabardo (Antonini); Capra, Boffi, Arnoni. In estate il Milan debutta in Europa, nella Mitropa Cup: i romeni del Ripensia Timisoara eliminano subito la compagine meneghina, che si rifà in campionato. La perla di tutta la stagione è l'1-0 nel derby, sigillato dal gol di Capra. Un successo atteso quasi 10 anni. Alla fine lo scudetto va all'Ambrosiana Inter, di soli tre punti davanti ai rossoneri: le prime 7 della classe finiscono tutte nel giro di 5 punti. La coppa Italia, invece, svanisce ancora al '118 supplementare, e ancora contro il Torino: evidenti scherzi di un destino ancora beffardo per il vecchio Diavolo.
Il quarto posto colto nel 1937 non resta un'episodio isolato, in casa Milan. I rossoneri, guidati ancora dall'ungherese Jozsef Banas (affiancato dall'austrotedesco Felsner nelle vesti di DT), si migliorano addirittura e restano in scia scudetto fino all'ultima giornata, terminando terzi a pari merito col Genoa. In estate arrivano Lovetti, Remondini, Loik (un diciottenne che nel Grande Torino diverrà un campion e di livello assoluto) e Antonini, che militerà nel Milan per oltre un decennio come colonna di centrocampo. La formazione impostata da Banas prevede: Zorzan; Perversi (capitano), Bonizzoni; Lovetti (Remondini), Bortoletti, Gianesello; Moretti, Gabardo (Antonini); Capra, Boffi, Arnoni. In estate il Milan debutta in Europa, nella Mitropa Cup: i romeni del Ripensia Timisoara eliminano subito la compagine meneghina, che si rifà in campionato. La perla di tutta la stagione è l'1-0 nel derby, sigillato dal gol di Capra. Un successo atteso quasi 10 anni. Alla fine lo scudetto va all'Ambrosiana Inter, di soli tre punti davanti ai rossoneri: le prime 7 della classe finiscono tutte nel giro di 5 punti. La coppa Italia, invece, svanisce ancora al '118 supplementare, e ancora contro il Torino: evidenti scherzi di un destino ancora beffardo per il vecchio Diavolo.
CORSA INCREDIBILE. La stagione inizia in casa con il Liguria: Aldo Boffi, dopo la prima stagione da giovane promessa, si candida per il ruolo di stella della squadra con la prima doppietta di stagione. Alla seconda giornata il Milan va a vincere a Bari, con reti di Capra, del solito Boffi e del nuovo Antonini. I tifosi si disilludono presto: ko col Toro (0-1 in asa) e pari con Napoli (1-1) e Lazio: biancocelesti avanti con l'ex Stella, rossoneri che pareggiano col carioca Gabardo e raddoppiano col regista di lungo corso Moretti. La beffa arriva all'84, su sfortunato autogol della quercia Perversi. Il Milan crolla anche nel derby (1-2) ma rialza la testa vincendo a Livorno (2-1) con graffi di Remondini e Moretti, sempre affine col gol. Moretti, fiero della sua maglia a strisce rossonere, va ancora a bersaglio con l'Atalanta, aprendo la discesa verso un facile 3-0: rossoneri che recuperano terreno. Nelle 5 gare successive, oltre a due pareggi, il Milan abbatte Roma (1-0), Fiorentina (a bersaglio anche Moretti e Bonizzoni dal dischetto) e Genova (Capra sigla l'1-0 in Liguria). Le sconfitte con Bologna (0-1) e Juve (0-2), seguite dall'1-1 col Liguria (a segno il giovane Loik, fturo grande torinista) frenano l'armata di Banas. Il Bari materasso, che pur si salverà, ne prende 5 (a 1) a Milano: un autogol, una doppietta del narciso Gabardo e due fucilate del bomberone Boffi. Aldo da Giussano è alla seconda doppietta e sta iniziando a diventare un centravanti completo. Potente e veloce, acquisisce partita per partita maggiore continuità che gli garantirà presto proficui bottini di reti. In casa del Torino è solo 0-0, ma il giovane cannoniere esibisce tutto il suo repertorio nel 3-1 al Napoli, rifilando al malcapitato portiere di turno l'ennesima doppietta. Va a segno anche Arnoni. A Roma, in casa Lazio, il Milan scivola: 1-1 e gol di Moretti, bestiaccia nera dei biancocelesti di quegli anni. L'andamento in campionato è positivo, non irresistibile, ma i tifosi sono soddisfatti. Certo non si aspettavano il regalone che arriva nel sentitissimo derby con i cuginastri 'borghesi'. La vittoria manca da quasi dieci anni e curiosamente, forse per scaramanzia, il Milan scende in campo con una maglia rossa a pois neri! Questa divisa allucinante, che forse confonde i nerazzurri, porta bene: Capra segna con un guizzo che rialza una stagione per lui opaca, i tifoi esultano per l'1-0 da due punti! Sulle ali dell'entusiasmo, i Ragazzi di Banas affondano ancora il Livorno: la griffe, ancora una volta, è del ciclonico Aldo Boffi. La fiducia riacquistata esalta la tifoseria meneghina, ma gli sforzi esalati in queste partite difficili si fa sentire: due 0-0 e l'1-3 in casa della Roma minano i sogni tricolori del Milan. I tifosi si aggrappano tutti all'idolissimo Boffi, e nella gara in casa con la Lucchese fanno sentire tutta la loro voglia di grande calcio. Lovetti apre le marcature, ma i 'rossoneri toscani' danno battaglia. Serve un grandissimo Boffi per spegnerli: Aldone segna il 2-0 e chiuòde la gara. Poi lancia un messaggio ai tifosi, infilando altri due peri: tripletta devastante, che grida la grandezza del campione e la sete della squadra. Il gruppo si compatta attorno a Boffi e al mister, e si rimette in carreggiata con la pesantissima vittoria a Firenze: 1-0 del 'pirata' Antonini, ormai impossessatosi del ruolo di titolare in regia, a fianco a Moretti. Il sogno scudetto resiste, anche se il Genova mette i bastoni tra le ruote: 2-2, non basta l'ennesima doppietta di un Boffi scatenato. Identico risultato a Bologna: stavolta Boffi va a bersaglio 'solo' una volta, raddoppia Arnoni: ma ormai lo scudetto è un sogno quasi impossibile. Difatti all'ultimo turno il Milan non riesce a battere la Juve: 1-1 acciuffato solo all'84, con l'ultima scintilla -la numero 16- dell'impagabile Boffi. Il terzo posto è, in ogni caso, più che dignitoso. COPPE. E' Moretti l'eroe dei primi turni della Coppa nazionale: 2 gol nel 2-0 al Varese, uno nel 3-0 al Liguria nella ripetizione, dopo lo 0-0 d'andata: copertina anche per il baby Loik, autore di una fantastica doppietta. Il Milan asfalta il Bologna ai quarti: 2-0 e doppio sigillo di Moretti, sempre lui. Col Toro, in semifinale, è durissima: Boffi e Gianesello marcano rete, ma termina 2-2. Boffi segna anche al ritorno, ma il Toro pareggia e vince 3-2 al '118 supplementare: replay della beffa dell'anno precedente. In Europa il Milan debutta a Timisoara, travolto (0-3) dai romeni del Ripensia in Mitropa Cup. A poco serve il 3-1 di San Siro: romeni avanti con Bindea, pari di Cossio (utilizzato solo nel doppio confronto estivo con i romeni) e gol di Loik; 3° gol ancora di Cossio, ma Milan eliminato.
BOFFI 19 RETI. Terza stagione tra i pali per l'affidabile Zorzan (35 partite), difeso da capitan Perversi (37/0) e Bonizzoni (33 gare e un gol su rigore), affiatati come sempre. Per Perversi è la dodicesima stagione con le strisce rossonere. A centrocampo viene introdotto Lovetti (28/1), con Remondini (21/1) pronto a subentrare. Pilastro del centrocampo è ancora Bortoletti (36/0), alla quinta stagione milanese. Sulla sinistra si distingue bene il valoroso Gianesello (25/1, al terzo anno al Milan). La regia è affidata a Gabardo (26/1) e Moretti, che più invecchia e più sorprende, anche in zona gol: 32 gare totali e 12 gol per lui, 7 in serie A e 5 in 5 apparizioni di Coppa Italia. Antonini (23/2) è discreta alternativa al brasiliano Gabardo, ma negli anni diventerà un perno del centrocampo e una vera bandiera: 288 presenze rossonere fino al 1949. L'attacco è tutto impostato sul ciclonico Aldo Boffi, prototipo del bomber sfondareti anni '30: cecchino infallibile, Boffi realizza 16 gol in campionato (in 24 gare) e 3 nelle Coppe (5 gare tra Coppa Italia e Mitropa), per un totale di 19, che si aggiungono ai 15 della prima stagione con la casacca rossonera. Meno incisivo della stagione precedente Egidio Capra (36 gare e 6 gol, tutti in A), che però si prende le copertine decidendo un derby che il Milan non vinceva da troppi anni. Completa il reparto Arnoni (23/4), troppo leggero come punteros. In rosa ci sono anche Berra, Bodini, Buscaglia, Cossio (solo 2 gare, e 2 gol: entramibi in Mitropa), Diamante, Martini, Poggi, Provagli, rigotti e Scagliotti. Ezio Loik da Fiume (all'epoca città libera), è una talentuosa mezzala di 18 anni che diventerà una stella nazionale nel Grande Torino: solo 2 gare (e 1 gol) nella prima di tre stagioni rossonere.
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