lunedì 25 maggio 2009

MILAN-ROMA 2-3 (SERIE A, 37a GIORNATA)

FINE STAGIONE COL FIATONE

Milan sconfitto dalla Roma: di nuovo in discussione l'accesso diretto alla Champions. Capitan Maldini dà l'addio definitivo San Siro, ma viene contestato da un manipolo di imbecilli.

MILANO. FISCHI PER TUTTI: per il Milan senza più un goccio di benzina nel serbatoio, sconfitto in casa dalla Roma dopo il ko di Udine, e persino per il grande Capitano Paolo Maldini, all’ultima recita nel catino di San Siro: delle bestie, dalla curva, hanno osato offendere l’onore del Capitano in ossequio a degli episodi mai sanati e mai graditi a pochi scellerati pseudo supporter. Trattasi di –udite udite- qualche applauso ironico o indice ‘zittente’ rivolto dal Capitano alla torcida fischiante nei momenti più duri sofferti dal Milan, l’ultimo in questa stagione. Un modo per proteggere la squadra, per evitare che la contestazione sfaldasse il gruppo, che non ha mai remato contro. Un nulla, nei confronti di tutto quello che Paolo ha vinto e di tutti i momenti leggendari regalati al Meazza: ma certi imbecilli tali restano, e allora trionfa la rabbia di Cuore di Drago, che mostra il dito medio e porta la squadra negli spogliatoi, di fatto chiudendo prima di cominciare la festa che era stata organizzata per il suo addio, dopo 25 stagioni e 26 ‘tituli’. Oltre a Maldini , in realtà, c’era poco da festeggiare: il ko con la Roma, 3 volte avanti ma raggiunta solo in due occasioni da un’inedita doppietta di Ambrosini, rimette in discussione non solo il secondo posto, riaggancitato dalla Juve, ma anche il terzo, ora conteso anche dalla Fiorentina: domenica al Franchi, per lo scontro diretto, ci si gioca l’accesso alla Champions League con o senza preliminare. Mister Ancelotti, un altro vicino all’addio, schiera davanti a Dida Maldini e Favalli, con Flamini e Jankulovski larghi: ma la spinta degli esterni sarà insufficiente, come non al massimo si presentano, in mezzo, Beckham e Pirlo. Molto più propositivo Ambrosini, il miglior rossonero del momento. In attacco Kakà, ancora opaco, supporta un Inzaghi poco servito e un Pato anch'egli non scintillante. Per l'addio al Capitano, viene inaugurata quella che sarà la maglia della nuova stagione, con delle strisce leggermente più sottili e un orrendo colletto bianco. Primo tempo combattuto, Roma avanti con una potente punizione del norvegese ex Liverpool Riise: tempo 4 minuti e il Milan pareggia con un'incursione di Ambrosini. La gara si accende, e il secondo tempo è davvero un batti e ribatti. Ancelotti cerca maggior spinta, inserendo Zambrotta in luogo dell'impresentabile Jankulovski e dando fiato a Beckham con l'ingresso del 'suo' Seedorf. Lo spento Pato è rilevato da Ronaldinho. Alla spagnola, le squadre se le suonano. A tempo inoltrato, la Roma torna avanti col neoentrato Menez: ancora colpevole Dida. Come per il primo gol, il Milan pareggia all'istante: un minuto, e Ambrosini, ancora lui, tocca la palla sottoporta. 2-2: per Ambro, nel giorno dell'addio di Maldini, sembra un'investitura ufficiale. Ma la Roma non si arrende, e una punizione di Totti a '5 dalla fine regala il successo ai giallorossi, inguaiando seriamente il Milan. Il resto è buio: unterzo posto tanto fondamentale quanto a rischio, la festa rovinata al Grande Capitano, il benservito ad Ancelotti che ormai manca solo dell'ufficialità.

MILAN-ROMA 2-3. MARCATORI: Riise (R) al 26′ pt, Ambrosini(M) al 30′ st, Menez (R) al 35′ st, Ambrosini (M) al 36′ st, Totti (R) al 40′ st. MILAN: Dida 5; Flamini 5,5; Maldini 6, Favalli 5,5, Jankulovski 5,5 (dal 15′ st Zambrotta 6); Beckham 5,5 (dal 1′ st Seedorf 5), Pirlo 5,5, Ambrosini 6,5; Kakà 5; Inzaghi 5,5, Pato 5,5 (dal 14′ st Ronaldinho 5,5). All.: Ancelotti. ROMA: Artur; Motta, Mexes, Juan (dal 24′ st Diamoutene), Riise; Cassetti, Brighi, Pizarro, Taddei (dal 18′ st Filipe); Totti; Vucinic (dal 31′ st Menez). All.: Spalletti. ARBITRO: De Marco di Chiavari. NOTE: spettatori 72.681. Angoli 7-3 per il Milan. Recuperi 1′ pt, 5′ st. ESPULSO:Ambrosini (M) al 43’st per doppia ammonizione. AMMONITI: Motta (R), Taddei (R) e Artur (R).

CLIC: MALDINI, TUTTI I RETROSCENA DELLA CONTESTAZIONE.

COMMENTI A CALDO
MILANO - Dopo la sconfitta con la Roma Carlo Ancelotti analizza la giornata negativa del Milan: "Quella di oggi è una giornata dura da assorbire, ma ci dobbiamo riuscire. Peccato perchè oggi si poteva chiudere il campionato e invece dovremo lottare ancora una settimana. Adesso tuttavia non dobbiamo avere paura, dobbiamo prepararci bene sapendo che a Firenze avremo diversi risultati a disposizione, non ci devono essere allarmismi particolari. Credo che questa squadra meriti la Champions League diretta, peccato ci si debba giocare tutto all'ultima giornata, ma vuol dire che deve finire così. Difficile trovare spiegazioni a quanto è successo, probabilmente si, ci siamo un po' seduti, c'è stato un calo di attenzione, anche la partita di oggi l'ha dimostrato. Ora come detto non dobbiamo allarmarci, dobbiamo fare un risultato positivo a Firenze. Oggi c'era una atmosfera particolare, abbiamo iniziato male, rimontare non è facile, è mancata anche la lucidità finale per gestire il pareggio. Ci dispiace per Paolo, ma il risultato non deve offuscare la sua carriera perchè attorno a Maldini c'era uno stadio pieno di affetto. E' importante sottolineare questo, le contestazioni erano di una sparuta minoranza che poteva certo evitare di contestare in questa giornata speciale per Paolo. Come detto c'è grande dispiacere, potevamo chiudere il campionato. Lasciamo poi stare l'arbitraggio, ci sono anche altri arbitri, a noi tocca sempre De Marco. Il suo atteggiamento ci ha un po' innervosito. Oltre al danno dei calci di regore negati anche la beffa per l'espulsione di Ambro".



CLASSIFICA SERIE A
81 Inter 47 Atalanta
71 Juventus 45 Sampdoria
71 Milan 43 Siena
68 Fiorentina 43 Napoli
65 Genoa 43 Catania
60 Roma 38 Chievo Verona
56 Palermo 34 Bologna
55 Udinese 34 Torino
53 Cagliari 30 Lecce
50 Lazio 30 Reggina


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