lunedì 18 maggio 2009

UDINESE MILAN 2-1 (SERIE A, 36a GIORNATA)

IL DANNO E LA BEFFA

Milan battuto ad Udine: lo scudetto va all'Inter, i rossoneri ricadono nelle lacune di tutta una stagione. Non brilla nessuno, tra gli uominidi Ancelotti, ora di nuovo a rischio.


UDINE - L'Inter è campione d'Italia. Lo scudetto numero 17 glielo consegna in anticipo il Milan, vittima di una serata disgraziata, in cui non ne azzecca una, subendo la prepotente prestazione dei friulani alla sesta vittoria consecutiva. Nel 2-1 del Friuli, gol di D'Agostino su rigore e Zapata e rete nel recupero di Ambrosini, si legge un malessere già evidenziato a San Siro con la Juve, a cominciare dalle sbiadite prestazioni di Kakà, incapace di incidere e guidare la squadra. Un k.o. da valutare in vista delle sfide contro Roma e Fiorentina. Carlo Ancelotti, con Favalli e Beckham squalificati, conferma invece alla lettera le previsioni: Senderos centrale in difesa, Flamini alla destra del centrocampo e Seedorf alle spalle di Kakà e Pato. Inzaghi rifiata in panchina al fianco di Ronaldinho, ormai vittima predestinata e all'ennesima esclusione. Arbitro dello scudetto, il Milan che insegue l'obiettivo di blindare il secondo posto, festeggia la leggenda Paolo Maldini che compie 900 presenze in serie A. Proprio al Friuli, allenato da Nils Liedholm, era il 20 gennaio 1985, tenne a battesimo la sua incredibile carriera. Un highlander del calcio che si appresta a dare il suo addio, in concomitanza con quello possibile di Ancelotti. L'undici di Ancelotti utilizza un solo schema: la prevedibile verticalizzazione di Pirlo per Pato, puntualmente raddoppiato e anticipato. Se l'Udinese chiude il primo tempo in vantaggio 1-0, lo deve alla sua caparbietà e nella sua capacità di far girare la palla, mestiere rubato al Milan che, al contrario, non è capace di alzare il ritmo, rendendo tutto scontato. D'Agostino è il profeta: dai suoi piedi partono chicche d'autore. Compreso il cross per Floro Flores su cui commette fallo Maldini che viene ammonito. Il botto sotto la traversa è dello sesso D'Agostino: imparabile, anche se intuito. Il gol, che innesca la festa anticipata dell'Inter, è vitamina per i friulani che giocano a memoria e regalano momenti di bel calcio. Mentre il MIlan, bolso e irriconoscibile, si avventura verso Handanovic di tanto in tanto in una sorta di stato confusionale. Solo Kakà, al 45', regala l'unica palla gol ai rossoneri: un tocco dalla linea di fondo per Pato, che il portiere bianconero spazza con i piedi. Filippo Inzaghi è l'immediata mossa di Ancelotti. L'attaccante prende il posto di Flamini. Ad arretrare è Seedorf, mentre Kakà si piazza alle spalle di Inzaghi e Pato. I propositi di vendetta ci sono, ma Rizzoli non vede un'entrata forte su Ambrosini. Linea di confine: l'Udinese riparte e raddoppia. D'Agostino è impeccabile anche dalla bandierina: palla che spiove e scende di colpo. Zapata intuisce da due passi e infila sul primo palo. E' il giusto premio alla squadra di Marino che gioca a testa alta e prende a schiaffi il Milan. Inevitabile al 15' l'ingresso di Ronaldinho per Seedorf; vale a dire un 4-2-3-1 con Inzaghi scortato dai tre brasiliani. Ma servirebbe ben altro. Magari un Kakà decisivo, oppure il Pato della prima parte della stagione. E' invece serata Udinese che costruisce la sua vittoria con autorità e bravura. A nulla serve l'avvicendamento Pato-Shevchenko: mai entrato in partita il primo, praticamente inutile il secondo. Resta da registare l'errore di Inzaghi a tu per tu con Handanovic, tra l'altro in fuorigioco. Ci pensa Dida, a dire il vero, a far evitare alla squadra una figuraccia con tre interventi vecchia maniera. Ambrosini di testa, al 48', accorcia le distanze, ma è troppo tardi e ci pensa il palo a dire di no a Quagliarella sul fischio finale di Rizzoli.

UDINESE-MILAN 2-1. UDINESE (4-3-3) - Handanovic; Isla, Zapata, Felipe, Pasquale; Inler, D'Agostino (dall'85' Obodo), Asamoah; Pepe (dall'88' Lukovic), Quagliarella, Floro Flores (dal 73' Sanchez). Allenatore: Marino. MILAN (4-3-1-2) - Dida; Zambrotta, Senderos, Maldini, Jankulovski; Flamini (dal 46' Inzaghi), Pirlo, Ambrosini; Seedorf (dal 60' Ronaldinho); Kakà, Pato (dal 73' Shevchenko). Allenatore: Ancelotti. Arbitro: Rizzoli di Bologna. Reti: 31' rig. D'Agostino/U; 49' Zapata/U; 93' Ambrosini/M. Ammonizioni: 26' Pasquale/U; 30' Maldini/M; 32' Pepe/U; 41' Jankulovski/M; 44' Zambrotta/U; 62' Handanovic.

COMMENTI A CALDO
UDINE - Queste le dichiarazioni rilasciate da Adriano Galliani al termine di Udinese-Milan 2-1: 'Abbiamo sciupato il primo match ball che avevamo a disposizione per conquistare la matematica qualificazione alla prossima Champions League, ne abbiamo un altro domenica prossima contro la Roma e dobbiamo chiudere i conti lì. Non possiamo complicarci la vita e andarci a giocare tutto a Firenze. La situazione è molto diversa rispetto all'anno scorso quando a Napoli abbiamo perso il treno per la Champions, perchè quest'anno abbiamo molti punti in più, quindi speriamo in un finale decisamente diverso. Prima volavamo, poi abbiamo conquistato appena 2 punti nelle ultime 2 partite, dobbiamo riprenderci'. 'Il rigore per l'Udinese non so se c'era ma resta il fatto che loro hanno corso più di noi, quindi hanno meritato di vincere'. Queste, invece, le parole di Mister Carlo Ancelotti: 'Il mio umore è come quello di tutti i tifosi del Milan. Avevamo preparato la partita pensando di farla bene e non è andata così. Ora pensiamo a domenica prossima, vogliamo chiudere i conti in casa, contro una squadra forte, ma abbiamo le qualità per poter far bene. Contro la Roma ci giochiamo molto, sappiamo che sarà una gara delicata, dobbiamo concentrarci e lavorare bene. Dopo tante partite ben giocate ci poteva stare che prendessimo una pausa. L'importante è buttarci subito sulla Roma. Le voci sul mio futuro hanno influito zero sul lavoro svolto in settimana'. 'Il risultato di Udine è giusto: noi non siamo mai entrati in partita e non siamo riusciti a gestire nè la fase offensiva nè quella difensiva'.

CLASSIFICA SERIE A
81 Inter 46 Atalanta
71 Milan 44 Sampdoria
68 Juventus 43 Siena
67 Fiorentina 43 Napoli
62 Genoa 40 Catania
57 Roma 37 Chievo Verona
55 Palermo 34 Torino
54 Udinese 33 Bologna
50 Cagliari 30 Reggina
47 Lazio 29 Lecce


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