Paloschi, il Milan punta su di lui
MILAN, sono i mesi decisivi per l'aggancio al quarto posto: a 10 gare dalla Fiorentina i rossoneri hanno 4 lunghezze di svantaggio dalla Fiorentina, devono ancora giocare il derby e rinunciare a turno a diversi campioni: Kakà ora acciaccato, Seedorf da un pò fuori condizione, Inzaghi che a intervalli regolari si assenta per lunghe soste, l'ormai "escluso" Ronaldo, e via di questo passo. Insomma, non sarà facile arrivare alla meta, un traguardo comunque minore per un club di ambizioni ben diverse. Ok, in questa stagione abbiamo vinto Mondiale e Supercoppa Europea, ma sono trofei figli della scorsa, grande stagione: per il resto questo 2007/08 ha segnato l'avvicinamento della truppa di Ancelotti alla fatidica fine ciclo, ed ora urge rinnovamento.
IL FUTURO E' PATO-PALOSCHI
Per la prossima annata si parla molto del caso potiere: Kalac sta facendo bene, mentre Dida è ormai vicino all'addio. Tuttavia la società potrebbe puntare ad un grande nome, come il fortissimo fiorentino Frey (ex Inter, Verona e Parma). In difesa Nesta e Kaladze sono intoccabili, e dietro di loro Bonera; però servirebbe un altro innesto, per non parlare dei terzini: Oddo non sempre garantisce lo stesso apporto qualitativo e quantitativo sia in difesa che in attacco, e i suoi cross non sempre sono precisi: su quella fascia agivano Tassotti e Cafu, niente confronti. Per questo arriverà il campione del mondo Zambrotta, che può giocare anche a destra: qui si alternano Favalli, Maldini (ormai al entrambi al capolinea) e Jankulovski. Il ceco ha fatto bene l'anno scorso ma quest'anno è stato rovinato dagli infrtuni ed ora è una scommessa puntare ancora su di lui. In mezzo serve un grande sostituto per i tre titolari, appurato che Gourcuff non appare pronto e che i ragazzi non possono giocare per un anno ogni tre giorni. Anche Seedorf e Kakà hanno bisogno di grandi rincalzi. Davanti invece Pato è la stella del futuro. Con lui Inzaghi resterà la chioccia "alla Altafini". Gilardino è sempre più deludente, e non escluderei un suo addio anche per far spazio al prepotente ritorno di Marco Borriello: il bomber se ne è andato bambino, ha girato a lungo per trovare spazio e gol ed ora può tornare da capocannoniere. Si fanno i nomi di Drogba, Amauri e Mario Gomez, ma per me non sono loro il centravanti ideale per il Milan. Il ritorno di Shevchenko è intrigante ma poco probabile: forse resterà solo un sogno. Senza dimenticarsi del gioiellino Paloschi, che è già diventato un elemento importantissimo in squadra.La leggenda: prolunga o si ferma?
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