PRIMO TEMPO DA INCUBO, KAKA' K.O. E SAMP SUL 2-0. NELLA RIPRESA PALOSCHI SCUOTE IL MILAN, MA I ROSSONERI NON RIESCONO A PAREGGIARE E IL QUARTO POSTO RESTA LONTANO.
MILANO. Altra scoppola, altra caduta dopo la sconfitta di Roma per il Milan, che vede il quarto posto ancora lontano nonostante lo 0-2 della Fiorentina col Napoli. Peggio di così è dura: Kakà va kappaò dopo dieci minuti, e al '25 il Milan è già sotto di 2 reti. La prima frazione è disastrosa, e nella ripresa ci deve pensare baby Paloschi (preferito a Gilardino per rilevare Kakà) a impensierire i liguri. Suo il gol della bandiera, suoi i guizzi migliori, nell'attacco adolescenziale che va a comporre con un buon Pato. Ma alla fine il Milan deve ancora ancora una volta restare a bocca asciutta.
LA PARTITA. Ancelotti schiera Oddo e Janku terzini, Ambrosini è il capitano e in attacco Seedorf e Kakà appoggiano Pato. Purtroppo Ricky si fa male prestissimo e lascia campo al giovanissimo Paloschi. La Samp graffia con Maggio beccando la difesa rossonera addormentata su un fallo laterale (0-1), e la reazione dei ragazzi è tutta in Paloschi. Ahinoi i blucerchiati sono indiavolati e sfruttano tutte le dormite dei nostri: così poco dopo uno sbaglio di un Seedorf assolutamente evanescente innesca la galoppata di Delvecchio, che semina Nesta e Jankulovski attoniti e deposita in rete il 2-0 che annichilisce San Siro. La Samp sfiora il terzo gol, il Milan reagisce con un tiro di Nesta che cerca di scuotere la squadra da vero leader. Pato si vede poco, Paloschi è il più attivo mentre dietro Jankulovski è in serata storta e nell'intervallo lascia spazio a Favalli: Ancelotti mette anche Gilardino (per Ambrosini) e il Milan inizia ad assediare, cogliendo un palo e ritrovandosi con un Pato ora vivace e guizzante. Troppo imprecisi i rossoneri in fase di cross; difatti, al primo cross decente (di Pato) viene trasformato in gol dal mitico Paloschino (1-2), che esulta giustamente. Il Milan preme forte, il doriano Lucchini viene espulso e l'arbitro dà '5 di recupero: ma al di là di un miracolo di Castellazzi su Gattuso non succede nulla e arriva la seconda sconfitta in tre giorni.
MILAN-SAMPDORIA 1-2
MARCATORI: Maggio al (S) al 12', Delvecchio (S) al 25' p.t.; Paloschi (M) al 26' s.t. MILAN (4-3-2-1): Kalac; Oddo, Nesta, Kaladze, Jankulovski (Favalli dal 10' s.t.); Gattuso, Pirlo, Ambrosini (Gilardino dal 1' s.t.); Seedorf, Kakà (Paloschi dal 10' p.t.); Pato. (Fiori, Simic, Favalli, Emerson, Brocchi). All: Ancelotti. SAMPDORIA (3-5-1-1): Castellazzi; Lucchini, Gastaldello, Accardi; Maggio, Sammarco, Volpi, Palombo, Pieri (C. Zenoni dal 29' s.t.); Delvecchio (Ziegler dal 43' s.t); Bonazzoli (Bellucci dal 31' s.t.). (Mirante, Sala, Miglionico, Kalu). All.: Mazzarri. ARBITRO: Banti di Livorno. NOTE: spettatori paganti 9.337 per una quota di euro 148.940,00. Abbonati 43.140 per una quota di euro 696.769,00. Espulsi: Lucchini per doppia ammonizione al 46' s.t. Ammoniti: Favalli e Pieri per gioco falloso, Delvecchio per comportamento non regolamentare. Angoli: 9-2. Recuperi: 1' primo tempo; 5' secondo tempo.
CLASSIFICA: INTER 68, ROMA 61, JUVENTUS 55, FIORENTINA 50, MILAN 46, SAMPDORIA 45, UDINESE 44, ATALANTA 37 e LAZIO 37, PALERMO, NAPOLI e GENOA 36, SIENA 32, TORINO 31, PARMA 29, CATANIA e LIVORNO 28, EMPOLI e REGGINA 26, CAGLIARI 24.
HA DETTO IL MISTER...
"Brutta serata, siamo tutti sorpresi dalla partita giocata. Pensavo che le cose stessero migliorando invece ci siamo trovati al punto più basso delle partite casalinghe. Nel primo tempo abbiamo giocato questa sfida con sufficienza e superficialità, abbiamo perso una grande occasione. Questo atteggiamento non dovrà ripetersi, noi non possiamo dimenticare certi valori. Quando pensiamo che il gioco sia la risoluzione di tutti i problemi ci sbagliamo, ci sono altre componenti che non possiamo dimenticare, come l'applicazione e il sacrificio, la chiave della sconfitta è stata questa e non credo che l'uscita di Kakà ci abbia condizionato." "Il Milan ha qualità, maggiore di quella del 2002 quando faticammo ad arrivare quarti. Adesso basta chiacchiere, bisogna rispondere con i fatti, il quarto porto lo vogliamo, ma dobbiamo conquistarcelo. In casa abbiamo sempre iniziato le partite in maniera troppo soft, tranne quella con il Napoli, dobbiamo dunque dare una sterzata immediata a questo trend negativo e come detto non pensare che con il bel gioco si possa risolvere tutto. In una corsa ad ostacoli come questa serve un Milan attento, cinico e concreto. Quando la situazione poi è compromessa spesso il cuore non basta, nella ripresa oggi abbiamo certamente giocato meglio, ma tutto era già stata compromesso con il pessimo primo tempo".
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