martedì 23 settembre 2008

KAKA', 80 CENTRI IN ROSSONERO


80 GOL ROSSONERI, mica male per un fantasista di 26 anni! Ok, Ricky Kakà non è un fantasista normale, non lo è mai stato. E' un talento moderno che nulla ha a che vedere con i vecchi registi cadenzati e magari sregolati di un tempo: Kakà è un ciclone ragionato, una bomba letale capace di impostare e concludere, muovendosi su un fronte ampio sulle ali di una velocità mostruosa. Fuoriclasse completo, dotato dell'esplosività nelle discese di un incursore esterno, della tecnica di regia del miglior dicitore, della potenza e del fiuto del gol dei grandi centravanti, della varietà offensiva offerta dalle seconde punte. E' sempre stato così Riccardino, sin da quando arrivò ragazzino (2003) e, con 14 gol stagionali, trascinò di peso il Milan allo scudetto. Fu una stagione stellare per il giovanissimo brasiliano, dal gol al debutto nel derby al peso specifico (immenso) che rivestì nella scalata al tricolore. Un craque che rapì subito l'Italia, i media, i tifosi che iniziarono a cantare 'siam venuti fin qua per vedere segnare Kakà'. Da allora sono già passate 6 stagioni rossonere: nella seconda, quella della delusione di Istanbul, Ricky è molto maturato, imparando ancor più a mettersi a servizio della squadra; e nel 2005/06 ha imparato ancor più (se ce ne fosse stato bisogno) a sfruttare come arma devastante le sue cavalcate, la velocità, la potenza: da quella stagione infatti Ricky segna come i bomber più scafati, e proprio domenica, con la Lazio, ha segnato il suo gol numero 80 con la divisa del diavolo. La stagione migliore, pur con un 2003/04 monumentale, è la 2006/07. Kakà è la folgore che trasforma il Milan in un carro armato in Champions League. E' lui a sbloccare e decidere tutte le gare, laureandosi capocannoniere del torneo con 10 centri. Splendide le gemme con l'Anderlecht (tripletta), col Celtic, col Manchester nella aprtita perfetta. A fine anno arriva anche il pallone d'oro e il Mondiale per club, ovviamente con la sua immancabile griffe in finale. Il 2007 di Kakà è stato come il 1989 di Van Basten: inarrivabile. Non è mancato l'apporto di Kakà anche nella scorsa stagione, ancora ad altissimi livelli realizzativi: l'infortunio al ginocchio ne ha rallentato la preparazione epr questo 2008/09, maora è tornato e lo strepitoso golazo ai biancocelesti sta lì a dimostrare la grandezza di questo fuoriclasse che il mondo ci invidia.


Con Pippo, eroi nel derby del 2007/2008


Pallone d'oro 2007


Re d'Europa nel 2007: da capocannoniere!


Arriva ragazzino e trascina allo scudetto (2004)

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