MILANO - A dare il via alla serata Natalizia del Milan è stato Silvio Berlusconi. Protagonista sul palco ideato a immagine e somiglianza del famoso Derby (ineguagliabile fucina del vero e proprio cabaret milanese) degli anni Sessanta, il presidente Berlusconi si è rivolto così ai dirigenti, ai giocatori, ai dipendenti, ai collaboratori, agli sponsor e a tutti gli invitati: "Ieri sera siamo stati generosi, qualche volta devono vincere anche gli altri...La verità è che fino a domenica siamo Campioni del mondo e che dopo domenica resteremo il Club più titolato al mondo. I ventisei trofei vinti dal 1986 ad oggi ci pongono alla testa di tutte le squadre che praticano calcio sulla Terra. Sono il presidente che ha vinto di più nella storia del calcio e la storia del calcio mi ricorderà per questo. Il secondo classificato in questa specialissima graduatoria, il mitico Santiago Bernabeu, ha vinto la metà del presidente Berlusconi".
Subito dopo, il discorso presidenziale si è rivolto ai rappresentanti del Milan 1963 che sono stati i primi a portare in Italia, nella storia del calcio europeo, la Coppa dei Campioni: "Il Milan è sempre stata la prima squadra di Milano, l'anima di Milano, fondata dagli inglesi. Ma per tanti anni nello spogliatoio rossonero si è parlato il milanese. Poi, correva l'anno 1963, il Milan ha vinto la prima Coppa dei Campioni del nostro calcio. E per gli antichi appassionati di calcio come me, la grande sorpresa di oggi è vedere qui fra noi alcuni dei campioni che portavano il Milan a vincere in quegli anni. La Gazzetta dello Sport, il giorno dopo Milan-Benfica, titolava E' DEL MILAN IL TITOLO EUROPEO". Consegnata sul palco a Cesare Maldini la copia originale di quella Gazzetta, il presidente Berlusconi ha chiamato una dopo l'altra le glorie di quel Milan: oltre a Maldini, Giovanni Trapattoni, Josè Altafini, Gino Pivatelli e Ambrogio Pelagalli. Al momento di presentare Dino Sani, ecco Silvio Berlusconi: "Un grande brasiliano, con lui il Milan che era sempre stato una squadra Sturm und Drang divenne una squadra di architetti, di geometri. Dino Sani era la geometria nel calcio. Mi piace ricordare queste cose adesso, in questo momento in cui avremmo bisogno di un po' di fortuna e di fare un viaggio a Lourdes...".
Poi il presidente Berlusconi ha usato un tono di voce particolarmente alto e intenso per chiamare sul palco Gianni Rivera: "Aveva il cervello nei piedi. Ci ha regalato straordinarie emozioni. Rivera era un esempio per tutti, ha portato la razionalità nel calcio". Fino a che Gianni Rivera è stato sul palco, Silvio Berlusconi ha tenuto il suo braccio sinistro sulla spalla sinistra del primo Pallone d'Oro della storia rossonera. Al termine del saluto a Quelli del 1963, Gino Pivatelli ha regalato il distintivo di quel Milan proprio a Silvio Berlusconi. (Gazzetta.it)
Subito dopo, il discorso presidenziale si è rivolto ai rappresentanti del Milan 1963 che sono stati i primi a portare in Italia, nella storia del calcio europeo, la Coppa dei Campioni: "Il Milan è sempre stata la prima squadra di Milano, l'anima di Milano, fondata dagli inglesi. Ma per tanti anni nello spogliatoio rossonero si è parlato il milanese. Poi, correva l'anno 1963, il Milan ha vinto la prima Coppa dei Campioni del nostro calcio. E per gli antichi appassionati di calcio come me, la grande sorpresa di oggi è vedere qui fra noi alcuni dei campioni che portavano il Milan a vincere in quegli anni. La Gazzetta dello Sport, il giorno dopo Milan-Benfica, titolava E' DEL MILAN IL TITOLO EUROPEO". Consegnata sul palco a Cesare Maldini la copia originale di quella Gazzetta, il presidente Berlusconi ha chiamato una dopo l'altra le glorie di quel Milan: oltre a Maldini, Giovanni Trapattoni, Josè Altafini, Gino Pivatelli e Ambrogio Pelagalli. Al momento di presentare Dino Sani, ecco Silvio Berlusconi: "Un grande brasiliano, con lui il Milan che era sempre stato una squadra Sturm und Drang divenne una squadra di architetti, di geometri. Dino Sani era la geometria nel calcio. Mi piace ricordare queste cose adesso, in questo momento in cui avremmo bisogno di un po' di fortuna e di fare un viaggio a Lourdes...".
Poi il presidente Berlusconi ha usato un tono di voce particolarmente alto e intenso per chiamare sul palco Gianni Rivera: "Aveva il cervello nei piedi. Ci ha regalato straordinarie emozioni. Rivera era un esempio per tutti, ha portato la razionalità nel calcio". Fino a che Gianni Rivera è stato sul palco, Silvio Berlusconi ha tenuto il suo braccio sinistro sulla spalla sinistra del primo Pallone d'Oro della storia rossonera. Al termine del saluto a Quelli del 1963, Gino Pivatelli ha regalato il distintivo di quel Milan proprio a Silvio Berlusconi. (Gazzetta.it)
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