I rossoneri sfidano il Genoa da detentori e accettano di giocarsela sul campo dei liguri. Ma il titolo torna rossoblù, per la quarta volta in cinque tornei nazionali.
Il Milan campione d'Italia si aggiudica definitivamente la Medaglia del re, vincendola per la terza volta di fila: 7-0 roboante alla Torinese in finale e la possibilità di bissare subito il successo in campionato. Infatti il Milan deve affrontare il Genoa da campione in carica nella finale del campionato, ma accetta clamorosamente di disputare il match a Genova e non sul suo campo. Il regolamento infatti prevede che la gara si giochi sul terreno della squadra deterntrice, ma probabilmente dietro un compenso di poche lire il Milan accetta l'inversione del campo. E perde, per 2-0: il titolo torna a Genova. La formazione rossonera era composta da Hoode in porta, Suter e Wagner (non Gadda, dunque) in difesa, Davies-ferrarese-Angeloni a centrocampo e Madler, Negretti, Kilpin, Wade e Dubini in attacco. Uno schieramento che purtroppo non ha reso come si sperava.
Il Milan campione d'Italia si aggiudica definitivamente la Medaglia del re, vincendola per la terza volta di fila: 7-0 roboante alla Torinese in finale e la possibilità di bissare subito il successo in campionato. Infatti il Milan deve affrontare il Genoa da campione in carica nella finale del campionato, ma accetta clamorosamente di disputare il match a Genova e non sul suo campo. Il regolamento infatti prevede che la gara si giochi sul terreno della squadra deterntrice, ma probabilmente dietro un compenso di poche lire il Milan accetta l'inversione del campo. E perde, per 2-0: il titolo torna a Genova. La formazione rossonera era composta da Hoode in porta, Suter e Wagner (non Gadda, dunque) in difesa, Davies-ferrarese-Angeloni a centrocampo e Madler, Negretti, Kilpin, Wade e Dubini in attacco. Uno schieramento che purtroppo non ha reso come si sperava.
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