giovedì 13 novembre 2008

IL MOMENTO D'ORO DEL BRASILIANO

DINHO: 'SONO FELICE'
MILANO, 12 novembre 2008 - Quando in estate è arrivato dal Barcellona qualcuno pensava che in rossonero avrebbe proseguito la sua parabola discendente. Ma partita dopo partita, gol dopo gol, Ronaldinho ha conquistato tutti al Milan e non solo: dopo le ultime due brutte stagioni al Barcellona, il fantasista brasiliano si tra ritrovando. "È un momento bello, le cose stanno andando come pensavo io e per me è il massimo - dice -. Sono contento di poter fare del mio meglio anche se non sono al 100% e sono felice di restituire al pubblico tutto l'affetto che mi sta dando. Tutto quello che sta succedendo è perfetto, sin dal primo giorno. Dal mio arrivo a oggi tutto funziona alla perfezione, quando mi vengo ad allenare i miei compagni mi sono vicini, mi aiutano, tutti mi trattano bene, anche il pubblico, tutto sta accadendo nel migliore dei modi, sono felice".

"UOMO UTILE" - Adriano Galliani è categorico: "Ronaldinho non è una scommessa vinta, perché noi non facciamo scommesse. Noi cerchiamo di acquistare giocatori che possano servire alla nostra squadra, e Dinho si è dimostrato assai utile al Milan". L'amministratore delegato, insomma, non vuole fregiarsi di meriti taumaturgici. "E poi - ha aggiunto - non l'abbiamo certo scoperto noi Ronaldinho. È arrivato qui dopo aver vinto un Pallone d'Oro, un Fifa World Player, un Mondiale, una Champions League, tutto insomma. Non era un giovane sconosciuto. Era semplicemente un campione in un momento di appannamento e noi eravamo convinti che potesse superare questo momento di appannamento".

I BRASILIANI E LULA - Galliani è poi tornato sull'incontro di ieri fra il presidente del Brasile Lula e la clonia di verdeoro del Milan. "Mi sembra sia stata una cosa molto carina che ha fatto il presidente Berlusconi, siamo stati bravi a tenere il segreto per una settimana, dieci giorni. Polemiche? Lasciamo stare, già piove, non ho voglia di arrabbiarmi" ha affermato il numero 2 rossonero.

POLEMICHE ARBITRALI- Poi la questione arbitrale. Galliani ribadito alcuni concetti dopo il suo recente invito ad Ancelotti a non parlare più degli arbitraggi. "C'è troppa, troppa confusione. Vorrei che il Milan abbassasse di più i toni e concordo con quanto dice Collina: non c'è sudditanza psicologica, credo ci siano degli errori che vanno accettati come chi sbaglia un pallone davanti alla porta". Poi, entrando nello specifico, ha aggiuntio: "Io e Ancelotti non ci siamo assolutamente punzecchiati. Abbiamo un rapporto inossidabile. Ho semplicemente dato la linea della società di non parlare più degli arbitri o di parlarne il meno possibile. Tutto qua".

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