domenica 30 novembre 2008

PALERMO-MILAN 3-1 (SERIE A, 14a GIORNATA)

MILAN, CHE VERGOGNA!

Milan osceno a Palermo: non bastano due rigori fasulli regalati ai rossoneri per evitare una lezione esemplare impartita dagli uomini di Ballardini.

PALERMO- Milan umiliato a Palermo, Milan distrutto senza pietà in una notte da incubo. Gli uomini di Ancelotti restano negli spogliatoi e i padroni di casa possono bistrattare in lungo e in largo le maglie rossonere che vengono impietosamente gettate in campo alla Favorita. Senza Kakà e Gattuso (squalificati) il mister schiera Seedorf e Ronaldinho in regia dietro a Pato, con Flamini e Ambrosini di scorta a Pirlo. Maldini-Bonera coppia difensiva. La serata si annuncia dura da subito, con un Milan rinunciatario che nel primo tempo si fa mettere alle corde dal Palermo. Pato deve lasciare presto campo a Pippo Inzaghi per una botta. Solo un grande Abbiati salva ripetutamente lo 0-0, unitamente ad un paio di recuperi importanti del Capitano. Ma nella ripresa il buio si fa fondo. Ronaldinho è completamente estraneo alla partita, così come Inzaghi mai servito. Il Milan non tira mai in porta, il Palermo invece passa con Miccoli e raddoppia con Cavani senza che nessuna reazione si manifesti nei rossoneri. Ronaldinho sbaglia un rigore (inesistente), il Milan continua nella sua pantomima: i terzini sono nulli e non attaccano, Pirlo non accende mai la luce, i mediani vedono sfuggirsi gli assatanati palermitani da ogni parte; un grandissimo Amelia chiude ripetutamente la porta ai rossoneri, e nemmeno l'ingresso di Shevchenko cambia la sinfonia. Gli spunti dell'ucraino, oper quanto volenterosi, non ricordano nemmeno alla lontana il grande attaccante che fu. Il Palermo dilaga con Simplicio, l'arbitro regala un altro rigore al Milan (stavolta Dinho segna) in una parata di conclusioni sballate o parate da Amelia con interventi strepitosi: l'assedio finale non porta a niente, ed è giusto così: non si può sempre giocare come suini e cercare di rimettersi in carreggiata negli ultimi dieci minuti, perchè le partite ne durano 90. I problemi sono sempre gli stessi, e una classifica che pareva positiva -finora- è stata in realtà mascherata da vittorie brutte e aiuti arbitrali. Il Milan che vogliamo non è questo.


PALERMO-MILAN 3-1. MARCATORI: Miccoli (P) al 5', Cavani (P) al 15', Simplicio (P) al 35', Ronaldinho su rigore (M) al 38' s.t. PALERMO (4-3-1-2): Amelia; Cassani, Carrozzieri, Bovo, Balzaretti; Nocerino, Liverani, Bresciano; Simplicio (Guana dal 46' s.t.); Miccoli (Kjaer dal 46' s.t.), Cavani (Succi dal 49' s.t.). (Ujkani, Dellafiore, Migliaccio, Mchedlidze). All: Ballardini. MILAN (4-3-2-1): Abbiati; Zambrotta, Bonera, Maldini, Jankulovski; Flamini (Emerson dall'11' s.t.), Pirlo, Ambrosini (Shevchenko dall'11' s.t.); Seedorf, Ronaldinho; Pato (F. Inzaghi dal 29' p.t.). (Dida, Kaladze, Antonini). All: Ancelotti. ARBITRO: Rocchi di Firenze. NOTE - Spettatori: 33.998, per un incasso di 817.214 euro. Ammoniti Amelia, Bovo, Carrozzieri per gioco scorretto, Miccoli per comportamento non regolamentare, Emerson per proteste. Angoli: 9-4. Recuperi: 4' p.t.; 3' s.t.

LE PAGELLE

ABBIATI 6 Non ci fosse stato lui a fermare la cascata palermitana (soprattutto nel primo tempo) staremmo parlando di una disfatta ancora più disonorevole. ZAMBROTTA 4 In fase di spinta non c'è mai, e se c'è i suoi cross sono mediocri. Partecipa alla tragicommedia della difesa. MALDINI 5 A due-tre interventi da vecchio Cuore di Drago abbina purtroppo qualche defaillance e, nel finale, inspiegabilmente sembra gestire la manovra difensiva quasi con tranquillità. Come se non fossimo stati in pieno forcing. Un gol palermitano è sulla sua coscienza. BONERA 5 La difesa fa acqua da tutte le parti, e non si salva nessuno. JANKULOVSKI 4 Zambrotta allo specchio: assolutamente inutile. PIRLO 4 Dovrebbe inventare, creare, lanciare, accendere la luce. Non fa nulla di tutto ciò, ma nemmeno qualcosa di più semplice come farebbe un qualsiasi giocatore mediocre. AMBROSINI e FLAMINI 5 Buoni e generosi come non li abbiamo mai visti, fanno passare i palermitani da tutte le parti. EMERSON 5 Con i suoi riflessi ben oliati e la freschezza dinamica è l'uomo giusto da inserire in queste situazioni. SHEVCHENKO 5 Prova a sgattaiolare via sulla fascia, ma non riesce più a dribblare nemmeno i nanetti di gesso. RONALDINHO 4,5 Si assenta dalla partita senza lasciare traccia, e il rigore dell'1-3 non fa testo. Anche perchè un altro rigore, ben più decisivo, se lo fa parare. Zero dribbling, zero assist, solo una punizione delle sue all'incrocio. Ma non basta. SEEDORF 4,5 Ogni tanto trotterella con più veemenza. Il suo apporto muore lì. PATO 5,5 Resta in campo poco, giusto per regalarci una conclusione sballata e procurarsi il primo rigore. INZAGHI 5 Servito pochissimo, si fa vedere ancora meno. Impalpabile, assente, questi aggettivi oggi ricorrono spesso.



COMMENTI A CALDO

ADRIANO GALLIANI:'E' stata una partita che sarebbe cambiata se la palla del primo rigore fosse entrata, ma il Palermo ha meritato la vittoria. E' mancato il dinamismo di Gattuso e Kakà, è stata una partita nella quale Pato poteva sbloccare il risultato. Nella ripresa poi il Plermo ha legittimato il risultato. Siamo secondi in classifica c'è il tempo di recuperare e spero che si migliori il rendimento in trasferta. Bisogna correre di più a centro campo sul piano della corsa siamo stati sovrastati'. CARLO ANCELOTTI: 'Abbiamo giocato male, siamo andatai sotto la sconfitta è meritata. Non abbiamo giocato come volevamo. abbiamo tenuto il ritmo troppo basso. Qualche segnale c'era stato nel corso della partita contro il Torino. C'è stata poca compattezza nella gestione risultato, non siamo stati costruttivi in fase di possesso palla e poco applicati in fase di difesa. Il ritmo troppo basso che ha portato a fare una partita sotto tono. Tante squadre avversarie puntano sul ritmo, qualche squadra riesce come il Plaermo questa sera, altre hanno difficoltà quando si scontrano con le qualità del Milan. Quando non abbiamo il comando del gioco si fatica a gestire le gare. Per avre un risultato positivo ora è importante come abbiamo già fatto . E' importante valutare quello che è successo e trovare il correttivo giusto, l' attenzione e la compattezza che sono calate e vanno ritrovate. Nella prossima partita di Coppa Italia (mercoledì 3 dicembre ndr) contro la Lazio vogliamo vincere anche se la partita più importante è quella di domenica'.



CLASSIFICA SERIE A
33 Inter 20 Atalanta
27 Juventus 19 Siena
27 Milan 17 Cagliari
24 Napoli 17 Roma
23 Fiorentina 16 Sampdoria
23 Lazio 13 Lecce
22 Catania 12 Torino
22 Genoa 11 Reggina
21 Udinese 10 Bologna
20 Palermo 9 Chievo Verona


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