INTER-MILAN, fascino di un derby che trasuda storia, grandi sfide e sgarri entusiasmanti. A partire dal primo, targato 1908, quando 44 soci fondatori del
Diavolo (occhio al numero) decisero di staccarsi per dissidi interni e creare una squadra tutta loro: l'Inter. Il Milan da allora ci mise 44 anni (!) per tornare a vincere, anche se il primo derby, un'amichevole in Svizzera, fu vinto per 2-0. Dai viavai incessanti dei 5 fratelli
Cevenini al tradimento di
Meazza: il bomberissimo nerazzurro aveva vissuto 15 stagioni strepitose con la Beneamata, segnando fiotti di gol e vincendo molto, compresi 2 Mondiali con la Nazionale; a fine anni '30, ritenuto finito, passò al Milan e disputò due buone stagioni, coronate dal gol alla sua Inter nel primo derby da ex! Dopo alcune peregrinazioni Meazza tornò all'Inter a fine carriera e a lui è intitolato lo stadio di San Siro. Dalla fine degli anni '40 il Milan scalzò i rivali nell'elite nazionale: le squadre si trovarono per la prima volta alla pari negli anni '60, quando
si spartirono Italia e Mondo, con 2 Coppe Campioni e 2 Intercontinentali a testa. Gli anni '70 passarono soprattutto sotto il segno Juve, e nel decennio successivo il derby ritrovò una rivalità accesissima. La miccia fu il tradimento di Fulvio
Collovati, gemellino di Franco Baresi: entrambi giovani promettenti difensori, entrambi protagonisti dello scudetto della stella, entrambi potenziali bandiere: ma quando dopo il calcioscommesse il Milan piombò per la seconda volta in B, Collovati passò all'Inter per non perdere la Nazionale.
Baresi invece diventò una leggenda rossonera, e nei derby erano sfide uniche col fratello maggiore
Beppe, alfiere nerazzurro. Il Milan tornò in A grazie ai gol di Aldo Serena, in prestito dai cugni: i tifosi, frastornati da tante sofferenze e crisi di inferiorità, tornarono a godere in un derby storico del 1984. Il Milan non prevaleva dai cugini da tempo, ma quel giorno un memorabile gol di testa di
Collo d'Acciaio Hateley umiliò sullo stacco proprio Collovati, ridicolizzato dall'elevazione dell'inglese sotto gli occhi vendicativi dei tifosi rossoneri! Nel 1985 fa sorridere il derby di
Paolo Rossi, il vecchio campione pieno di cerotti che sverna in rossonero e segna all'Inter le sue uniche reti milaniste, con una doppietta . Il Milan iniziò, con l'arrivo di
Berlusconi, un ciclo d'oro decennale. L'Inter, a parte il grande scudetto '89, sparì dai vertici, spesso soccombendo nei derby. Quando il Diavolo tornò a tribolare (1997) l'Inter ripetè il favore-Serena svendendoci
Maurizio Ganz, che segnò nel derby e l'anno dopo fu tra i protagonisti dello scudetto. Passò alla storia il derby in cui il giovane
Ronaldo, già Fenomeno planetario, fu cazziato a muso duro dal pivellino Gattuso, già focoso, che iniziava allora a scaldare la Sud. La Curva vive un sogno la notte dell'11 maggio 2001. L'Inter viene
travolta per 6-0 dal Milan di Cesare Maldini, trascinato da un Serginho in vena di gol (1) e assist (4) per le reti di Comandini (2, le uniche in A della meteora rossonera!) e
Shevchenko (2), con Giunti a completare l'opera. L'Inter cova vendetta, ma l'anno dopo ne prende altri 4. Nel 2002/03, oltre al doppio 1-0 di campionato (Inzaghi e Serginho su assist di Rui Costa e Rivaldo), le rivali battagliano in una tesa
semifinale di Champions, col Milan che passa solo grazie al gol in "trasferta" di Shevchenko. Nell'anno dello scudetto arrivano due derby storici: il primo per il primo gol rossonero di
Kakà, appena arrivato, il secondo per la
rimontissima rossonera: sotto di 2-0 al '45, il Milan pareggia con Kakà e Tomasson e vince, all'84, col siluro dell'ex Seedorf. Già,
Seedorf: che
affari ha fatto il club di via Turati con i cugini! Ha prelevato Clarence e Pirlo (!), Simic e Brocchi in cambio di Coco, Guly, Helveg (in declino) e Umit Davala!! Nel 2005 un nuovo
confronto europeo, deciso dai gol di Sheva e Stam all'andata, finisce nel vergognoso lancio di petardi dei fans interisti al ritorno. Poi nelle ultime due stagioni l'Inter ha saputo darci filo da torcere, portando a casa anche qualche vittoria prestigiosa. Come la doppia vittoria del 2006/07: scoppiettante 4-3 all'andata, sofferto 2-1 al ritorno con primo centro rossonero di un ex come Ronaldo. L'anno scorso le due squadre si sono divise la posta: vittoria nerazzurra con papera di Dida all'andata, trionfo rossonero con reti di Kakà e del solito Inzaghi al ritorno. Poi, vabbè, è arrivato Dinho...
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