domenica 11 novembre 2007

UCCISO TIFOSO LAZIALE, ATALANTA-MILAN SOSPESA: IL CALCIO ITALIANO DI NUOVO IN GINOCCHIO

TIFOSO LAZIALE UCCISO DA UN POLIZIOTTO, GLI ULTRAS PROTESTANO NEGLI STADI. E A BERGAMO FANNO SOSPENDERE ATALANTA-MILAN. RIDICOLO: PROTESTANO ALLA VIOLENZA SFASCIANDO LO STADIO...



CI RISIAMO, invece che goderci dribbling e gol dobbiamo constatare con sdegno immagini di risse, cariche, tafferugli, partite sospese e, soprattutto, doverci fermare davanti all'ennesimo morto del mondo calcistico. Uno scontro tra tifosi laziali e interisti, ad Arezzo, è sfociato nella morte di un giovane sostenitore biancoceleste, Gabriele Sandri, ammazzato da un colpo d'arma da fuoco di un poliziotto. Involontario, si è detto nei primi istanti postumi alla tragedia, avvenuta tra le 13 e le 14; poi si è fatta largo una voce che sosterrebbe l'ipotesi di addirittura due colpi sparati contro il tifoso. Ora è difficile fare chiarezza, capire se era indispensabile aprire il fuoco, capire se possa essere possibile-nel caso dell'involontarietà dell'omicidio- che un proiettile parta "per sbaglio"; comunque sia andata resta il fatto che l'Italia è stata avvolta da una sorta di mini guerriglia civile nelle città della serie A, con gli ultrà a hiedere giustizia del loro "collega", con sassaiole, proteste contro le "divise blu" ("Assassini! Assassini!", urlavano) e tentativi di far sospendere il campionato: è quanto successo in particolare a Bergamo, dove Atalanta-Milan è stata sospesa al '14 dopo che un manipolo di invasati tifosi nerazzurri hanno quasi sfondato il vetro, che in teoria era antisfondamento, costringendo l'arbitro Saccani a portare le squadre negli spogliatoi. Dopo tre quarti d'ora di attesa, il questore ha dato ordine di sospendere il match.

Al di là del fatto che pochi folli hanno prevalso, con la violenza, sulla ragione (il resto dello stadio voleva che si giocasse), è pazzesco come la loro protesta in ossequio di un giovane ucciso sia stata essa stessa orchestrata con metodi incivili e violenti! E poi, se ritenevano indegno il giocarsi della partita dopo un simile lutto, cosa sono andati a fare allo stadio? Se erano tristi per la morte del giovane, perchè non se ne sono tornati a casa? La morte di Sandri è una cosa gravissima, certo, che fa male a tutti e che avrebbe dovuto comportare certe conseguenze, come ad esempio la sospensione immeediata delle partite; ma non è tollerabile che queste conseguenze siano stabilite con la violeza da pochi scalmanati che, forse, più che alla giustizia e al rispetto dei valori umani, puntavano a regalarsi un pomeriggio da (falsi) eroi, sfogando tutte le loro isterie represse sotto un ideale pretestuoso. Basti vedere quei poveri dementi che si facevano le foto accanto al vetro sfasciato, il loro trofeo di guerra: allora qualcuno ci dica, il loro orgoglio è l'aver manifestato la loro rabbia per l'uccisione del ragazzo oppure l'aver fatto il figo spaccando un vetro?

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