sabato 10 novembre 2007

VERSO MILAN-ATALANTA: I DOPPI EX STORICI

I PRIMI FURONO BOFFI E MEAZZA, POI IL PASSAGGIO DALL'ATALANTA AL MILAN DI DONADONI SEGNO' UN'EPOCA. E TRA GLI EX C'E' PURE PIPPO INZAGHI...

ANNI '30, il Milan faticava a vincere, ma i suoi tifosi erano entusiasmati dall'inaudita potenza di un bomber straripante, Aldo Boffi da Giussano. Era lui la folgorante attrazione di San Siro, un cannoniere potente e dal gol facile, facilissimo: dal suo esordio da ragazzino nel Milan, nel 1936, fino al 1943, ne infilò 109 in 163 gare! Un centravanti tecnico ma soprattutto forte e devastante, per 3 volte è capocannoniere di serie A. Dopo la guerra, a trent'anni, passò per svernare all'Atalanta, ma non fu una bella stagione (3 gol), così chiuse in bellezza con 56 reti in 4 tornei di B al Seregno. Se il Milan aveva Boffi, l'Inter splendeva nel nome di Giuseppe Mezza, un'icona sacra per i cugini: esordio da goleador a 17 anni, 244 gol dal '27 al '40, scudetti vari ed una leggenda che spopolava oltre ogni confine grazie alle magie in Nazionale. Già, perchè oltre a 33 gol in 53 gare, Meazza aveva vinto ben 2 Mondiali con l'Italia! Potentissimo, massiccio ma tecnico, Meazza era un opportunista d'area capace di invenzioni imprevedibili, che sapeva segnare in ogni modo e in qualsiasi occasione, grazie ad un fiuto eccezionale per la rete. Minato da un infortunio al piede, a 30 anni Meazza si trova però appiedato e per ripicca passa ai cugini rossoneri. La prima stagione, dopo le 13 da interista, è buona: segna 6 gol, la squadra è competitiva e lui castiga i suoi ex tifosi nel derby. Logoro e appannato, Meazza segna solo 4 gol l'anno dopo e passa alla Juve, dove torna concreto e positivo: 10 reti. Il Balilla si rilancia del tutto con una grande stagione nelle fila del Varese (27 gol in 26 gare!), continuando a segnare poi nelll'Atalanta (16 centri) prima di tornare a chiudere nella mai dimenticata Inter, con 2 reti nel 1947. Parecchi anni dopo, nel 1982, esordisce nell'Atalanta un'ala dal dribbling mozzafiato: Roberto Donadoni resta 4 stagioni a casa, debutta in A e incanta tutti per il dribbling, la duttilità, l'ordine estroso. Berlusconi lo strappa alla Juve a suon di miliardi e Donadoni diventa una delle stelle più grandi che hanno mai brillato nel firmamento rossonero:261 presenze, 5 scudetti, 9 supercoppe varie, 2 intercontinentali, 3 coppe campioni, un palmares pazzesco. Dotato di eccellente visione di gioco, grande velocità, tecnica notevole e di un dribbling eccezionale, Donadoni con gli anni imparò a svolgere anche un lavoro tattico di corsa e copertura, divenendo così un eclettico fuoriclasse del centrocampo, in grado di giocare indifferentemente da centrale, trequartista ed ala. Micidiali erano i suoi calci piazzati. Nel 1996, a 33 anni, prova l'avventura americana e gioca 2 anni nel New York Metrostars. poi rientra in rossonero: un anno da riserva e uno da uomo spogliatoio, con l'alloro del sesto scudetto, prima dell'ultima sgambata: nel 2000, con altro titolo, negli arabi dell'Al-Ithiad. Oggi è il ct azzurro. Maurizio Ganz era bomber rapace e smaliziato, leggero fisicamente ma crudele in zona gol. Di scuola Samp, dopo varie peregrinazioni (Parma, Brescia) esplose proprio nell'Atalanta, meritandosi il salto all'Inter. Idolo nerazzurro, nel '97 fu clamorosamente sbolognato al Milan, e da riserva sempre pronta Ganz firmò gol pesantissimi nel tricolore del '99, prima di tornare all'Atalanta dopo una parentesi al Venezia, e chiudere la carriera nel 2006 dopo tanti gol con Fiorentina, Ancona, Modena, Lugano e Pro Vercelli. Anche Bobo Vieri si è messo in luce nell'Atalanta, prima di spiccare il volo alla Juve: scudetto bianconero, 24 gol a Madrid, il ritorno alla Lazio (12 gol) e la messe di reti nelle 6 dure stagioni interiste furono seguite dal deludente passaggio al Milan (poi al Monaco) e dal nuovo rilancio proprio a Bergamo: oggi segna ancora per la Fiorentina. Oggi Pippo Inzaghi è il senatore del gol del Milan, il jolly terribile che si alza dalla panchina e segna: ma dopo i gol giovanili con Piacenza, Leffe, Verona e Parma, e prima delle 4 stagioni d'oro alla Juve, Pippo esplose ciclonico e opportunista come mai proprio nell'Atalanta: 24 gol e titolo di bomber nel '97. Dieci anni dopo, eccolo alla settima stagione rossonera: dovesse giocare, chissà che non si inventi il milionesimo scherzetto dell'ex. Una vita in rossonero l'ha vissuta Demetrio Albertini, metronomo illuminato che dopo 14 stagioni di successi e qualche avventura nuova (Atletico Madrid, Lazio), giocò alcuni mesi nell'Atalanta nel 2004, prima di chiudere la carriera nel Barcellona, da uomo spogliatoio. Altri doppi ex rossonerazzurri: Danova, Pelagalli, Moro, Bianchi, Piotti, Pinato, Ferron, Bortolazzi, Orlandini, Morfeo, Carbone, Donati. Sala, Saudati, Taibi e Comandini.


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