CHAMPIONS LEAGUE
PRIMO TURNO, QUARTA GIORNATA
IL BOMBER ENTRA E SEGNA DUE RETI, KAKA' COMPLETA L'OPERA: IL MILAN SI SBARAZZA DEGLI UCRAINI E FA UN GRANDE PASSO AVANTI IN CHIAVE QUALIFICAZIONE.
PRIMO TURNO, QUARTA GIORNATA
IL BOMBER ENTRA E SEGNA DUE RETI, KAKA' COMPLETA L'OPERA: IL MILAN SI SBARAZZA DEGLI UCRAINI E FA UN GRANDE PASSO AVANTI IN CHIAVE QUALIFICAZIONE.
DONETSK (Ucraina). Tre a zero, e tutti a casa. Nel segno di Filippo Inzaghi, il rapace del gol, il mito intramontabile che a 34 anni si è reinventato bomber di scorta, alla Altafini, ma quando gioca in coppa riassapora le antiche vibrazioni. E non si stanca mai di punire, segnare, graffiare. Lo Shakthar non è il Real Madrid, e a dirla tutta forse non vale nemmeno l'Empoli o il Torino in termini di organizzazione difensiva e malizie calcistiche; però il Milan d'Europa non perde il gusto di strafare quando si tratta di Champions, e allora via con le danze. E' nei secondi '45 che arrivano i gol: appena entrato, Inzaghi si scatena, Kakà raddoppia e ancora Pippo firma il suo sessantaduesimo gol europeo: ora è a meno 7 dal record assoluto di Gerd Muller. E, a proposito di traguardi, il Milan può dirsi tranquillo in chiave qualificazione agli ottavi di finale. insomma, se il campionato piange la Coppa è sempre un godimento.
LA PARTITA. Ancelotti schiera Bonera e Serginho esterni, con Nesta e Kaladze al centro e capitan Ambrosini con Gattuso e Pirlo in mediana. Kakà e Seedorf appoggiano il bomber Gilardino. Il primo tempo è blando e noioso, lo Shakthar giochicchia per evitare di colare a picco come a San Siro; il Milan si adegua e non sembra reagire, così che gli ucraini si fanno pericolosi in alcune occasioni, come nel caso di Chygrynskiy che colpisce centralmente, o come quando al 34' Srna vede il suo diagonale maligno deviato in angolo da Dida con grande intuito. Kakà e Seedorf ogni tanto ci provano, Pirlo innesca lanci geniali ma il marcatissimo Gilardino non può fare granchè per concretizzarli; così il Milan si limita a contenere, sfinendo ai fianchi la squadra di Lucescu. Nella ripresa il guizzo iniziale di fernandinho sveglia i rossoneri, che iniano a giocare bene, e rendersi pericolosi: Ambrosini di testa colpisce il palo su punizione di Pirlo, poi è Kakà (sempre di testa) a sfiorare il vantaggio. Ancelotti decide allora di giocarsi la carta Inzaghi, finora utilizzato part time, anzi meno; il vecchio bucaniere si ricorda come si fa a creare subito confusione, smentendo chi lo dava per appannato; Pirlo lo pesca in area e lui, Pippo nostro, fulmina Pyatov a modo suo, come lo squalo d'area che tutti hanno ammirato per anni: '66, 1-0. Il suo ruggito fa ancora tremare l'Europa, eccome! La gara cambia ancora, lo Shakthar cerca di reagire ma Inzaghi è assatanato, e pochi minuti dopo, al '72, prende palla in area e la incarta per Kakà: il brasiliano apprezza il dono e realizza il 2-0 con una stoccata morbida che sbatte sul palo e supera la linea di porta, tanto per ribadire all'Europa la sua grandezza. E al 93' arriva l'atto finale sul contropiede di Kakà che, pur avendo la porta spalancata davanti a sé per la doppietta personale, preferisce restituire il favore a Inzaghi: Pippo nostro timbra ancora, 3-0, sfonda record su record e lancia il Milan verso dolci orizzonti.
LA PARTITA. Ancelotti schiera Bonera e Serginho esterni, con Nesta e Kaladze al centro e capitan Ambrosini con Gattuso e Pirlo in mediana. Kakà e Seedorf appoggiano il bomber Gilardino. Il primo tempo è blando e noioso, lo Shakthar giochicchia per evitare di colare a picco come a San Siro; il Milan si adegua e non sembra reagire, così che gli ucraini si fanno pericolosi in alcune occasioni, come nel caso di Chygrynskiy che colpisce centralmente, o come quando al 34' Srna vede il suo diagonale maligno deviato in angolo da Dida con grande intuito. Kakà e Seedorf ogni tanto ci provano, Pirlo innesca lanci geniali ma il marcatissimo Gilardino non può fare granchè per concretizzarli; così il Milan si limita a contenere, sfinendo ai fianchi la squadra di Lucescu. Nella ripresa il guizzo iniziale di fernandinho sveglia i rossoneri, che iniano a giocare bene, e rendersi pericolosi: Ambrosini di testa colpisce il palo su punizione di Pirlo, poi è Kakà (sempre di testa) a sfiorare il vantaggio. Ancelotti decide allora di giocarsi la carta Inzaghi, finora utilizzato part time, anzi meno; il vecchio bucaniere si ricorda come si fa a creare subito confusione, smentendo chi lo dava per appannato; Pirlo lo pesca in area e lui, Pippo nostro, fulmina Pyatov a modo suo, come lo squalo d'area che tutti hanno ammirato per anni: '66, 1-0. Il suo ruggito fa ancora tremare l'Europa, eccome! La gara cambia ancora, lo Shakthar cerca di reagire ma Inzaghi è assatanato, e pochi minuti dopo, al '72, prende palla in area e la incarta per Kakà: il brasiliano apprezza il dono e realizza il 2-0 con una stoccata morbida che sbatte sul palo e supera la linea di porta, tanto per ribadire all'Europa la sua grandezza. E al 93' arriva l'atto finale sul contropiede di Kakà che, pur avendo la porta spalancata davanti a sé per la doppietta personale, preferisce restituire il favore a Inzaghi: Pippo nostro timbra ancora, 3-0, sfonda record su record e lancia il Milan verso dolci orizzonti.
INZAGHI, IL GUIZZO DEL RAPACE
KAKA' IN AZIONE
IL GOL DI RICKY
IL SORRISO DI KAKA'
NESTA BATTAGLIA
SHAKHTAR DONETSK-MILAN 0-3 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Inzaghi al 20' st, Kakà al 27' st, Inzaghi al 48' st SHAKHTAR DONETSK (4-3-2-1): Pyatov; Srna, Yezerskiy Chygrynskiy, Rat (William dal 28' s.t.); Ilsinho, Hubshman, Fernandinho; Jadson; Lucarelli (Castillo dal 33' s.t.), Brandao (Gladkiy dal 40' s.t.). (Virt, Duljaj, Lewandowski, Gai).All: Lucescu. MILAN (4-3-1-2): Dida; Bonera, Nesta, Kaladze, Serginho (Brocchi dal 40' s.t.); Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Kakà, Seedorf (Maldini dal 35' s.t.); Giardino (F. Inzaghi dal 18' s.t.). (Kalac, Oddo, Gourcuff, Ronaldo). All: Ancelotti. ARBITRO: Vink (Ola) NOTE - Spettatori 25.00 circa. Ammoniti: Kakà, Ambrosini e Fernandinho per gioco scorretto, Gattuso e Ilsinho per proteste. Angoli: 6-7. Recuperi: 1' primo tempo; 4' secondo tempo.
GRUPPO D
9 MILAN
6 CELTIC GLASGOW
6 SHAKTHAR DONETSK
3 BENFICA
KAKA' INVENTA
PIPPO-RICKY: FELICITA' E GOL
GIOIA ROSSONERA
HANNO DETTO... (da acmilan.com)
Kakha Kaladze: "E' stata davvero una bella partita, abbiamo tutti giocato molto bene, soprattutto con molta concentrazione. Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile perchè lo Shakhtar in casa è forte, prova a segnare tanto con molti giocatori che attaccano soprattutto dalle fasce. Mi aspettavo che nel primo tempo lo Shakhtar venisse più in avanti, poi nella ripresa dopo il nostro primo gol è cambiato tutto, abbiamo sfruttato il contropiede e abbiamo ancora segnato. Sono molto contento, perchè tutta la squadra ha giocato bene, sia chi era già in campo dal primo minuto, sia chi è entrato a partita in corso." Daniele Bonera: "Stasera abbiamo fatto bene, personalmente cerco di mettermi sempre a disposizione nell'interpretare questo ruolo,anche se io sono più un difensore puro. In certe circostanze all'allenatore serve che giochi sulla destra e come stasera mi adatto senza alcun problema. Sulla fascia destra è difficile che possa arrivare ad essere bravo come Cafu e Oddo, ma cerco di fare al meglio quello che Mister Ancelotti mi chiede. Riguardo alla partita, abbiamo sofferto di più dopo il nostro vantaggio, fino a quel momento siamo stati praticamente perfetti. Lo Shakhtar ha iniziato a reagire dopo la prima rete di Pippo, noi però siamo stati bravi a ripartire e a dilagare." Kakà:"Questo risultato è bello per tutti i milanisti: è una vittoria importante, in trasferta, che ci permette di raggiungere la testa del nostro girone. La chiave della partita è stata la pazienza, il primo tempo è stato più difficile, poi nel secondo tempo con l'ingresso in campo di Pippo siamo riusciti a sbloccare il risultato e da quel momento tutto è stato più facile.E' stata una partita ricca di falli, ci sono partite in cui queste cose accadono, devo abituarmi e portare pazienza. Il mio gol di questa sera mi piace molto perchè in un momento del genere non c'è altro da fare che piazzare la palla e trovare il modo più opportuno per calciare, spero possa essere utile per la mia corsa al Pallone d'Oro. E' stato bravo Pippo a passarmi il pallone, adesso tutti insieme dobbiamo ritrovare il gioco di squadra per continuare a fare così bene."
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