L'Inter vince il derby, non basta il gol di Pato: a meno 11 punti dai cugini il discorso scudetto sembra ormai davvero compromesso.
MILANO. Ultimo derby amarissimo per Paolo Maldini, capitano di mille battaglie. Salutato con onore anche dai tifosi nerazzurri, cuore di Drago vede chiudersi in faccia il discorso scudetto con una prova maiuscola dell'Inter, che in un primo tempo arrembante mozza le speranze del Milan con un perentorio 2-0. Nella ripresa la veemente reazione rossonera, trainata da un Ronaldinho scatenato, non è stata sufficiente a far tremare la corazzata di Mourinho: al gol di Pato, tap in su assist di Jankulovski, è seguito l'ingresso di Pippo Inzaghi, il quale ha avuto più volte il pallone del pari: in uno'occasione lo ha anche infilato in rete con spettacolare conclusione, ma in evidente fuorigioco. Entrambe le squadre, soprattutto l'Inter, hanno sciupato una messe di gol straripante: in tal direzione vanno sottolineate le esibizioni da applausi dei due portieri. Ancelotti, che deve rinunciare a Kakà e allo squalificato Bonera, rilancia Dinho con Seedorf dietro a Pato e rispolvera il recuperato Kaladze al fianco di Maldini in difesa, con Beckham-Pirlo-Ambrosini in mezzo. L'Inter inizia decisamente meglio, e il primo sussulto lo smorza Ambrosini al '18 con un tackle disperato su Stankovic a distanza ravvicinata con Abbiati. E' il preludio al discusso vantaggio nerazzurro: palla scaraventata in area da Maicon, Maldini è in ritardo su Adriano che colpisce male di testa, accompagnando la palla nell’angolo con un tocco di braccio ('29). Deviazione involontaria, ma determinante per la traiettoria della palla. Julio Cesar si prende le telecamere intervenendo poco dopo su Pato, ma l'Inter va a prendersi il raddoppio grazie ad uno svarione di Kaladze: sulla punizione di Muntari il georgiano salta a vuoto su Ibra, Stankovic arriva da dietro e fulmina Abbiati con il destro ('43). Uno a due micidiale che fulmina il Milan. Il Milan chiude il primo tempo con un svantaggio doppio sostanzialmente per due motivi: il primo è la mancanza di sviluppo verticale nel gioco; il secondo la colpevole incertezza in difesa. Eppure all’inizio Jankulovski e Zambrotta si fanno apprezzare per la qualità degli inserimenti; Pato e Seedorf scambiano in velocità superando il marcatore diretto con relativa facilità; Dinho si fa notare con un paio di tocchi di prima per Pato, per dei dribbling ad alta velocità che ricordano gli anni di Barcellona, per dei lanci lunghi precisi e al bacio. Superiorità territoriale, ma inefficace. E l’Inter, quando riparte, fa malissimo. La ripresa ricomincia e ricomincia la serata dei fantasmi per Kaladze: Adriano lo divora, lui va a farfalle e solo l'imprecisione colossale del tiro del brasiliano grazia Abbiati. L'ingresso di Inzaghi infiamma il derby negli ultimi 20 minuti. Il Milan assedia, e accorcia con Pato che di piattone infila il pallone crossato da Jankulovski. Bella l'idea di Ronaldinho, che lancia l'inserimento del ceco. L'assedio rossonero porta un grande intervento di Julio Cesar su inserimento laterale di Inzaghi, oltre al citato gol in fuorigioco del bomber; anche Abbiati si supera (su Adriano), mentre sempre Inzaghi reclama un rigore per una 'cintura' di Chivu in area; Mourinho si difende con sei in linea, Inzaghi prova l'ultimo affondo con una bella conclusione, ma dopo '4 di recupero Rosetti fischia la fine e consegna, di fatto, lo scudetto all'Inter.
MILANO. Ultimo derby amarissimo per Paolo Maldini, capitano di mille battaglie. Salutato con onore anche dai tifosi nerazzurri, cuore di Drago vede chiudersi in faccia il discorso scudetto con una prova maiuscola dell'Inter, che in un primo tempo arrembante mozza le speranze del Milan con un perentorio 2-0. Nella ripresa la veemente reazione rossonera, trainata da un Ronaldinho scatenato, non è stata sufficiente a far tremare la corazzata di Mourinho: al gol di Pato, tap in su assist di Jankulovski, è seguito l'ingresso di Pippo Inzaghi, il quale ha avuto più volte il pallone del pari: in uno'occasione lo ha anche infilato in rete con spettacolare conclusione, ma in evidente fuorigioco. Entrambe le squadre, soprattutto l'Inter, hanno sciupato una messe di gol straripante: in tal direzione vanno sottolineate le esibizioni da applausi dei due portieri. Ancelotti, che deve rinunciare a Kakà e allo squalificato Bonera, rilancia Dinho con Seedorf dietro a Pato e rispolvera il recuperato Kaladze al fianco di Maldini in difesa, con Beckham-Pirlo-Ambrosini in mezzo. L'Inter inizia decisamente meglio, e il primo sussulto lo smorza Ambrosini al '18 con un tackle disperato su Stankovic a distanza ravvicinata con Abbiati. E' il preludio al discusso vantaggio nerazzurro: palla scaraventata in area da Maicon, Maldini è in ritardo su Adriano che colpisce male di testa, accompagnando la palla nell’angolo con un tocco di braccio ('29). Deviazione involontaria, ma determinante per la traiettoria della palla. Julio Cesar si prende le telecamere intervenendo poco dopo su Pato, ma l'Inter va a prendersi il raddoppio grazie ad uno svarione di Kaladze: sulla punizione di Muntari il georgiano salta a vuoto su Ibra, Stankovic arriva da dietro e fulmina Abbiati con il destro ('43). Uno a due micidiale che fulmina il Milan. Il Milan chiude il primo tempo con un svantaggio doppio sostanzialmente per due motivi: il primo è la mancanza di sviluppo verticale nel gioco; il secondo la colpevole incertezza in difesa. Eppure all’inizio Jankulovski e Zambrotta si fanno apprezzare per la qualità degli inserimenti; Pato e Seedorf scambiano in velocità superando il marcatore diretto con relativa facilità; Dinho si fa notare con un paio di tocchi di prima per Pato, per dei dribbling ad alta velocità che ricordano gli anni di Barcellona, per dei lanci lunghi precisi e al bacio. Superiorità territoriale, ma inefficace. E l’Inter, quando riparte, fa malissimo. La ripresa ricomincia e ricomincia la serata dei fantasmi per Kaladze: Adriano lo divora, lui va a farfalle e solo l'imprecisione colossale del tiro del brasiliano grazia Abbiati. L'ingresso di Inzaghi infiamma il derby negli ultimi 20 minuti. Il Milan assedia, e accorcia con Pato che di piattone infila il pallone crossato da Jankulovski. Bella l'idea di Ronaldinho, che lancia l'inserimento del ceco. L'assedio rossonero porta un grande intervento di Julio Cesar su inserimento laterale di Inzaghi, oltre al citato gol in fuorigioco del bomber; anche Abbiati si supera (su Adriano), mentre sempre Inzaghi reclama un rigore per una 'cintura' di Chivu in area; Mourinho si difende con sei in linea, Inzaghi prova l'ultimo affondo con una bella conclusione, ma dopo '4 di recupero Rosetti fischia la fine e consegna, di fatto, lo scudetto all'Inter.
INTER-MILAN 2-1. MARCATORI: Adriano (I) al 29’, Stankovic (I) al 43’ p.t., Pato (M) al 26’ s.t. INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel, Chivu, Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari (dal 43’ s.t. Maxwell); Stankovic (dal 38’ s.t. Burdisso); Ibrahimovic, Adriano (dal 35’ s.t. Vieira). (Toldo, Cordoba, Figo, Cruz). All. Mourinho. MILAN (4-3-2-1): Abbiati; Zambrotta, Maldini, Kaladze (dal 32’ s.t. Senderos), Jankulovski; Beckham (dal 12’ s.t. F. Inzaghi), Pirlo, Ambrosini; Seedorf, Ronaldinho; Pato. (Dida, Antonini, Flamini, Emerson). All. Ancelotti. ARBITRO: Rosetti (Calcagno-Ayroldi) NOTE: serata umida, campo in buone condizioni, completamente rizollato prima del derby, spettatori 80mila (stadio Meazza esaurito) per un incasso di 2.584.283,49 euro circa. Ammoniti: Ambrosini (M) al 45’ p.t., Samuel (I) al 1’, Cambiasso (I) al 24’, Burdisso (I) al 39’ s.t. per gioco scorretto, Chivu (I) per c.n.r. Angoli: 6-7. Recuperi: 1' p.t. 4' s.t.
CANNONIERI ROSSONERI: 13 GOL PATO (11 in campionato/ 2 in UEFA/ 0 in coppa Italia). 11 GOL: KAKA' (11/0/0). 9 GOL: RONALDINHO (7/2/0). 4 GOL: AMBROSINI (3/1/0), INZAGHI (2/2/0). 3 GOL: SEEDORF (3/0/0). 2 GOL: BECKHAM (2/0/0), BORRIELLO (1/1/0), SHEVCHENKO (0/1/1). 1 GOL: ZAMBROTTA (1/0/0), JANKULOVSKI (0/1/0), GATTUSO (0/1/0).
CLASSIFICA SERIE A
CLARENCE SEEDORF: "Il campionato per noi non è chiuso. E' vero undici punti sono tanti, siamo realisti, ma noi dobbiamo sempre puntare in alto, poi vedremo cosa succede. Se vinceranno loro lo scudetto sarà merito loro. Sul gol di Adriano credo sia giusto introdurre la moviola in campo in modo da poter valutare situazioni simili. Nel corso del campinato l'Inter ha fatto meglio perchè è riuscita ad ottenre risultati più costanti, ma negli scontri diretti siamo pari. All'andata abbiamo vinto noi e stasera loro. Fino ad adesso sono stati certamente più bravi a vincere certe partite che sulla carta sembravano facili, a differenza nostra."
LE PAGELLE
ABBIATI 7 I gol non sono colpa sua ma dei suo i difensori: e Cristian quando ci deve mettere del suo diventa Sant'Abbiati. Tra due-tre interventi miracolosi, a volo d'angelo o palla a terra, premiarne uno in particolare è difficile. ZAMBROTTA 6 Cerca di spingere e mettere palloni in mezzo; ma Pato può fare poco, solo soletto in area. MALDINI 5,5 La leggenda all'ultimo derby. Purtroppo pesa sulla coscienza il gol dell'1-0: Adriano se lo perde lui. KALADZE 4 Un disastro. A vuoto su Ibrahimovic nel 2-0, spesso in contro tempo e in ritardo sugli affondi dei nerazzurri. Assente da tanto tempo, diventa un voragine da perforare e ridicolizzare (SENDEROS sv). JANKULOVSKI 6 Contro Maicon è sempre dura: Marek almeno pennella il cross gol per Pato, guadagnandosi mezzo punto in più: dalla sua parte in fase difensiva c'era spesso sfondamento facile. PIRLO 5 Non accende mai la luce, si vede pochissimo. E calcia pure male certe punizioni al bacio epr Berckham o Dinho, quando lui non ne segna una da parecchio tempo. BECKHAM 6 Niente di straordinario, stavolta, ma parecchia determinazione. Deve lasciare il campo per un risentimento. AMBROSINI 6 L'intervento in tackle con cui salva Abbiati in avvio è da monumento. Poi si trova a lottare nella bolgia e cerca di arginare l'Inter (INZAGHI 6 Quando c'è da buttarla dentro, si getta Inzaghi nella mischia: Pippo segna in off-side e si imbufalisce con il guardalinee con una foga che nemmeno a vent'anni; poi si rende pericoloso con un paio di concluisoni ghiotte su cui Julio Cesar è da applausi. Pippo c'è sempre). SEEDORF 6 Al di là di un paio di tiri inguarabili Clarence gioca una partita discreta, anche se da lui ci si attende sempre la differenza. Danza tra i nerazzurri e cerca di cucire l'azione. RONALDINHO 6,5 Partita super del brasiliano: corre e inventa a velocità notevole. Dribbling e doppi passi fanno impazzire l'Inter, i lanci morbidi chirurgici, anche da distanza considerevole, sono manna per i compagni. Ne sa qualcossa Jankulovski che, innescato proprio da Dinho, si innesta in area e serve il gol a Pato. PATO 6,5 Le prova davvero tutte il ragazzino: e quasi ci riesce a far impazzire la difesa nerazzurra, con dribbling e controdribbling. In certi frangenti si intestardisce troppo, ma vista la squadra che in certi frangenti lo seguiva poco, stavolta è giustificato. E' sempre un piacere vederlo sgambettare leggero, e si prende anche la gioia dell'undicesimo gol in campionato. COMMENTI A CALDO
Un gol di braccio e una disattenzione ci allontanano ulteriormente dalla vetta, ma il dovere del Milan è puntare sempre in alto: c'è un posto in Champions League da consolidare e un impegno di Coppa Uefa alle porte. Così Mister Carlo Ancelotti al termine di Inter-Milan 2-1. Sulla partita - "Ci siamo trovati sotto 2-0 dopo un primo tempo molto ben giocato. Abbiamo pagato una disattenzione dell'arbitro sul primo gol e una nostra disattenzione sul secondo. Peccato. Io sono soddisfatto di come abbiamo iniziato la partita perchè l'abbiamo giocata esattamente come l'avevamo preparata. L'unico periodo non buono della gara è stato sul 2-0, quando è entrato Inzaghi e ci abbiamo messo dieci minuti di troppo per rimetterci a posto. Sul 2-0 abbiamo rischiato un po' troppo, poi il finale è stato di nuovo ben giocato". Sul gol del vantaggio dell'Inter - "Il gol di Adriano? Per me un fallo di mano è un fallo di mano. Adriano non so se l'abbia fatto volontariamente, però è stato nettissimo e determinante perchè il colpo di testa non sarebbe entrato. Volontario o meno, per me un gol fatto con il braccio è da annullare". Sulla lotta allo scudetto - "C'è dispiacere per aver perso un derby, ma credo che dal punto di vista della condizione fisica e del gioco la squadra stia bene. Stiamo facendo un buon calcio e dobbiamo andare avanti così. Mercoledì c'è la Coppa Uefa, che è un obiettivo importante. E se anche in campionato non ci sarà il primo posto dovremo cercare di restare lì davanti. Obiettivi: consolidare il terzo posto, puntare al secondo e avvicinarci il più possibile all'Inter. Poi, puntare a vincere la Coppa Uefa. Scudetto compromesso? Io so solo che dobbiamo credere di fare sempre il meglio delle nostre possibilità. La strada è lunga per tutti, anche per l'Inter. Ora però concentriamoci sul Werder Brema. Da giovedì ricominceremo a pensare al campionato e al prossimo impegno contro il Cagliari".56 | Inter | 32 | Lazio |
47 | Juventus | 31 | Udinese |
45 | Milan | 27 | Siena |
42 | Fiorentina | 27 | Catania |
41 | Genoa | 26 | Sampdoria |
40 | Roma | 23 | Bologna |
37 | Cagliari | 22 | Lecce |
36 | Palermo | 20 | Chievo Verona |
36 | Atalanta | 20 | Torino |
35 | Napoli | 17 | Reggina |
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