Grazie ad un Van Hege straripante, il Milan supera di slancio il girone iniziale e quello di semifinale; il belga cala nel girone finale, e il Milan lo imita. Il torneo viene tuttavia sospeso a causa della guerra.
BUONA STAGIONE per i colori rossoneri, che si trasferiscono nel nuovo campo, il Velodromo Sempione. Vinta la Scarpa Radice, il Milan domina il girone eliminatorio (19 punti sui 20 disponibili) e supera il girone di semifinale. Il girone finale è interrotto per lo scoppio della guerra, con lo scudetto al Genoa che in quel momento si trovava in testa. Capitano e goleador, Luis Van Hege realizza 22 reti in 20 partite, anche se quasi tutte nel facile girone iniziale. Il Milan si affida ancora al bravo Barbieri in porta (settima stagione rossonera), con la difesa imperniata sul solito grande Marco Sala, affiancato da un nuovo partner, Amilcare Pizzi. Scarioni e Lovati compongono il centrocampo assieme a Soldera, che diventa titolare e in questo ruolo giocherà 146 gare fino al 1924, segnando pure 13 reti. Van Hege e Ferrario sono i bomber, assieme al sempre ottimo Trerè, la bandiera giunta all'ottava stagione con le strisce rossonere: 11 gol per lui. Morandi e Bozzi completano il reparto. Foto sopra: posa del Milan edizione 1914-15. Da sinistra: Avanzini, Barbieri, Van Hege, Mosca, Soldera I, Bozzi, Scarioni II, Groppi, Lovati, Pizzi I, Ferrario.
GOLEADE IN SERIE nel girone settentrionale: troppo scarse le formazioni messe sulla strada dei rossoneri che travolgono l'Audax Modena per 13-0 (gol di Soldera, tripletta del giovanissimo trevigiano Brevedan, poker di Trerè e addirittura 5 gol di van Hege!), l'AC Milanese per 5-0 (tripletta di Van Hege), il Chiasso per 7-1 (poker del belga), il Bologna per 9-1 (tripletta di Van Hege, doppietta di Trerè, gol di Bozzi, Morandi, Ferrario e rigore di Lovati), la Juventus Italia (poker dell'incontenibile Van Hege), ancora Ac Milanese (3-0) e Chiasso (5-0, primo gol rossonero del gladiatore Scarioni, alla settima stagione col Milan), prima di ottenere un 2-0 a tavolino per forfait dell'Audax, un 1-0 a Bologna targato Ferrario e l'inutile 1-1 (Morandi) con la Juventus Italia all'ultimo turno, a qualificazione già in tasca. A questo punto van Hege ha già realizzato 20 gol in 10 partite: da qui il suo rendimento inizierà leggermente a calare. Il girone B di semifinale parte a Novara, e Morandi/Van Hege lanciano subito i rossoneri (2-1); il pari con l'Alessandria è targato Pizzi: il difensore si conferma un ottimo innesto dietro e scopre ora pure il gusto dell'incursione. Le nevicate di febbraio sospendono per un mese il torneo, poi il Milan riprende sconfitto dalla Vigor Torino; al ritorno va in rete ancora il sorprendente Pizzi, e il solito provvidenziale Ferrario archivia il 2-0. Spinta decisiva, quella della difesa: a Novara apre Ferrario e il Milan vince 2-1, ma a fare notizia è il gol vittoria segnato da Marco Sala: il fortissimo terzino dal cuore rossonero segna il primo gol dopo tanti anni di battaglie nelle mischie difensive. Nel girone finale il Milan parte pareggiando col Genoa (Ferrario, ancora lui) e col Torino (Greppi, riserva di poche presenze, si prende una giornata di gloria) prima di perdere il derby e la trasferta di Genoa. in gol per i rossoblù anche l'indimenticabile De Vecchi, in rete contro il suo cuore. Altro pari col Toro, grazie ad un guizzo di van Hege dopo alcune partite in ombra: finalmente il fuoriclasse belga torna a brillare. Purtroppo per lui a questo punto il campionato viene sospeso, ma forse per il Milan è meglio così, visto che non stava disputando un grande girone.
MARCO SALA sempre più leader. difensore straordinario, bandiera di lungo corso, Sala continua a destreggiarsi bene dietro (15 gare) e ora trova anche il suo primo gol rossonero. Con lui davanti a Barbieri svetta Amilcare Pizzi, un nuovo che porta freschezza nel reparto. Milanese, Pizzi gioca 16 partite di rendimento costante e trova pure 2 volte la gioia del gol. Nel mezzo Scarioni fa sempre la parte del guerriero, combatte ardente e si prende pure lui la soddisfazione del primo gol con la maglia del Milan, anch'esso alla settima annata in squadra. 15 gare per il bravissimo cursore Lovati, 18 per il terzo in linea Soldera, una sorpresa: segna anche 2 gol e pone le basi per svariate stagioni da titolare di buona qualità. In attacco si vede Carlo Bozzi (15 gare e un gol), attaccante milanese di pochi gol, allineato con i vari goleador: Van Hege, che ne infila 22 ma brilla soprattutto a inizio stagione, Ferrario (costante il suo apporto di gol, pur senza essere un fenomeno: 17 match e 11 reti, lui il suo piccolo contributo l'ha sempre dato), l'infinito Trerè (ottava stagione e altri 11 gol: in 12 gare!) e il sapiente tornante Morandi: tecnica e aiuto alla manovra, 5 gol in 13 partite e un rendimento costante. Sporadiche apparizioni per Greppi (5 apparizioni), Crema (2/2) e Brevedan (4/3), il giovane che a fine stagione cadrà tragicamente in guerra. In squadra anche Avanzini, Balloni, Bertazzini, Cazzaniga, Attilio Colombo (8 stagioni col Milan, ormai da un pezzo è riserva quasi invisibile), Gaslini, Mosca, Pettinelli, Rovelli, Zacchi e Lorenzo Oleario de Bellagente, 18 anni, che nonostante il nome da sudamericano è un calabrese di prospettive. Non mantenute.
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