domenica 1 febbraio 2009

MILANSTORY- 1908/1909: IL PRIMO DERBY

Se ne vanno i pioniri: basta Kilpin, basta Edwards. Debuttano due future bandiere (Sala e Scarioni) e il primo bomber azzurro Lana. I rossoneri vincono il primo derby con l'Inter: è l'inizio della rivalità.

IL MILAN
torna a iscriversi al campionato, che però si riduce ad un torneo di qualificazione non superato, con le altre 2 compagini cittadine. E' un Milan profondamente rinnovato: è finita l'epica era di mister Kilpin, l'era d'oro dei pionieri. La fascia di capitano passa sul braccio del portiere Radice, in panchina si siede Giannino Camperio e in campo vengono utilizzati in parte alcuni grandi protagonisti dello scudetto 1907: Madler, Meschia, Pedroni II, Attilio Trerè giocano solo una delle due gare. Tra i titolari assoluti debuttano tre personaggi che faranno storia. Il primo è Pietro Lana, bomber rossonero per 6 stagioni (18 gol in 51 match) che legherà il suo nome in eterno alla Nazionale italiana: il giorno del debutto della Selezione nazionale (1910), l'Italia batte 6-1 la Francia: Lana segna il primo gol della storia azzurra, e si prende pure il lusso di segnare una tripletta nel match in questione. Poi c'è Marco Sala, milanese classe 1886: un difensore coi fiocchi che diverrà una bandiera leggendaria del Milan. Sala deporrà la maglia rossonera a 34 anni, nel 1920!! Conterà 122 partite col Milan, e pure 3 gol. Altro futuro senatore è Alessandro Scarioni, combattivo centrocampista meneghino: nato nel 1889, lascerà il Milan nel 1921, dopo 139 gare in rossonero. Tra i titolari ci sono anche Attilio Colombo, il centrocampista svizzero Max Laich, il milanese Edoardo Mariani (rossonero dal 1908 al 1910, e poi un decennio dopo: dal 1918 al 1920!) e Radice. In squadra si affacciano pure Barbieri, Bianchi, Ermolli (l'ex portiere che a stagioni alterne è arrivato a 5 tornei nel Milan: il più longevo della rosa), Forlano.

PARTITA INAUGURALE di fuoco: di fronte alla creatura di Kilpin, l'Inter, il clone mal riuscito, il gemello cattivo dai colori nerazzurri; il pomo della discordia di mille polemiche, l'oggetto della tristezza dell'ex capitano, un'entità odiosissima e da odiare per la vita. Nel Milan c'è Pietro Lana, uno dei dissidenti che però aveva capito subito di aver sbagliato, di aver peccato: aveva mangiato il frutto proibito e subito se ne era pentito, rientrando nella casa madre. I rossoneri grondavano fuoco contro i loro cugini traditori. Una bandiera del Milan, Trerè junior, su tutti: lui che era sempre il più focoso e in trance agonistica, quel 10 gennaio 1909 era in preda alla folgore diabolica. E fu lui a trafiggere i cugini. Tale Gama Malcher pareggiò, ma proprio Lana realizzò il 2-1: uno sfregio agli altri traditori, la griffe di chi aveva subito visto dove era il giusto e dove l'errore. Max Laich trova il 3-1, a nulla serve il 3-2 finale di Schuller: il primo derby ufficiale della storia è rossonero. Logico. Poi il Milan perde con l'US Milanese: 1-2 (gol del difensore prodigio Sala) segnato dal solito Recalcati, che non smette mai di punire i suoi cari ex. I rossoneri chiudono secondi (e davanti all'Inter) ed eliminati, ma le basi di una sfida secolare sono gettate. Edwards abbandona definitivamente la società, che passa in mano a Piero Pirelli. La US Milanese vince la Palla Dapples contro il Milan: i rossoneri avevano vinto le ultime ventidue edizioni filate.

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