venerdì 27 febbraio 2009

MILAN-WERDER BREMA (C. UEFA, SEDICESIMI)

NO, MILAN, COSI' NO!
Avanti di 2-0 (rigore di Pirlo e magia di Pato), il Milan si spegne e si fa assediare; il Werder rimonta ed elimina i rossoneri. Difesa sotto accusa, Dida goffo, ma Ancelotti si addossa le colpe.

MILANO. Un'altra delusione, un altro colpo al cuore per i tifosi rossoneri: stagione finita e, ora, davvero definibile fallimentare. Salta anche l'obbiettivo Coppa Uefa, ma è il 'modo' in cui il Werder elimina il Milan a fare male, a far pensare che, adesso, Carlo Ancelotti sia arrivato al capolinea. Il Milan si porta sul 2-0 nel primo tempo di una gara brutta e collosa, ma si fa rimontare con una ripresa ancora più 'raccapricciante', per dirla col Presidente. Claudio Pizarro firma una doppietta che, visto l'1-1 di Brema, taglia fuori il Milan dall'Europa di serie B: è la cronica abitudine a farsi rimontare, a scupare tutto quanto di buono si sia costruito, ad adagiarsi sugli allori quando le cose iniziano a girare bene. L'origine di questo vizio risale a tante stagioni fa, leggasi La Coruna, leggasi Istanbul. A volte è sembrato un ricordo, una lacuna superata, ma altre volte riemerge, lasciando di sale i sostenitori rossoneri. Di nuovo daccapo, ancora con un miserimmo obbiettivo (il terzo posto in campionato) a significare la stagione, altri tre mesi di sofferenza per qualificarsi alla Champions ma senza niente da vincere. Mentre l'Inter vola al quarto scudo filato, pareggiando i nostri 17. Non ne possiamo più. Ancelotti aveva schierato la coppia Inzaghi-Pato in attacco, appoggiati da Seedorf e con Pirlo-Beckham-Ambrosini a centrocampo. Maldini e Senderos cerniera centrale, con Zambrotta e Favalli: ancora escluso Antonini. La gara è brutta e moscia, Inzaghi non viene servito mai ed è un fantasma; solo i guizzi di Pato svegliano il Milan dal torpore: il ragazzino quando prende palla è uno spettacolo, col suo veloce movimento di gambe e con certe progressioni allucinanti con cui dà metri e metri all'avversario che rincorre. Tuttavia nei primi '20 è il Werder a produrre occasioni, e il Milan si salva con l'esperienza. La dea bendata sembra assistere il Diavolo quando, su una punizione calciata da Beckham, un tocco di mano in area è punito con un rigore, che Pirlo realizza: 1-0 e primo centro stagionale per Andrea. Pochi minuti dopo, il Milan si prende il raddoppio e inizia a pensare agli ottavi e al St. Etenne: Pato taglia in due la difesa tedesca e infila sotto la traversa dal limite un bolide imprendibile di rara bellezza. Eppure il gran lavoro a centrocampo di Ambroini lascia intendere che il Werder non stava a guardare: e per tre volte, allo scadere, Dida deve parare le incursioni di Mertesacker, Almeida e Tziolis soli in area. La ripresa è un incubo: il Werder assedia e grondano i pericoli, il Milan cerca di difendersi alla meno peggio; quando Seedorf, acciaccato, lascia campo a Flamini non ce n'è più per nessuno. Ancelotti mette Shevchenko per Inzaghi, ma al '23 i tedeschi accorciano su palla inattiva: Punizione di Diego e inzuccata di Pizarro che vola dieci spanne più in alto di Favalli. Ancelotti toglie il povero Giuseppe e inserisce Jankulovski, ma ormai il Milan non c'è più e incassa il pareggio: facilissimo per Pizarro fare il bis di testa, gabbando Maldini e il goffo Dida. E' il 2-2 che qualifica il Werder Brema e butta in rovina la stagione che, a Milanello, doveva essere quella della rinascita. Nell'assedio finale si porta in area anche Dida, ma il vecchio Diavolo resta scornato.

MILAN-WERDER BREMA 2-2. MARCATORI: Pirlo (M) su rigore al 26', Pato (M) al 33' p.t.; Pizarro (W) al 23' e al 34' s.t. MILAN (4-3-1-2): Dida; Zambrotta, Senderos, Maldini, Favalli (Jankulovski dal 32' s.t.); Beckham, Pirlo, Ambrosini; Seedorf (Flamini dal 9' s.t.); Inzaghi (Shevchenko dal 17' s.t.), Pato. (Abbiati, Kaladze, Bonera, Antonini). All.: Ancelotti. WERDER BREMA (4-3-1-2): Vander; Fritz, Mertesacker, Naldo, Pasanen (Boenisch dal 22' s.t.); Tziolis, Frings, Ozil (Jensen dal 46' s.t.); Diego; Pizarro, Almeida (Rosenberg dal 17' s.t.). (Mielitz, Prodl, Baumann, Harnik). All.: Schaaf. ARBITRO: Eriksson (Svezia), assistenti Ekstrom e Klasenius. NOTE: serata fredda, terreno in discrete condizioni; spettatori 23.280 per un incasso di 618.413 euro. Ammoniti Fritz, Pirlo, Senderos, Ozil, Rosenberg. Angoli 3-7. Recuperi 0' p.t., 3' s.t.

LE PAGELLE

DIDA 5 Rimane immobile sui due gol del Werder, di fatto annullando le discrete cose fatte nel primo tempo. ZAMBROTTA 6 Copre con esiti positivi la fascia destra. SENDEROS 5 L'avvio è, come sempre, insicuro; poi però, dopo qualche sciocchezza, si riprende e acquisisce sicurezza e solidità (come sempre). Resta peò invischiato nei balletti della difesa sui due gol tedeschi. MALDINI 5 A lungo senza sbavature, si perde Pizarro nell'azione dell'1-2 e partecipa alle sofferenze della retroguardia. E' il suo ultimo gettone europeo. FAVALLI 5 Sulla sua testa pendono le colpe del 2-2 di Pizarro, che lo strapazza nello stacco. Spinge poco (JANKULOVSKI sv). BECKHAM 6 Compito ordinato e senza appunti a centrocampo. Corre molto e si danna anche nei recuperi, come un umile gregario. PIRLO 6 Fa vedere qualcosa di buono, come un buon recupero difensivo; ma mai giocate da vero fenomeno. Solo il rigore dell'1-0 gli vale la sufficienza. AMBROSINI 6 Lotta e corre tantissimo, ma appare poco lucido. SEEDORF 6 Fa giostrare il gioco e, quando esce acciaccato, per il Milan è notte fonda (FLAMINI 6 Si sbatte molto, nel finale si porta anche al cross ma troppo sul portiere). PATO 7 Rapido dribbling sempre efficace, avversario alle spalle e rapidissima progressione verso la porta: la velocità e l'armonia con cui Patinho si muove sono splendide. E' imprendibile, e segna un gol memorabile, il terzo in questa coppa e il numero 14 in stagione, per un totale di 23 in rossonero. INZAGHI 5 Non si vede praticamente mai, ma d'altronde non era partita per uno come lui vista l'assenza di cross e di gioco (SHEVCHENKO 5,5 Anche lui non combina niente).

CANNONIERI ROSSONERI: 14 GOL PATO (11 in campionato/ 3 in UEFA/ 0 in coppa Italia). 11 GOL: KAKA' (11/0/0). 9 GOL: RONALDINHO (7/2/0). 5 GOL: INZAGHI (2/3/0). 4 GOL: AMBROSINI (3/1/0), SEEDORF (4/0/0). 2 GOL: BECKHAM (2/0/0), BORRIELLO (1/1/0), SHEVCHENKO (0/1/1). 1 GOL: ZAMBROTTA (1/0/0), JANKULOVSKI (0/1/0), GATTUSO (0/1/0), PIRLO (0/1/0).

COMMENTI A CALDO

MILANO - Dopo la delusione dell'eliminazione le parole dell'allenatore Carlo Ancelotti: "Ci dispiace. Potevamo fare di più nella partita, ci hanno sovrastato nel gioco, sia nel primo tempo, quando eravamo più freschi, che nel secondo. E' stata una sofferenza continua. Sui gol invece mi sento di dire che non ci sono colpe oggettive. Dobbiamo prendere atto della serata e non aver paura nel dire che il Werder ha nettamente meritato. E' un momento delicato, abbiamo molti giocatori infortunati e probabilmente domenica non avremo a disposizione Seedorf e Ambrosini. In ogni caso non siamo un gruppo alla sbando, dobbiamo riprenderci e non deprimerci e centrare l'obiettivo di arrivare in Champions. E' stata proprio una brutta serata. Dida? Non gli imputo responsabilità. Avevamo deciso che era lui il titolare e abbiamo proseguito su questa strada. Non abbiamo avuto il comando della partita e anche io mi sento responsabile. Senderos è stato uno dei pochi giocatori che ha fatto il suo, lui può essere un giocatore importante per il futuro. Questa partita l'avevo preparata con la volontà di giocarla, ma loro ci hanno aggredito bene e hanno trovato vantaggio sul gioco aereo. I fischi a fine gara? Normale e giusto che ci siano, ci devono stimolare. Adesso dobbiamo lavorare soprattutto sotto il profilo psicologico e come detto riprenderci, serrare le fila.. Ora ci concentriamo sull'unico obiettivo rimasto, dobbiamo chiudere bene la stagione e pensare alla Samp. Proveremo a recuperare gli acciaccati, proveremo a recuperare Kakà ma non è così semplice".

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