domenica 23 dicembre 2007

INTER-MILAN 2-1, IL MILAN SI PIEGA AI CUGINI

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA



ROSSONERI IN VANTAGGIO CON PIRLO IN UN PRIMO TEMPO SPETTACOLARE E VELOCE, GIOCATO A PARIMERITO. I NERAZZURRI PAREGGIANO CON CRUZ E NELLA RIPRESA SI DIMOSTRANO SQUADRA FORTISSIMA, PASSANDO CON CAMBIASSO.

MILANO. Saremo anche i Campioni del Mondo, ma probabilmente dobbiamo ammettere che l'Inter è la migliore in Italia. Fa male dirlo, ma è così e nello scontro diretto ne abbiamo avuto la prova. Nerazzurri ammirevoli già prima della partita, quando si dispongono in due ali ai lati del tunnel per fare entrare i Mondiali rossoneri come in una regale passerella. Poi la sfida ha inizio, ed è velocissima, spettacolare, densa, piena di ardore e contrasti battaglieri, a dimostrazione di quanto sentita è la partita. Il Milan passa con un gioiello di Pirlo su punizione, poi però l'Inter cresce, segna con Cruz e Cambiasso grazie a due errori di Dida e conduce la gara mettendo sotto gli uomini di capitan Maldini, mai domo e anzi spesso funambolico anche in proiezione offensiva. Il Milan paga l'affaticamento e qualche infortunio, ma per raddrizzare questo campionato forse servirà qualche sforzo sul mercato.

LA PARTITA. Capitan Maldini a sinistra e Oddo a destra cingono la difesa con Nesta e Kaladze. Centrocampo titolare, con Gattuso regolarmente in campo nonostante qualche acciacco. In attacco gioca Inzaghi dietro ai due fantasisti. Gattuso accende subito la gara con un focosa entrata su Jimenez; Ibrahimovic incanta con una girata al volo alta. Il primo tempo è velocissimo, giocato ad alti ritmi, con azioni rapide e piene di tocchi di prima, assalti arrembanti e emozioni su entrambi i fronti. Pirlo apre su punizione dando uno scossone alla partita, una specialità tipico della casa per l'1-0. L'Inter replica con una traversa terribile del folletto Jimenez e Cruz pareggia dopo una serie di uno contro a uno a tutto campo e parecchi falli da giallo: controllo perfetto nonostante la pressione di Seedorf e tocco di giustezza nell’angolo, con qualche responsabilità di Dida. 1-1. Kakà brilla soprattutto nel primo tempo, regala qualche galoppata in alta velocità ma in due occasioni potrebbe fare di più: prima quando piomba in area, scherza tre volte Samuel con finte e controfinte ma si butta a terra sfiorato da Cambiasso; poi quando in altissima velocità è fermato fallosamente da Materazzi e, invece di continuare la corsa, lanciato com'era e con un'intera metà campo liberissima, si ferma a cercare il fallo. Nella ripresa Ancelotti butta in campo Emerson, Gilardino e Serginho (per gli stanchi&acciaccati Seedorf, Inzaghi, Gattuso). Gilardino ha subito un'occasione ma la sciupa; Cambiasso invece si presenta al tiro e impallina Dida con una fionda velenosa da fuori, che vale il 2-1. Il portiere si butta dalla parte sbagliata, e si fa pure passare il pallone, goffamente, sotto le gambe. Chiusa la rimonta, la squadra di Mancini rischia con un pallone vagante non controllato da Ambrosini poco prima di produrre uno dei rari tentativi di Ibrahimovic (meno brillante del solito). Nonostante stanchezza e postumi da fuso orario il Milan resta in gioco fino alla fine, e per fortuna che Nesta e Kaladze annullano del tutto Ibrahimovic. Kakà impegna Julio Cesar. Nesta prova a bissare in mischia il gol della finale con il Boca, ma non è fortunato. Per finire Ambrosini arriva con un pizzico di ritardo all’appuntamento con il 2-2. E’ l’ultimo sussulto: il Milan deve inchinarsi ai valorosi cugini, che volano imperterriti verso il loro terzo scudetto di fila dopo 16 anni di soffernze e agonia.

PIRLO PORTA IN VANTAGGIO IL MILAN...


E FESTEGGIA COSI'



INTER-MILAN 2-1
MARCATORI: Pirlo (M) al 18’, Cruz (I) al 36’ p.t.; Cambiasso (I) al 17’ s.t. INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel (dal 38’ s.t. Materazzi), Maxwell; Zanetti, Cambiasso, Chivu; Jimenez (dal 34’ s.t. Pelé); Cruz (dal 40’ s.t. Suazo), Ibrahimovic. (Orlandoni, Burdisso, Cesar, Crespo). All. Mancini. MILAN (4-3-2-1): Dida; Oddo, Nesta, Kaladze, Maldini; Gattuso (dal 1’ s.t. Emerson), Pirlo, Ambrosini; Kaka, Seedorf (dal 12’ s.t. Serginho); Inzaghi (dal 1’ s.t. Gilardino). (Kalac, Cafu, Bonera, Brocchi). All. Ancelotti. ARBITRO: Morganti. NOTE: giornata fredda, campo in discrete condizioni, spettatori 85mila circa (tutto esaurito); ammoniti Pirlo (M), Cordoba (I), Gattuso (M), Jimenez (I), Materazzi (I), Ambrosini (M), Cruz (I), tutti per gioco scorretto; angoli 2-5; recupero 1’ p.t., 4 s.t.

NEL CUORE DEL DERBY




IL PAREGGIO NERAZZURRO



HANNO DETTO...
CARLO ANCELOTTI: "Siamo Campioni del Mondo, oggi abbiamo disputato una partita leggittimando questo primato, nessuna sconfitta può togliermi il sorriso dalle labbra e cancellare questo stato di beatitudine. Sicuramente è una sconfitta che dispiace, è arrivata in circostanze particolari, con molti episodi sfavorevoli. I giocatori dell'Inter hanno giocato molto bene e sono riusciti a farci i complimenti per il Mondiale in una maniera molto originale, inaspettato. Peccato però che il pubblico non sia stato molto carino nei confronti di Ambrosini. Noi siamo una squadra più agile, più abile rispetto all'Inter e abbiamo cercato di portare la partita in questo senso. Con l'anno nuovo il nostro primo obiettivo per il 2008 sarà quello di fare più punti possibili dalla ripresa del campionato fino al 20 febbraio e cercare di arrivare agli ottavi di finale di Champions con una posizione migliore in classifica. Troveremo Pato all'interno del gruppo e presto speriamo anche Ronaldo dal momento che oggi gli è stata concessa l'autorizzazione a correre. Riguardo all'episodio di Dida, può succedere che un portiere commetta un errore, non mi piace scaricare tutta la responsabilità su un singolo giocatore, lui resta impermeabile e da parte nostra c'è la fiducia completa."

CAMBIASSO, SORPASSO NERAZZURRO


DIDA AFFRANTO


LA DELUSIONE DI KAKA'


CLASSIFICA
43 INTER 36 ROMA 35 JUVENTUS 29 UDINESE 28 FIORENTINA 25 PALERMO 23 NAPOLI 22 ATALANTA 21 SAMPDORIA 21 CATANIA 19 GENOA 18 MILAN 18 PARMA 18 LAZIO 17 TORINO 15 LIVORNO 15 EMPOLI 14 SIENA 13 REGGINA 10 CAGLIARI

VIVA IL FAIR PLAY

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