venerdì 21 settembre 2007

DOMANI MILAN-PARMA

TORNA LA SERIE A E ANCELOTTI DA FIDUCIA A BONERA E GILARDINO: DUE GRANDI EX CHE HANNO SEGNATO LA STORIA RECENTE DEL CLUB EMILIANO E VOGLIONO PREPARARE UN BELLO SCHERZETTO AI LORO EX TIFOSI...


Gila col Milan e ai tempi del Parma

FORMAZIONE.
Domani il Milan ospita il Parma a san Siro per la quarta di campionato. L'obbiettivo è vincere e convincere per iniziare a dimostrare la nostra superiorità anche in campo nazionale. La settimana di coppa, con l'Inter umiliata e sconfitta dal Fenerbache(!) ha dimostrato una volta di più il livello superiore dei club che si affrontano in Europa, territorio in cui i rossoneri sono temuti e rispettati proprio perchè hanno sempre dato infinite prove di forza, i tanto incensati cuginastri nerazzurri si sono presi invece un'altra bella scoppola, a ribadire la loro inconsistenza internazionale e il loro prestigio europeo ridotto ai ricordi degli anni '60; inoltre, ancora una volta si è potuto constatare quanto portentosa sia la corazzata di Mancini, quella che ha vinto a mani basse un campionato in cui squadroni come Palermo ed Empoli hanno fatto le big... Comunque, tornando a domani: Ancelotti dovrebbe alternare Gilardino a Inzaghi in attacco, e Bonera a Kaladze dietro. Per il resto, formazione consolidata.


Anche Bonera è un doppio ex

EX. Bonera e Gilardino saranno i grandi ex della serata. Bonera, difensore classe 1981, è esploso nel Brescia, il club della sua città; dopo 4 stagioni, nel 2002 fu acquistato dal Parma in qualità di promettentissimo giovane italiano. In gialloblù ha mantenuto le promesse: forte fisicamente, presente con autorità e tempismo nel guidare la difesa, Bonera possiede anche un'ottima tecnica di base. A Parma ha chiuso con la fasci di capitano, giocando 136 gare in 4 anni. Ha raggiunto la Nazionale e il Milan, dove al primo anno ha subito dato un gran contributo. Inizialmente il mister lo ha provato in fascia, con risultati via via sempre migliori; poi però si è imposto come centrale perfetto, il suo vero ruolo. Alberto Gilardino, di scuola Piacenza (ha esordito in A a 17 anni), si è messo in mostra in un paio di stagioni al verona e nel 2002 è passato al Parma. Dopo un anno di ambientamento è esploso fragorosamente, segnando gol a raffica e suscitando i clamori nazionali. Novello Inzaghi (opportunista, rapido, decisivo, costante, col fiuto del gol innato) però più tecnico e spettacolare, Gila segna 26 reti nel 2004 e 25 l'anno dopo, meritandosi Milan e Nazionale. In rossonero, dopo un piccolo ambientamento, si mette in mostra segnando 19 volte al fianco di Inzaghi, Sheva e Kakà. Pur con altri 16 centri l'anno scorso, è parso meno brillante e importante in zona gol: i tifosi gli chiedono di diventare il leader dell'attacco. Insomma, il nuovo Inzaghi.


Ancelotti-Sacchi, mille intrecci sull'asse
Parma-Milan


AMARCORD. Carlo Ancelotti è nato calcisticamente nel Parma: il mister era la giovane stella del club ducale ai tempi della serie C, a fine anni '70. Dopo 3 stagioni fu preso dalla Roma, dove diventò campione affermato e bandiera. Passate altre 8 stagioni, Ancelotti era dato per finito, logorato da tanti infortuni; invece il bello della sua carriera doveva ancora venire, il Milan di Berlusconi puntò su di lui e Carletto divenne una delle stelle più luminose della storia milanese. Centrocampista forte e dinamico, dal lancio teleguidato e leader naturale della manovra, Ancelotti in 5 stagioni vinse tutto e diventò un idolo. Da tecnico ha portato il Parma a un nobile secondo posto a metà anni '90, prima di arrivare al milan nel 2001 e vincere 7 trofei in 7 stagioni. Nel Parma si è affacciato alla ribalta come tecnico Arrigo Sacchi, che Berlusconi ha portato al Milan nelle critiche per farlo diventare il profeta del suo ciclo immortale. Il portiere di quel Milan, il grande Giovanni Galli (ex Fiorentina), dopo l'epopea rossonera giocò nel Napoli e passò al Parma da chioccia di Bucci. Hernan Jorge Crespo, bomber argentino, al Parma nel 1996 ebbe difficoltà di ambientamento; ma mister Ancelotti puntò su di lui e Valdanito ripagò con 61 reti in 4 anni. Nel 2000 passò alla Lazio (altri 35 gol) e nel 2002 all'Inter, quindi al Chelsea di Abramovich e, nel 2004, al Milan: come a parma, inizia tra gli stenti, ma Ancelotti gli sta vicino e alla fine Hernan diventa idolo dei tifosi: 11 reti in campionato e 6 in coppa, compresa la doppietta in finale al Liverpool. Purtroppo il Chelsea lo riprende dal prestito e, dopo un campionato vinto, lo ricede all'Inter, dove Hernan continua tuttoggi a vincere e segnare grappoli di gol. Marcio Amoroso, brasiliano, esplose nell'Udinese e aParma fece abbastanza bene, limitato da infortuni; dopo la grande epopea al Borussia Dortmundprima e al San Paolo dopo, passò al Milan nel 2006 come meteora e, dopo un passaggio al Corinthians, oggi gioca nel Gremio.


Crespo, gran bomber a tutte le
latitudini

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