venerdì 7 settembre 2007

PATO, NATURALMENTE: INIZIA LA STORIA

NON CONTA IL RISULTATO (2-2) NELL'AMICHEVOLE DI KIEV, CONTA IL GOL DEL GIOIELLINO DICIOTTENNE. PRECOCE ANCHE NEL REALIZZARE IL SUO PRIMO GOL IN ROSSONERO, IL PRIMO DI UNA SERIE CHE POTREBBE DIVENTARE VENTENNALE...

Chi ieri ha assistito all'amichevole tra Milan e Dinamo Kiev (per gli 80 anni del club ex sovietico), nella gelida pioggia della capitale o più probabilmente davanti alla televisione, forse ha assistito all'inizio di un qualcosa di straordinario. Qualcosa chiamato Alexandre Pato. Il ragazzino, il craque designato, quello che a 17 anni appena compiuti aveva iniziato ad estasiare le platee brasiliane. Ieri sera il neo diciottenne, con la sua faccia da bimbo a Disneyland, ha giocato la prima gara da milanista. Non può giocare gare ufficiali fino a gennaio, ma nel frattempo si prebde tutte le copertine nelle amichevoli: perchè sarà anche partito timido, come il Milan (presto sotto di 2-0) ma poi ha fatto sgorgare tutto il suo dolce talento nella grigia notte ucraina. Un assist al Gila (in fuorigioco), un bel tiro deviato in corner, un gol fallito sotto la porta e poi la gemma, il gol, il primo sigillo del papero rossonero. Discesa di Bonera a destra, cross e imperiosa incornata in rete. Sarà piccolino, il moccioso, ma è terribilmente efficace. Nella ripresa, dopo il pareggio di Gilardino, Pato distilla qualche altra piccola caramellina, qualche dribbling armonico, nulla di grandioso. Quelle cose le terrà per le partite vere. Resta il sogno d'aver ammirato l'inizio di un qualcosa di straordinario, che farà storia a Milanello. Pensateci: mettete che Pato inizierà presto a prendersi copertine a suon di magie, conquistando San Siro. Mettete che si innamori dei luoghi, dell'Italia, della maglia. Del Milan che l'ha allevato da quando era un cucciolo. Immaginatelo alzare trofei, festeggiare i 20 anni in rossonero. Immaginate fiumi di gol, il culmine della sua maturità fisica e atletica. Sognatelo miglior giocatore della terra, stella del Milan e del Brasile. Immaginatelo avvicinarsi alla trentina già colmo di medaglie, e deliziare ancora il suo stadio fino a 36, 37 anni, come ormai è normale per un attaccante, figuriamoci per un fenomeno. Sapete cosa vorrebbe dire? Vorrebbe dire che Pato avrà trascorso venti e passa stagioni in rossonero. Come Maldini, Baresi. Quanti anni avrete tra vent'anni, quante cose vedremo sotto i colori rossoneri, quante magie dipingerà il nostro campioncino? Chiudete gli occhi, e sognate gente. Abbiamo davanti un ventennio stellare. Ora riaprite gli occhi, e torniamo al Milan di ieri sera. Un altro giovane brasiliano, Digao, ha fatto il bello e il cattivo tempo, in difesa. Un pilastro gigantesco e inatteso, e gli davamo del raccomandato (è il fratello di Kakà!). Come Nesta. E in porta? Il quasi quarantenne Fiori, 9 anni (e sole 2 gare ufficiali) al Milan, che vola a parare con classe e disinvoltura. Nella storia, mai nessun terzo portiere così forte, longevo, serio, attaccato alla maglia. Che altro sottolineare? bene Aubameyang, bene Cafu e Favalli e finale zeppo di esuberanti mocciosi della primavera, da Cosner a Caraglia, fino ad Ancelotti junior. E a bordocampo l'indimenticabile doppio ex, Shevchenko, che ha abbacciato i vecchi amici. Insomma, una bella serata di festa in stile Milan. In stile Pato.

Pato: "Per me quella di ieri è stata una serata importante. Ho avuto modo di abbracciare Shevchenko, il numero 7 più importante della storia del Milan. Sarà difficile raggiungerlo, lui ha fatto cose grandissime nel Milan. Per farlo dovrò lavorare tantissimo. Non è la prima volta che faccio gol di testa. Ho segnato una rete simile anche con la Nazionale Under 20 del Brasile. Per il resto sono un giocatore a disposizione della squadra. Sono un attaccante d'area, ma mi piace dialogare con i miei compagni. Mi trovo bene e cerco di seguire gli allenamenti con molta attenzione. E so perfettamente che devo crescere ancora molto, senza pensare a quello che è accaduto ieri sera in amichevole".

MILAN (4-4-2): Kalac (dal 1' s.t. Fiori); Bonera, Nesta (dal 34' s.t. Caraglia), Digao, Favalli; Cafu, Brocchi (dal 43' s.t. D. Ancelotti), Emerson, W. Aubameyang (dal 20' s.t. Cosner); Pato (dal 43' s.t. Rampinini), Gilardino (dal 41' s.t. P. Aubameyang). All. C. Ancelotti.

Davide Ancelotti

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