martedì 11 settembre 2007

NESTA, TEMPESTA PERFETTA

RITRATTO DI ALESSANDRO NESTA, LA COLONNA DEL MILAN CHE SPLENDE NELLA COSTELLAZIONE DIFENSIVA ROSSONERA. UN CAMPIONE STRAORDINARIO CHE IN ROSSONERO HA GIA' FATTO STORIA E VINTO TANTO, DIVENTANDO UNA BANDIERA SIN DA SUBITO.

Sandro Nesta, pilastro rossonero. Bandiera, colosso, fuoriclasse e campionissimo. Sembrava impossibilie vederlo con colori diversi da quelli della sua Lazio, poi invece il difensore più forte del mondo scelse il Milan e iniziarono a piovere successi, prodezze, vittorie. Era il 2002, e Alessandro era il capitano della Lazio. In biancoceleste aveva vinto tutto, compreso lo scudetto tanto agognato nella capitale. Era il simbolo, dopo aver passato tutta l'infanzia in biancoceleste e aver vestito solo quella maglia in una carriera già stellare. Poi però i problemi economici del club e la crescente voglia di vincere ancora e di più del difensore lo portarono a Milano, a vestirsi di rossonero. Debutta a Modena e torna subito nel suo Olimpico, Sandro, subissato di fischi. Poi però si ambienta in fretta e inizia a brillare in difesa. Re dell'anticipo a tuttocampo, rapido e tempestivo negli interventi, elegante come un principe, Nesta è capace da subito non solo di interventi mostruosamente efficaci e decisivi, ma anche di giocate stilisticamente grandiose. Come un salvataggio sulla linea, in rovesciata, nel 4-0 in casa del Deportivo. Il Milan incanta e alla fine alza la Champions a Manchester, e anche Nesta segna uno dei rigori decisivi. Una stagione di altissimo rendimento, in cui al fianco di Maldini, Nesta ha creato una coppia diensiva stellare, che farà storia. La "coppia" tocca l'apice della sua sistematica impenetrabilità nel 2003/04, i due sono sontuosi e il Milan vince lo scudetto coi tifosi in delirio. Nesta e maldini, Castore e Polluce, costellazione di successo. Nesta copre, imposta, anticipa: è un campione totale, non sbaglia un colpo, soffre qualche infortunio ma torna sempre a livelli grandiosi. Tempesta perfetta il suo nome di battaglia, a ingigantire la sua aurea di nobiltà, infallibilità, eleganza. Il solito Nesta brilla nelle due stagioni successive, anche con qualche golletto (strepitoso quello al Chievo!), lui che ne ha sempre segnati pochi. Ma lui e Maldini rinverdiscono sempre di più il mito di grandi "muraglie" di gran tasso tecnico, come la celebre Baresi-Costacurta. Dopo un Mondiale vinto ai margini (infortunio, da mangiarsi le mani), Nesta si cura negli USA mentre tutti ironizzano sulla sua assenza. Il Milan soffre. poi lui torna, mostruoso, grandissimo. E il Milan ingrana, e vola ancora ad alzare la Coppa. Nesta blinda di nuovo il reparto, mostra a tutti che è ancora il numero uno: anticipi, tackle, sgroppate, una presenza assidua, sfavillante, totale nella protezione del suo Milan. Con Bayern, Manchester e Liverpool si vede un Nesta universale, immenso, infinito. All'andata, al ritorno, senza errori, senza macchia, senza paura. Inizia la sesta stagione in rossonero, e Nesta è sempre li, a svettare lucente in difesa. Maldini non può più essere sempre presente come un tempo, ma Nesta laddietro è sempre in forma, sempre pronto a compiere miracoli incredibili. Leader e bandiera, colonna portante, astro assoluto della costellazione rossonera. Insomma, Sandro Nesta!

ALESSANDRO NESTA Roma, 19/3/1976. Difensore. CARRIERA:93/02 LAZIO, 02/- MILAN PALMARES: 3 COPPE ITALIA (1 Milan, 2 Lazio), 2 SCUDETTI (1+1), 3 SUPERCOPPE ITALIANE (1 Milan, 2 Lazio), 1 COPPA DELLE COPPE (Lazio), 3 SUPERCOPPE EUROPEE (1 Lazio, 2 Milan), 2 CHAMPIONS LEAGUE (Milan), 1 CAMPIONATO DEL MONDO.

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