giovedì 20 settembre 2007

PIRLO, CAMPIONE UNIVERSALE

PIRLO NON E' PIU' "SOLO" IL REGISTA PIU' FORTE DEL MONDO, PIRLO E' TRA I NUMERI UNO IN ASSOLUTO. ED E' PARTITO PER L'ENNESIMA STAGIONE A LIVELLI SONTUOSI, STELLARI. A MODO SUO.



Tu chiamale, se vuoi, geometrie. Andrea Pirlo dipinge calcio e costruisce mirabilie, cervello sottile e piedi fatati per guidare i successi del suo Milan. Il regista rossonero è tornato a livelli stellari, sontuosi, dopo che nella scorsa stagione le fatiche post-mondiale ne avevano minato i picchi di splendore a cui ora Andrea ci ha riabituato. Così se l'anno scorso il Pirlo migliore si era visto da gennaio in poi (insomma, con l'avvicinarsi delle sfide importanti), come per moltissimi altri rossoneri, in questo 2007/08 abbiamo da subito capito che sarà una stagione mostruosa per lui. Aveva iniziato come trequartista, Pirlo, esordiendo bambino nel Brescia; poi era passato all'Inter, ma nel caos sovrano che regnava alla Pinetina non era riuscito a brillare, anche a causa di una personalità ancora da formare e alla cronica abitudine dei cugini di perdersi per mano grandi talenti: così, dopo i fruttiferi prestiti a Reggina e Brescia, nel 2001 Pirlo arriva al Milan come riserva di Rui Costa. Gioca una buona stagione, ma nell'estate 2002 arriva una svolta epocale: con Ancelotti si reinventa playmaker e prende le chiavi del centrocampo, scoprendo di essere un regista incredibilmente dotato. Lui guida la straordinaria macchina rossonera che incanta e vince l'Europa, e presto diventa all'unanimità il miglior play del globo: Scolari e Rivaldo dicono di "sognarlo con la maglia del Brasile"! Fantasia e classe non sempre vogliono dire giocatore poco incline alla grinta e alla combattività: Pirlo ha imparato a creare e distruggere, lottare con ardore e personalità. Geniale nel lanciare ad occhi chiusi azioni entusiasmanti, micidiale sui calci piazzati: Pirlo diventa insostituibile, unico e infinito. Visione di gioco, eleganza, classe, intuito e piedi fatati: così il Milan vince anche lo scudetto, e Andreino è protagonista stellare. Ottimo anche nella stagione seguente, Pirlo entusiasma con punizioni, dribbling e giocate magiche anche nel 2005/06, pur se con alcuni alti e bassi, e disputa un grande mondiale; poi la stagione della nuova Champions, un rendimento crescente sempre più strepitoso e il presente, fatto di luccicante entusiasmo per la grandezza di un campione infinito che non si può più definire "solo" come regista più forte dell'Universo. Pirlo è di più, Pirlo è sul podio dei giocatori più forti in assoluto.


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