CHAMPIONS LEAGUE, PRIMO TURNO
SECONDA GIORNATA
SOTTO LA PIOGGIA BATTENTE, MILAN E CELLTIC COMBATTONO SENZA ESCLUSIONE DI COLPI; IL MILAN PAGA TROPPA IMPRECISIONE IN DIFESA E POCO PESO IN ATTACCO, MA IL CELTIC VINCE CON SOLI 2 TIRI IN PORTA: IL PARI SAREBBE STATO PIU' GIUSTO.
GLASGOW. La panacea europea stavolta non fa effetto al Milan, che sotto la pioggia scozzese viene sconfitto dal Celtic dopo una partita dura e combattuta nella quale avrebbe perlomeno meritato un pareggino. La crisi rossonera si estende dunque in Coppa, dopo che per settimane lo scarso rendimento in campionato era stato spacciato, quasi orgogliosamente, come mancanza di stimoli per dei campioni abituati troppo bene con la Champions. Invece a Glasgow ritornano i fantasmi, che si chiamano fase difensiva talvolta troppo allegra, attaccanti che non sanno più segnare, difficoltà nello sfondare un muro difensivo che si schiera con certosina sistematicità. Dopo il vantaggio biancoverde, solo grazie ad un rigore provvidenziale Kakà era riuscito ad accorciare; ma prima della fine il Celtic colpisce di nuovo, e i Campioni d'Europa tornano a casa sconfitti. Senza farsi mancare proprio nulla: compreso un folle invasore di campo che ha colpito Dida. Con il solito stile, il Milan ha annunciato che non farà ricorso.
LA PARTITA. Dida ce la fa, e va in campo. Difesa con Nesta e Bonera in mezzo e i soliti Oddo-Jankulovski esterni. Pirlo, Gattuso, Seedorf e capitan Ambrosini a centrocampo; Kakà a supporto di Inzaghi, proprio come annunciato dal mister. Una pioggia tipicamente scozzese violenta il campo di gioco gremito di folla cantante, in una cornice di pubblico come sempre da pelle d'oca. Il Celtic inizia aggressivo, mentre il Milan è molto impreciso e anche quando prende il pallino del gioco non migliora la qualità della manovra e dei passaggi. La gara è aggressiva e combattutissima, e se dal punto di vista tecnico regala pochi spunti, da quello agonistico è tutto un contrasto, un tackle nel fango, uno scontro a muso duro. Gattuso e Ambrosini ovviamente si esaltano in quest'arena di leoni, sotto la pioggia incessante. Ma anche Pirlo non si tira indietro, e dopo un infortunio che lo porta sofferente a bordocampo decide di rimanere in campo. Il primo tempo si consuma così tra acqua, botte e fango, tutto concentrato a centrocampo, senza occasioni. Nella ripresa il Milan cerca di premere di più. L'entrata di Gourcuff per Seedorf apporta un gran innesto di vitalità e schizofrenia alla manovra, col francesino che entra subito in partita e gioca con maggior vivacità dell'olandese. La gara resta confusa, pur aumentando di ritmo, e si incanala verso la fase decisiva. Il Milan non crea molte occasioni, e la presenza di Inzaghi è inavvertibile; Il Celtic non sta a guardare e aggredisce, e così si ritrova in vantaggio: cross da sinistra, Dida va a vuoto e la difesa lo imita in tutti i suoi elementi, Mc Manus arriva sulla palla e spinge in rete: 1-0. Il Milan non si perde d'animo e reagisce immediatamente, Ambrosini è cinturato in area e l'arbitro fischia il rigore: Kakà trasforma, 1-1. La gara continua nervosa ma su ritmi più divertenti, è Gourcuff a brillare con giocate e guizzi pregni di voglia di fare ed una crescente personalità. Anche Kakà sale di rendimento. falli e contrasti continuano a fare da cornice, mentre Nesta governa la difesa con calma e sangue freddo. Ancelotti inserisce Gilardino per Inzaghi, il Milan spinge con intensità crescente pur senza creare ancora delle occasioni importanti, e mette il Celtic al muro; tuttavia gli scozzesi ribaltano la situazione in una sola azione, e al '90 McDonald si fionda su una respinta di Dida realizzando il 2-1. Milan annichilito. Qui entra in scena il folle tifoso scozzese, che corre verso Dida e gli dà un buffetto; Nelson lo rincorre ma dopo 3 passi si lascia stramazzare al suolo clamorosamente. Entra Kalac, ci sono '3 di recupero, ma non succede più nulla: il Milan deve trovarsi un'altra panacea.
SECONDA GIORNATA
SOTTO LA PIOGGIA BATTENTE, MILAN E CELLTIC COMBATTONO SENZA ESCLUSIONE DI COLPI; IL MILAN PAGA TROPPA IMPRECISIONE IN DIFESA E POCO PESO IN ATTACCO, MA IL CELTIC VINCE CON SOLI 2 TIRI IN PORTA: IL PARI SAREBBE STATO PIU' GIUSTO.
GLASGOW. La panacea europea stavolta non fa effetto al Milan, che sotto la pioggia scozzese viene sconfitto dal Celtic dopo una partita dura e combattuta nella quale avrebbe perlomeno meritato un pareggino. La crisi rossonera si estende dunque in Coppa, dopo che per settimane lo scarso rendimento in campionato era stato spacciato, quasi orgogliosamente, come mancanza di stimoli per dei campioni abituati troppo bene con la Champions. Invece a Glasgow ritornano i fantasmi, che si chiamano fase difensiva talvolta troppo allegra, attaccanti che non sanno più segnare, difficoltà nello sfondare un muro difensivo che si schiera con certosina sistematicità. Dopo il vantaggio biancoverde, solo grazie ad un rigore provvidenziale Kakà era riuscito ad accorciare; ma prima della fine il Celtic colpisce di nuovo, e i Campioni d'Europa tornano a casa sconfitti. Senza farsi mancare proprio nulla: compreso un folle invasore di campo che ha colpito Dida. Con il solito stile, il Milan ha annunciato che non farà ricorso.
LA PARTITA. Dida ce la fa, e va in campo. Difesa con Nesta e Bonera in mezzo e i soliti Oddo-Jankulovski esterni. Pirlo, Gattuso, Seedorf e capitan Ambrosini a centrocampo; Kakà a supporto di Inzaghi, proprio come annunciato dal mister. Una pioggia tipicamente scozzese violenta il campo di gioco gremito di folla cantante, in una cornice di pubblico come sempre da pelle d'oca. Il Celtic inizia aggressivo, mentre il Milan è molto impreciso e anche quando prende il pallino del gioco non migliora la qualità della manovra e dei passaggi. La gara è aggressiva e combattutissima, e se dal punto di vista tecnico regala pochi spunti, da quello agonistico è tutto un contrasto, un tackle nel fango, uno scontro a muso duro. Gattuso e Ambrosini ovviamente si esaltano in quest'arena di leoni, sotto la pioggia incessante. Ma anche Pirlo non si tira indietro, e dopo un infortunio che lo porta sofferente a bordocampo decide di rimanere in campo. Il primo tempo si consuma così tra acqua, botte e fango, tutto concentrato a centrocampo, senza occasioni. Nella ripresa il Milan cerca di premere di più. L'entrata di Gourcuff per Seedorf apporta un gran innesto di vitalità e schizofrenia alla manovra, col francesino che entra subito in partita e gioca con maggior vivacità dell'olandese. La gara resta confusa, pur aumentando di ritmo, e si incanala verso la fase decisiva. Il Milan non crea molte occasioni, e la presenza di Inzaghi è inavvertibile; Il Celtic non sta a guardare e aggredisce, e così si ritrova in vantaggio: cross da sinistra, Dida va a vuoto e la difesa lo imita in tutti i suoi elementi, Mc Manus arriva sulla palla e spinge in rete: 1-0. Il Milan non si perde d'animo e reagisce immediatamente, Ambrosini è cinturato in area e l'arbitro fischia il rigore: Kakà trasforma, 1-1. La gara continua nervosa ma su ritmi più divertenti, è Gourcuff a brillare con giocate e guizzi pregni di voglia di fare ed una crescente personalità. Anche Kakà sale di rendimento. falli e contrasti continuano a fare da cornice, mentre Nesta governa la difesa con calma e sangue freddo. Ancelotti inserisce Gilardino per Inzaghi, il Milan spinge con intensità crescente pur senza creare ancora delle occasioni importanti, e mette il Celtic al muro; tuttavia gli scozzesi ribaltano la situazione in una sola azione, e al '90 McDonald si fionda su una respinta di Dida realizzando il 2-1. Milan annichilito. Qui entra in scena il folle tifoso scozzese, che corre verso Dida e gli dà un buffetto; Nelson lo rincorre ma dopo 3 passi si lascia stramazzare al suolo clamorosamente. Entra Kalac, ci sono '3 di recupero, ma non succede più nulla: il Milan deve trovarsi un'altra panacea.
CELTIC-MILAN 2-1 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: nel s.t. al 17' McManus (C), al 23' Kakà (M) su rigore, al 45' McDonald (C). CELTIC (4-4-1-1): Boruc; Doumbé (Kennedy dal 35' s.t.), Caldwell, McManus, Naylor; McGeady (Nakamura dal 39' s.t.), Hartley, Donati, Jarosik (Killen dal 39' s.t.); S. Brown; McDonald. (M. Brown, Riordan, Sno, O'Dea.). All. Strachan. MILAN (4-4-1-1): Dida (Kalac dal 47' s.t.); Oddo, Bonera, Nesta, Jankulovski; Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Seedorf (Gourcuff dal 10' s.t.); Kakà; F. Inzaghi (Gilardino dal 31' s.t.). (Cafu, Simic, Favalli, Brocchi, Emerson.): All. Ancelotti. ARBITRO: Merk (Ger) NOTE: spettatori paganti 58.642; serata piovosa, terreno scivoloso; ammoniti S. Brown, Ambrosini, McDonald e Nesta per gioco falloso, Donati per proteste. Al 46' st fuori in barella Dida, caduto a terra dopo essere stato colpito al volto da un tifoso entrato in campo e sostituito da Kalac. Angoli 5-2 per il Milan. Recuperi: p.t. 1'; s.t. 4'.
MARCATORI: nel s.t. al 17' McManus (C), al 23' Kakà (M) su rigore, al 45' McDonald (C). CELTIC (4-4-1-1): Boruc; Doumbé (Kennedy dal 35' s.t.), Caldwell, McManus, Naylor; McGeady (Nakamura dal 39' s.t.), Hartley, Donati, Jarosik (Killen dal 39' s.t.); S. Brown; McDonald. (M. Brown, Riordan, Sno, O'Dea.). All. Strachan. MILAN (4-4-1-1): Dida (Kalac dal 47' s.t.); Oddo, Bonera, Nesta, Jankulovski; Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Seedorf (Gourcuff dal 10' s.t.); Kakà; F. Inzaghi (Gilardino dal 31' s.t.). (Cafu, Simic, Favalli, Brocchi, Emerson.): All. Ancelotti. ARBITRO: Merk (Ger) NOTE: spettatori paganti 58.642; serata piovosa, terreno scivoloso; ammoniti S. Brown, Ambrosini, McDonald e Nesta per gioco falloso, Donati per proteste. Al 46' st fuori in barella Dida, caduto a terra dopo essere stato colpito al volto da un tifoso entrato in campo e sostituito da Kalac. Angoli 5-2 per il Milan. Recuperi: p.t. 1'; s.t. 4'.
GRUPPO D
6 SHAKHTAR DONETSK
4 MILAN
3 CELTIC
0 BENFICA
HANNO DETTO: GOURCUFF: "Siamo molto delusi per il risultato, spevamo che era una partita difficile ma dopo il loro primo gol si è complicata ulteriormente. Loro si sono chiusi, noi abbiamo commesso qualche errore, soprattutto a causa del campo difficile: il terreno li ha aiutati". ODDO: "Il Celtic ha fatto 2 tiri in porta e trovato 2 gol. E' un momento così, la sfortuna passerà. Anzi, meglio ora che non più avanti. Non meritavamo di perdere, paghiamo ogni minimo errore. Il terreno ha aiutato gli scozzesi, anche se mi aspettavo un Celtic più arrembante. Quella del campo non è una scusante, ci rifaremo più avanti".
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