DALLO SCAMBIO BIGON-TASSOTTI AL BOMBER HERNAN CRESPO, PASSANDO PER ALBERTINI , STAM, CHAMOT, VIERI E PANCARO. TANTI ROSSONERI HANNO VESTITO ANCHE IL BIANCOCELESTE.
Tanti sono i campioni che hanno vestito le maglie di Lazio e milan. Il primo di un certo rilievo fu Albertino Bigon, ala offensiva che fu uno dei protagonisti dello scudetto della stella 1979. Bigon era stato per anni il vice Rivera, tecnico e concreto; in quel 1979 il capitano, all'ultima recita, giocò solo 14 gare, lasciandogli palcoscenico e fascia del leader. Bigon, classe '47, debuttò nel Padova (la sua città) e si mise in mostra, prima in 3 anni alla SPAL e poi in una stagione al Foggia: da lì il salto al Milan, dove restò dal 1971 all'80, giocando 218 presenze e segnando 56 reti. Il suo bottino dice 1 scudetto, 3 coppe Italia, 1 Coppa delle Coppe. Dopo lo scandalo scommesse accettò di giocare in B con la Lazio (e non col Milan) perchè i rossoneri ottennero in cambio un promettente terzino. E mentre Bigon, dopo 2 stagioni nella capitale e 2 in C a Vicenza, divenne un bravo allenatore, il giovane terzino che arrivò dal club biancoceleste entrò nella storia del Milan. mauro Tassotti, 41 presenze in 2 anni, era un terzino volenteroso e alquanto sgraziato. Partecipò alla promozione in A del Milan e divenne una pedina fondamentale, prima con Liedholm e poi con Sacchi e capello. era diventato un campione, tecnico ed elegante, efficace con i suoi cross dalla trequarti e le sue discese. Faceva sembrare tutto facile, il Tasso. Vinse tutto, 5 scudetti e 3 Coppe Campioni in primis. Poi le 2 Intercontinentali. E le 4 Supercoppe di lega, e le 3 Supercoppe europee. Restò al Milan a vita, giocando 428 partite fino al 1997 e diventando poi allenatore: prima della primavera e poi, dal 2001, come vice in prima squadra. Percorso inverso, da Milano a Roma, fece Demetrio Albertini, spettacolare metronomo del Milan immortale. Dal debutto (1989) all'addio giocò quasi 300 match solo in campionato, vincendo 6 scudetti e 12 coppe (!!), diventando il regista di Milan e Nazionale. Sembrava un monumento indivisibile dal club, invece andò diversamente dal previsto e a malincuore lasciò la sua casa. Per una stagione di prestito all'Atletico Madrid, ottima (28 gare, 2 gol, uno nel derby); ma il Milan non puntava più su di lui, e l'addio fu definitivo. Demi ballò in biancoceleste nel 2003/04, un'altro ottimo campionato; poi decise di chiudere nell'Atalanta (14 gare, 1 gol) ma a gennaio non potè rifiutare la chiamata addirittura del barcellona dell'amico Rijkaard. In Catalogna fece da chioccia, diventò un idolo dei tifosi e dei compagni con sole 5 presenze e vinse pure la Liga. Un fenomeno. Josè Antonio Chamot, rude difensore argentino ex di Pisa e foggia, giocò a lungo nella Lazio prima di vestire la maglia dell'Atletico Madrid e, dal 2000 al 2003, del Milan, da difensore esperto e ruota di scorta. Vinse Champions e coppa italia, prima di chiudere la carriera prima al Leganes e poi nel suo Rosario Central.
DEMETRIO ALBERTINI
Il siciliano Giuseppe Pancaro, ex Torino e Cagliari, ha giocato 6 stagioni sulla fascia sinistra della Lazio, vincendo molto; lo davano per ferrovecchio quando a 32 passò al Milan, vivendo invece una stagione strepitosa. in difesa, al cross, con un gol pesante per lo scudetto. Dopo un secondo anno al Milan, in tono minore, ha giocato con fiorentina e Torino. Bobo Vieri ha segnato molti gol a zonzo per l'Italia: Torino, Pisa, Ravenna, Venezia, Atalanta. Poi, lo scudetto alla Juve e 24 gol in 24 partite nella Liga, con l'Atletico madrid. Nel 1998 la Lazio lo pagò 90 miliardi, lui ripagò con un'ottima stagione e 12 reti. Poi divenne bandiera dell'Inter, e segnò la bellezza di 103 reti in 143 match. Nel 2005, nonstante 13 gol, iniziò a declinare. Ruppe con l'Inter e passò ai cugini, ma fu un flop, proseguito da gennaio 2006 al Monaco. L'anno scorso, segnali di rinascita, all'Atalanta. E oggi gioca bene e segna, a 34 anni, con la Fiorentina.
BEPPE PANCARO E BOBO VIERI
Jaap Stam, colosso olandese, è stato a lungo il difensore più forte e duro del mondo. Esploso nel Willem, grande col PSV, consacrato a suon di trofei nel Manchester United. 3 stagioni e poi, anch'esso dato per finito, il passaggio alla Lazio. In Italia si dimostrò ancora un centrale sontuoso, e in biancoceleste visse 3 stagioni eccellenti. Un muro, un guerriero con la faccia feroce. lo volevano tutti, lui scelse il Milan. Tra infortuni e Istanbul varie, furono 2 anni difficili, ma Jaap ha saputo dare un gran contributo, vincendo la Supercoppa Italiana e conquistando il cuore dei tifosi. Oltre a 2 gol (entrambi nei derby), una grande personalità e un'indole meno feroce di quanto sembri. Decisamente. Da un paio di stagioni invecchia nella sua Olanda, all'Ajax. Hernan Crespo, scuola River Plate, segnò 61 gol in 4 anni a Parma e 35 in 2 con la Lazio, confermandosi uno dei bomber più prolifici del mondo. Un infortunio rovinò il suo passaggio all'Inter e, dopo una parentesi nel Chelsea, visse una gran annata al Milan del suo mentore Ancelotti: inizio lento, poi 18 gol e la doppietta nella finale di Istanbul. Il Chelsea lo ha rivoluto dal prestito e, dopo un anno lo ha ridato all'Inter: altri gol, altri titoli, in pieno stil crespo. Ahinoi.
JAAP STAM
HERNAN JORGE CRESPO
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