venerdì 6 marzo 2009

MILAN STORY- 1925/1926: ROSA A PEZZI

Gli infortuni fanno a pezzi il Milan: Ostromann crolla subito, Banas a fine stagione. Muller sostituisce Ostromann, Cevenini e Santagostino ingranano via via. Moda sostituisce Pozzo e permette al Milan di qualificarsi al campionato di divisione nazionale.

Stagioni difficili, a dir poco. Gli infortuni fanno a pezzi ossa, muscoli e ambizioni di un Milan comunque troppo provinciale per puntare più in alto dei modesti piazzamenti a metà classifica. Come se non bastasse, i rossoneri subiscono la crisi del gol: infatti Santagostino non torna ancora ai suoi livelli migliori, segna 6 gol importanti ma troppo dilazionati nel tempo, e Ostromann subisce un infortunio pesantissimo, che lo toglie di mezzo per l'intera stagione e soprattutto ne compromette pesantemente il proseguio di carriera. A metà stagione la società esonera Pozzo e rimette in panchina l'ex terzino Guido Moda, che traghetta la squadra all'ottavo posto finale solo nelle ultime giornate, garantendo in extremix la qualificazione per il Campionato di Divisione Nazionale che parte l'anno dopo. In porta si piazza Carmignato. Difesa sempre costruita su capitan Bronzini (ottava stagione rossonera) e sul promettente Schienoni, vero faro arretrato. Il lusso della squadra è sempre Banas in regia, affiancato dagli onesti mestieranti De Franceschini e Gajani. L'ungherese a stagione in corsa subisce un infortunio gravissimo, che lo costringerà a chiudere la carriera: proprio la sua assenza sprona i compagni a dare il meglio e dedicargli la rimonta finale. Santagostino, Cevenini V e Savelli confermati in attacco; con loro viene data fiducia ad Achille Sacchi. Il grave infortunio che toglie di scena Ostromann è fortunatamente coperto dall'innesto in squadra di un altro ungherese, Karl Muller, un bomber di livello importante.

FINALE IN CRESCENDO, DEDICATO A BANAS. Debutto in casa con la Cremonese. I grigiorossi giocano bene, il Milan farfalleggia in difesa e perde 4-1. Il bomber avversario Tansini segna un gol, il portiere Compiani si arrende a Muller ma poi chiude la saracinesca col lucchetto. Tansini e Compiani un giorno saranno protagonisti in rossonero. Battuto pure dal Genoa, il Milan inizia a viaggiare battendo il Mantova con doppietta di Sacchi e terzo gol in tre gare di Muller; tuttavia il collettivo rossonero è poco oliato, la difesa e soprattutto il portiere non sono all'altezza e la trasferta in casa Juve si conclude con un umiliante 0-6, orchestrato da Pastore (doppietta) e Torriani: altri due futuri milanisti. Il Milan perde altre due partite e soffre in fondo alla classifica, derelitto. Cerca di rimettersi in salute, e coglie due successi: prima col Parma (4-2) grazie alla doppietta del panzer Muller; poi in casa della Reggiana, con un autogol. La serie si ripete: altra confitta, poi due vittorie e due ko. I successi arrivano contro Padova e Livorno: coi veneti apre Muller e chiude una doppietta di Cevenini V, che si sblocca dal torpore; con i toscani apre Ballarin e radoppia l'elegantissimo Banas; Muller mette il suo marchio abituale, Sacchi chiude il 4-1. Le sconfite invece arrivano ad opera della Cremonese di un super Compiani e col Genoa di nonno De Vecchi. Il Milan, colpito nell'orgoglio, va a vincere a Mantova e ritrova il gol di Santagostino; Dopo un 1-2 interno con la Juve (a bersaglio tra i bianconeri il solito Pastore), Pin si manifesta in tutta la sua fame di gol e di rivincita con l'Alessandria. I piemontesi conducono 2-0, Banas si spappola il ginocchio e vede la sua carriera finire in un crack. Rabbioso, Santagostino prima accorcia e poi infila letale il 2-2 definitivo. Scioccati dall'infortunio di Banas, i compagni ospitano la Pro Vercelli carichi e determinati a dedicargli una grande vittoria. Detto fatto. Savelli segna al pronti via, al '2 Cevenini raddoppia. I bianchi sono disarmati, il Milan gioca in velocità e fa girare palla come non si vedeva da tempo. Al '9 ancora Cevenini viola la porta vercellese; due minuti dopo l'arbitro fischia rigore per il Milan, va ancora Cevenini: tripletta e glorioso 4-0, col resto del match passato a controllare con convinzione e soddisfazione. Sulle ali di questo successo il Milan va a vincere a Parma, e il 2-1 è merito ancora dell'indomabile Cevenini: doppietta. Quasi rinato, forgiato di grinta e sete di vendetta, il Milan asfalta anche la Reggiana (4-0: Muller di rigore, Santagostino, Savelli e Sacchi), pareggia a Livorno (Savelli) e stende la Sampierdarenese con due gemme di Santagostino. Il crollo all'ultimo turno col Padova non cambia nulla, il Milan resta ottavo e si qualifica a restare, diciamo così, in "prima categoria", l'attuale serie A.

BANAS ULTIMO FILM. Carmignato è portiere titolare, gioca 18 gare ma non sempre è soddisfacente. Clase 1906, milanese, dopo questa prima stagione ne vivrà un'altra da titolare e 5 da riserava. Capitan Bronzini gioca 17 volte, Schienoni 18, ma che sofferenza in difesa! Solo nel finale il duo trova un'intesa positiva, chiudendo i varchi e legnando come si deve, anche grazie ad una forma fisica crescente. Banas orchestra come sempre la regia, gioca 20 gare e segna un gol. Purtroppo un grave infortunio lo toglie per sempre dalla sua cabina a centrocampo. 20 gare anche per De Franceschini, 13 per Guglielmo Gajani titolare al primo anno ma riserva nella successiva (e ultima) stagione. Cevenini inizia a fari spenti, subisce qualche infortunio noioso, ma quando si sblocca non si ferma più: 14 gare e 8 reti, pesanti, belle, importanti. Come la tripletta stellare ai vercellesi. Rotto incredibilmente Ostromann, il Milan trova rimedio nel magiaro Karl Muller: ventitreenne panzer di Toeplitz, Muller infila ben 12 gol in 22 match. Possente, arcigno, è un classico centravanti di tecnica modesta ma grande forza fisica, uno sfondareti di livello che curiosamente viene lasciato libero a fine stagione. Anche Santagostino si scalda col passare dei mesi. gioca 17 partite e nel finale mette in cascina gol pesanti in serie: la doppietta alla Samp permette al Milan di restare in "A", i due all'Alessandria permettono la rimonta nel giorno dell'addio di Banas; una sua rete sigilla il 2-0 a Mantova, e alla fine sono 6 gol determinanti. Rendimento discreto per Achille Sacchi (12/4), riserva l'anno successivo. Savelli, che gioca 12 incontri, è sempre puntuale e preciso nei movimenti e sicuro in zona gol: 7 centri. Moda lancia anche Luigi Perversi, un difensore diciannovenne che farà la storia del Milan. Rude, arcigno, determinato: Perversi, che gioca una sola partita, a fine anno va in prestito al Modena. Tornerà nel '27 e in 13 stagioni sarà sempre titolare. Uno splendido titolare, autore di 341 presenze rossonere. E debutta anche Pomi, 20 anni, altro difensore: spiccioli anche per lui (6 gare), ma 224 gare nelle successive 7 annate, passate a lottare con ardore e passione assieme a Schienoni e Perversi al servizio della diabolica causa. Ostromann gioca 2 gare e si sfascia: tornerà, segnerà, negli anni dopo; ma non sarà più lo squalo rapace di prima. Poggia gioca solo 6 volte, si vedono anche Bonello, Bonfiglio, Caleffa, Caviglia, Cidri, Lazzaroni, Parmesani, Pastorelli, Pedretti e Viscardi.

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