lunedì 2 marzo 2009

MILANSTORY- 1919/1920: LA SORPRESA E' VARESE

Vinto a mani basse il girone regionale, il Milan non regge la concorrenza ligure-piemontese nel girone di semifinale. Amedeo Varese è il nuovo bomber: salutato Cevenini I, tornato di nuovo all'Inter, Varese segna 23 gol in 18 gare.
Il Milan abbandona il Velodromo Sempione e gioca le prime partite al Campo Pirelli alla Bicocca; a fine stagione si trasferisce sul campo di Viale Lombardia. E' un Milan di chiara impronta lombarda, composto da giocatori per lo più locali. Non c'è più Cevenini, nuovamente tornato in maglia nerazzurra: la fascia di capitano passa sul braccio dell'infinito mediano Scarioni, un cuore tutto rossonero. In panchina si siede per la prima volta un allenatore "vero": è Guido Moda, indimenticabile ex campione del Milan, un grande difensore che ha giocato in rossonero 27 partite (cifra alta per l’epoca) dal 1903 al 1912, vincendo 2 scudetti. Moda alterna in porta Enrico Mariani e l'ex nerazzurro Luigi Binda. La nuova coppia difensiva è centrata su Renzo Azaghi e Pietro Bronzini: incredibilmente, dopo tantissime stagioni, il grande Marco Sala non è titolare. Sala era stato svezzato proprio da Moda, quando i due componevano una forte linea difensiva; Moda nell'ultima stagione da giocatore ne divenne la riserva: l'avvicendamento tra i due creò una lunga tradizione difensiva, che ora lo stesso Moda provvede a interrompere, pur senza scordarsi di Sala: il quale viene spesso e volentieri gettato nella mischia col suo incredibile apporto di esperienza, a 33 anni suonati. Per Sala, è l'ultima stagione rossonera. Capitan Scarioni ci mette la gamba nel cuore del centrocampo, completato dalla tecnica di Lovati e dall'altro diavolaccio Soldera. In attacco ci sono Ferrario, Mariani, Morandi e due nuovi: Roghi, veronese, e Amedeo Varese, ex bomber del Casale scudettato nel 1914. Varese, 29 anni, sarà la sorpresa di stagione. Nel girone lombardo il Milan vince tutte le dieci partite, ma nel girone di semifinale si fa nettamente superare da Genoa e Pro Vercelli. Lo scudetto va all'Inter del solito bomber Cevenini I.

FORTI SOLO IN AVVIO.
Il Milan debutta con un 3-1 sul Chiasso, poi scopre le grandi doti di bomber di Amedeo Varese: l'attaccante segna una tripletta all'Enotria e una nel 6-1 di Pavia. In entrambi i match va a segno anche Roghi. La trasferta di Bbergamo è l'incoronazione di Varese: il Milan vince 4-0 e lui segna tutti e 4 i gol rossoneri. La partita con l'Ausonia è densa di storie. Gli ospiti vanno in vantaggio e tengono palla. Il Milan insiste e trova il pari con il sempre propositivo Morandi, al '75. Moda butta nella mischia Sala, per blindare la difesa e non rischiare di perdere. ma è proprio il vecchio difensore, su azione offensiva, a trovare il clamoroso vantaggio! Per Sala è il terzo centro della carriera. E' il minuto 84, sulle ali dell'entusiasmo dopo '2 i rossoneri triplicano con Rainieri e ipotecano la vittoria. Varese e Cevenini V liquidano il Chiasso a domicilio, poi il Milan affossa con identico punteggio (3-1) Enotria e Pavia. Con l'Atalanta è sagra del gol: Varese sigla un'altra doppietta, imitato da Ferrario: l'attaccante dal rendimento garantito sa sempre lasciare un segno. Roghi sigilla il 5-1 finale. già qualificato, il Milan fa accademia all'ultimo turno, con un rotondissimo 10-0 in casa dell'Ausonia. Tris di Varese e della giovane riserva Oleario, altra doppietta di Ferrario, gol dell'altra "ruota di scorta" Loiacono e ciliegina del ‘grinta’ Soldera dal dischetto. Nel girone di semifinale l'avvio ad handicap (1-2 a Genova) è seguito dalla vittoria sul Legnano (gol di Morandi e doppietta del solito Ferrario) e da una nuova sconfitta, con la Pro Vercelli. Lovati è l'eroe della trasferta di Venezia: in laguna il suo rigore vale un successo prezioso. Il Milan va a fasi molto alterne, perde altre 2 gare, ne vince altre 2 (Soldera e Ferrario regolano il Venezia; lo stesso Ferrario e Varese affossano l'Alessandria) poi crolla a Vercelli (1-5) e chiude la stagione a Legnano, pareggiando lo svantaggio grazie alla prodezza di Scarioni, il mediano non certo abituato alla gioia del gol.

SORPRESA VARESE. Capocannoniere stagionale è il sorprendente bomber Amedeo Varese, da Settimo Rottaro (TO): l'attaccante, che aveva debuttato senza trovar troppo spazio l'anno prima (2 presenze) diventa titolare e infila la bellezza di 23 gol in 18 partite, confermandosi degnissimo erede di Cevenini I. Nel suo secondo anno rossonero segnerà ancora 6 reti in 15 match, chiudendo positivamente la sua avventura milanese. Come detto, in porta Moda alterna Enrico Mariani e l'ex interista Luigi Binda, sportsman accanito in varie discipline. Bronzini (15 gare) e Azaghi (16) sono i perni difensivi, col solito Sala a tenerli sulle spine dalla panchina: 8 gare e un gol per il senatore. In particolare, Bronzini è un ventunenne milanese che aveva debuttato nel 1916/17 ed ora diventa titolare, ruolo che ricoprirà per sette stagioni. Centrocampo di classe, esperienza e coesione con gli ormai fissi Scarioni (19 gare e un gol per il capitano), Lovati (19/2) e Soldera (12/2). L'attacco è un gran viavai. Ferrario è vicebomber con 8 reti: lui e Varese sono ben ispirati e affiancati da Edoardo Mariani (15/2) ed Ernesto Morandi (12/2); buon contributo per il "nuovo" Mario Roghi, 5 reti (in 13 match). La panchina fornisce ad essi validi ricambi: Loiacono (10 gare, 1 gol), Cevenini V (9 e 2) e Oleario (5 e 3). Rosa completata da Carito II, Castellazzi, Cazzaniga, Emilio Colombo, Marmonti, Eugenio Morandi, Eugenio Negri e Rainieri.

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