giovedì 5 marzo 2009

MILANSTORY: PIN SANTAGOSTINO

Bomber concreto e guizzante, 'Pin' Santagostino fu il fuoriclasse più completo del Milan anni venti, autore di 105 reti in 235 incontri con la casacca rossonera.

GIUSEPPE SANTAGOSTINO, detto Pin, è la stella del Milan in questi difficili anni '20. Attaccante veloce e concreto, dal forte senso del gol, Santagostino è cannoniere che colpisce d'istinto più che di mirabilia, pur senza mancare di un buon piede. Veste la maglia rossonera per ben 11 stagioni, realizzando 105 reti in 235 partite: primi anni col botto, poi una lieve flessione anche a causa di alcuni infortuni e poi il gran ritorno a medie importanti. Nato a Milano nel 1901, Santagostino cresce nelle giovanili rossonere e diventa presto un tifosissimo della squadra. Nel 1921/22, a vent'anni, esordisce con la prima squadra e subito stupisce l'ambiente per l'ottimo rendimento che lo porta a realizzare 5 gol in appena 10 partite. Numeri che lo portano a imporsi come titolare, e difatto Pin l'anno dopo va a bersaglio 11 volte in 21 apparizioni. Non è un Milan brillantissimo, però Santagostno con le sue prodezze sa scaldare i cuori dei tifosi. Soprattutto, si prende la squadra sulle spalle e accetta di lottare per tenere alto il gonfalone rossonero. Nel 1924 chiude la stagione con un bottino ricchissimo: 16 gol in 21 match. Tuttavia arriva un periodo di flessione, anche a causa di infortuni fastidiosi che ne limitano l'ascesa: solo 4 gol nel '25, 6 l'anno dopo; sono però reti pesanti, dilazionati nel tempo ma importanti nel finale conteggio punti. Non arivano le triplette e le doppiette degli anni migliori, ma Pin sa sempre dare un contributo importante al club. La vena realizzativa sembra pian piano riacutizzarsi: 9 gol nel '27 e 8 l'anno dopo sono il giusto viatico che riporta Santagostino nell'olimpo dei bomber. Con la maglia rossonera addosso, nel 1927/28 Santagostino realizza 24 gol in 32 partite, e il suo nome torna a far scalpore nel mondo calcistico: venerato dai tifosi, sicurezza per i compagni, Pin rifiuta di cambiare maglia e continua a cercare la gloria con il Milan. Così la società rossonera, pur in un alone di mediocrità, può coccolarsi un fiore all'occhielo di gran stile e valore. L'anno dopo arrivano altre undici reti, infilate con crudo cinismo alle spalle dei portieri. Potente, scattante, sempre pronto a colpire con un guizzo dei suoi, Santagostino è il più completo giocatore che veste la maglia del diavolo negli anni '20. La sua ultima grande stagione è la 1930/31: ancora 11 gol sbattuti in porta. Trentenne (età avanzata per l'epoca) resta rossonero anche l'anno dopo, ma più che altro come senatore-chioccia. gioca infatti solo 3 partite, peraltro segnando il suo ultimo gol. Per non perdere il vizio insomma. Ormai logoro per palcoscenici così importanti, Santagostino sfida con coraggio la sua voglia di gol e di avventura: prima accetta il contratto del catanzaro (!) in C1, poi nella stagione seguente si addentra addirittura nell'avventura estera: passa infatti al Nizza, nel campionato francese. Squadra che, forse non a caso, ha la maglia a srrisce rossonere. Santagostino torna nuovamente in Italia nel 1934, per chiudere col calcio con la maglia dell'Atalanta. In seguito sarà allenatore e osservatore per il suo vecchio indimenticato Milan.

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