venerdì 6 marzo 2009

MILAN STORY- 1926/1927: UN NUOVO STADIO

Nel nuovissimo stadio di San Siro, il Milan allenato da Herbert Burgess parte forte e dopo un ottimo avvio di stagione si rilassa solo nel girone finale. Brilla la regia di Hajos, mentre l'attacco ritrova le reti di Ostromann, Santagostino, Cevenini e Savelli.
Il presidente Pirelli inaugura il nuovo, maestoso, stadio di san Siro: 4 tribune e 40000 posti, delle quali una coperta. Un lusso. In panchina arriva l'inglese Herbert Burgess, 43 anni. La squadra è rinforzata col centrocampista ungherese Hajos e con gli italiani Marchi e Barzan. La stagione è discreta, con un secondo posto nel girone di competenza e un cedimento nel girone finale. Burgess conferma Carmignato in porta e affianca a Schienoni il nuovo Gianangelo Barzan, terzino rampante che diventa subito capitano; tuttavia Barzan, titolare per tutta la stagione, giocherà in rossonero solo altre 2 partite nella stagione successiva. A centrocampo Hajos è l'erede di Banas; con lui giostrano Pomi, dopo alcune annate da rincalzo, e Giuseppe Marchi, mediano da Reggio Emilia che giocherà per 7 anni in rossonero. Cevenini V, Santagostino e Savelli sono le colonne dell'attacco, dove si rivede Ostromann e debutta Paride Pasqualetto.

IL RISVEGLIO DEI BOMBER. Hajos segna al debutto, ma la Sampierdarenese espugna san Siro. Il Milan va kappao pure a casa dell'Andrea Doria, e si sblocca solo alla terza giornata, con la Cremonese, sconfitta da un guizzo di Santagostino. La sfida col Torino vede i granata portarsi sul 2-0: Pasqualetto e Sacchi rimontano clamorosamente. Un rigore di Barzan vale il pari pure con l'Alessandria, poi il Milan avvia una serie di 8 vittorie in 9 partite. La prima, a Livorno. Al gol di Santagostino segue l'incredibile rete della vittoria (2-1) di Ostromann, risuscitato dalle polveri dell'infortunio. Secondo successo, col Bologna: due volte Savelli porta avanti il Milan, 2 volte i felsinei agganciano il pari, prima del rigore decisivo; sul dischetto si porta il terzino specialista Barzan: il capitano non sbaglia, poi ancora Savelli sigilla la gara (4-2). Cevenini (doppietta) e Pasqualetto violano il campo del Padova, poi il Milan demolisce la Fortitudo: apre il solito Savelli, raddoppia Ostromann (che gioia vederlo sgambettare come un tempo), triplica il difensore goleeador Barzan, chiude Santagostino. La sconfitta con la Sampierdarenese non frena il cammino del Milan: i rossoneri giocano, segnano, divertono. L'alchimia difensiva è più che soddisfacente, Hajos brilla in regia, l'attacco è scoppiettante e i ragazzi volenterosi. 4-1 all'Andrea Doria, aperto da un Santagostino ritrovato e chiuso dal puntuale Savelli dopo i gol di Pasqualetto e Cevenini V; lo stesso Pasqualetto piega il Torino con una doppietta (3-1) che accresce la sua stima tra i tifosi. un siluro di Hajos archivia la gara di Cremona. Ostromann cresce di condizione, non è più il rapido e incredibile bomber di prima dell'infortunio ma non perde il suo fiuto del gol e la sua letalità sotto rete. Il Milan affossa anche il Livorno (3-0) con doppietta dell'istriano, e Savelli chiude la gara. Ostromann va ancora a segno la settimana dopo, nel ko di Alessandria; segue un 1-4 a Bologna, col Milan in calo evidente, fisico e psicologico. La crisi sembra evidente quando il Milan va sotto di due reti anche col Padova. Due prodezze di Cevenini segnano una rimonta di per se insperata; Savelli incredibilmente si prende gloria e onore infilando la rete del sorpasso, legittimato da bomber Ostromann e dal graffio di Pasqualetto: 5-2, tifosi elettrizzati. Il girone iniziale si chiude col 3-2 sul terreno della Fortitudo: apre Ostromann, esaltato dai fan; i romani si portano sul 2-1, Santagostino sigilla il pari e alla fine il Milan passa sul 3-2 finale con Savelli. Incoraggiante la stagione di Santagostino: dopo i "soli" 10 gol delle ultime due annate, Pin sta crescendo di rendimento e realizza sempre più gol importanti; non saranno i venti peri stagionali dei tempi migliori, ma siamo sulla buona strada.

SOFFERENZA FINALE. Il girone finale parte con un successo clamoroso nel derby. E' Santagostino, cuore rossonero, ad aprire la gara, zittendo il popolo nerazzurro. I cugini pareggiano e la gara si fa dura, sporca, combattuta. Il pari sembra inevitabile, ma al'79 la palla della vittoria passa in area rossonera. Ancora Santagostino la attacca con violenza, scagliandola in rete: 2-1 e vittoria splendida. Sconfitto a Bologna, il Milan travolge il Genoa (4-2) spinto dalle 2 reti di Cevenini, e dai gol di Barzan e Savelli. Col Torino i rossoneri meritano il pari (ancora in gol Barzan!) ma all'88 Baloncieri fa vincere i granata (3-2). La sfida con la Juve diventa un 2-0 bianconero per tafferugli tra i tifosi, che la settimana dopo a san Siro si devono sorbire un derby di sofferenza, pareggiato 1-1 solo grazie alla rete del giovane debuttante Gai. La stagione si avvicina al termine, il Milan è sulle gambe e deve soffrire per non deragliare. Il terzo gol rossonero di Hajos vale il pareggio sospirato, per 1-1. L'annata si conclude con due ko rovinosi, col Torino (0-3) e con la Juve (addirittura 2-8).

PUNTUALE SAVELLI. Carmignato è portiere titolare (24 gare). In difesa spicca Barzan (27 match), abbastanza solido nonchè ottimo rigorista (6 reti), al fianco del solidissimo Schienoni, concreto, compatto, continuo. Hajos pilota il centrocampo come il miglior Banas, gioca 27 gare e segna pure 3 gol importanti: dinamico e propositivo. Al suo fianco, i diligenti Marchi (21 gare) e Pomi (26) fanno il loro meglio. Cannoniere della squadra è Savelli, un attaccante non da copertina, che senza essere un fuoriclasse ha sempre dato un gran aiuto, lavorando sodo e impegnandosi in allenamento: 12 gol in 28 partite. sguono le 10 reti di Cevenini, alla nona e ultima stagione rossonera: un'annata ottima, come sempre. 9 reti a testa per Ostromann (28 gare) e Santagostino (24), due rendimenti a sorpresa. Il primo perchè tornava dal terribile infortunio che sembrava compromettergli la carriera, e che comunque non lo farà più volare ai livelli pazzeschi del primo anno rossonero; il secondo perchè lentamente ritorna ai livelli realizzativi di un paio di stagioni prima, dopo una piccola flessione quantitativa. Completa il reparto il volenteroso Paride Pasqualetto, 7 gol inaspettati in 25 gare. Ballarin finisce tra le riserve (6 gare e un gol), dove brilla Gai con 3 reti in soli 2 incontri. 5 apparizioni e tre gol per Sacchi, e si vedono anche Bolzoni, Gajani, Lazzaroni e Rossoni.

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