giovedì 5 marzo 2009

MILAN STORY- 1934/1935: ACUTI ISOLATI

Squadra immutata, nessun rinforzo: inevitabile un nuovo, amaro, decimo posto. Non bastano i gol di Arcari e Moretti, avanzato con profitto di qualche metro. Belle imprese con Lazio e Juventus.

Il Milan resta immobile sul mercato e consegna nelle mani del nuovo tecnico, Adolfo Baloncieri, una squadra immutata rispetto allas corsa stagione. E alla fine non si può pretendere di meglio del solito modesto decimo posto, alla pari con Brescia e Triestina: solo 8 vittorie, 11 pari e ben 11 sconfitte. La stagione rossonera, che sembrava lievitare dopo un 4-1 in casa della Lazio, trova uno spiraglio storico a poche giornate dalla fine: la Super Juve crolla ancora a San Siro (3-0), e il campionato si riapre: solo all'ultimo turno i bianconeri tireranno un sospiro di sollievo, prendendosi l'ennesimo scudetto sull'Inter inseguitrice. Capitano è Bonizzoni, nonostante la presenza di Perversi che gioca il suo nono campionato in rossonero. I due compongono ancora una volta la coppia difensiva davanti a Compiani. A centrocampo, Rigotti, Bortoletti e Cresta, che avanza quindi di qualche metro. In regia viene confermato Stella al fianco di Rossi, emergente nella stagione precedente: Moretti viene invece avanzato nella linea d'attacco, viste le attitudini offensive, con Arcari III e il debuttante Silvestri. Romani è utilizzato come riserva di Stella. La formazione tipo scelta da Violak è dunque questa: Compiani; Perversi, Bonizzoni; Rigotti, Bortoletti, Cresta; Stella, Rossi; Arcari III, Moretti, Silvestri.

SOLO DUE SQUILLI. Il campionato inizia con il portiere Compiani ai box per infortunio: la porta è difesa da Bonetti, che gioca 4 gare. Nelle quali il Milan coglie un'unica vittoria (2-1 alla prima giornata in casa della Pro Vercelli, Romani e Rossi in rimonta), 2 pari (1-1 con la Fiorentina e 2-2 col Napoli: reti di Moretti e Arcari) e lo 0-2 di Brescia. Il ritorno del 'gatto' Compiani coincide con due 0-0 (Sampierdarenese e Torino) e con il primo 'squillo' di stagione. Roma, la Lazio ospita il Milan. I rossoneri sfoderano una prestazione perfetta, annichilendo i biancocelesti con una ragnatela di gioco coraggiosa e offensiva. Rossi apre le marcature, ma è il solito Arcari, la stella, a stendere i padroni di casa con una doppietta. Moretti segna il 4-1 finale. Che la mezza classifica inizi a stare stretta? Le emozioni proseguono col derby, centesima gara di Moretti in campionato col Milan. Rossoneri in vantaggio con Silvestri, a sorpresa: i tifosi sognano, ma Meazza ci mette poco a zittirli e pareggiare. L'Inter va in vantaggio con Vecchi, il Milan non crolla e conquista il 2-2 definitivo grazie ad un rigore di Arcari, bomber con media gol ottima e regolarissima. Il Milan va a Livorno e celebra con un 2-0 (Arcari-Moretti) le 200 gare di Compiani, che tiene imbattuta la sua porta. Purtroppo questo rendimento positivo conosce una frenata, con un filotto negativo di 6 gare: 3 ko (Triestina, Bologna, Juve e Palermo) e 2 pari (con l'Alessandria e la Roma). Con i giallorossi è uno scoppiettante 4-4, con tripletta strepitosa di Moretti. Geniale la mossa di avanzarlo sulla linea offensiva: Moretti è un vero asso del gol, grazie anche ad una tecnica considerevole. Di Rossi l'altro gol rossonero, con i padroni di casa che pareggiano all'86. Il Milan torna a galla con la Pro Vercelli: sarebbe un altro scialbo 0-0, se Arcari non si ribellasse alla mediocrità nella quale la squadra è piombata. Il tecnico satanasso d'area firma all'89 un gol pesantissimo. Peccato che poi il Milan perda altre 2 gare, con Fiorentina e Brescia. Il piazzamento a metà classifica è saldo e sembra ormai sciocco fare pensieri di risalita verso la colonnina sinistra della classifica. Tuttavia sono evidenti i segnali di una ripresa, sia fisica che psicologica: arrivano 6 punti su 8 nelle 4 gare successive, con Romani che firma la vittoria a Napoli (1-0) e il solito Arcari che griffa il 2-1 sulla Sampierdarenese. Gli altri due punti arrivano con Torino (1-1 firmato dall'unico centro stagionale di Stella) e Lazio (1-1, ancora in gol l'utilissimo Moretti). Proprio quando le cose stavano tornando a girare, però, arrivano altre grane: ko nel derby, 1-1 a Livorno (Moretti, per cambiare), 1-2 a Trieste (con doppietta di Nereo Rocco), pari col Bologna a San Siro e 1-2 ad Alessandria. Col morale sotto i tacchi, il Milan affronta in casa la Juve, che viaggia verso il titolo. Non c'è bisogno di alzare la voce, per Violak negli spogliatoi: i ragazzi sono determinati e orgogliosi. E in campo fanno vedere i sorci verdi agli uomini di Carcano, ammutolendoli con una partita da applausi. Finisce 3-0 e l'eroe è Arcari: San Siro lo chiama, lui risponde all'ovazione con una doppietta indimenticabile che significa 11 reti stagionali. Romani si prende la sua parte di celebrità infilando Combi per arrotondare. Peccato che il Milan di Violak non abbia dato continuità a gare come quella: sconfitto a Roma, il Milan conclude decimo dopo il 2-1 sul Palermo (Romani e Rossi).

OTTIMO MORETTI. Un infortunio toglie al Milan il suo portiere nelle prime 4 gare: poi Compiani torna e per 2 gare è 0-0. A Roma il Milan ne fa 4 alla Lazio e lui ne lascia entrare solo uno: sembrano segni di un'ascesa, ma invece il grande Dario dovrà fare ancora gli straordinari per evitare guai peggiori ai suoi compagni. resta la perla della porta inviolato con la Juve (3-0), migliore delle sue 22 prestazioni. A 32 anni, è l'ottava stagione nel Milan. Perversi (27 gare) e Bonizzoni (30) gli fanno la guardia: tanto lavoro per loro, e soprattutto Perversi si fa in quattro per arginare con grinta i Meazza e i Borel di turno. Perversi è alla nona stagione nel Milan, Bonizzoni solo alla quarta ma la fascia di capitano finisce a lui. A centrocampo, sudano e sgobbano Rigotti (30), Bortoletti (26) e Cresta (21), anche se il filtro non è sempre adeguato. Tra i fantasisti, meglio Rossi (29 gare e ben 7 centri) di Stella (19 presenze), che segna solo un gol e non convince appieno. Arcari e Moretti sono i padrni dell'attacco, dove si affaccia senza fortuna Paolo Silvestri (20 gare e soli 2 gol): Arcari, il cannoniere d'area, tecnico e rapido, segna 11 reti in28 match, salendo a 57 in 5 anni col Milan Si ricorda il guizzo a tempo (quasi scaduto) che vale l'1-0 alla Pro Vercelli, la doppietta di Roma nel 4-1 alla Lazio, il rigore decisivo con la Sampierdarenese e soprattutto la sontuosa doppietta alla Juve nell'epico 3-0 di San Siro. Moretti, ex regista dal lancio invitante e dal fiuto del gol ben sviluppato, piazzato sull'ultima linea diventa letale: 10 gol (in 30 gare) e una tripletta pesante nel 4-4 con la Roma. Romani (12/4) trova qualche momento di gloria, e reagisce con qualche gol importante. Nei quadri anche Bonetti, Buila, De Lorenzi, Fibbi, Gattoronchieri, Mascheroni, Torriani.

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