Quarto posto senza infamia e senza lode: è l'anno dell'esplosione definitiva di Pin Santagostino, autore di 11 gol in 21 partite. In panchina l'austriaco Ferdi Oppenheim.
i ricompatta il campionato, il Milan tiene un andamento non proprio esaltante e termina quarto nel suo gironcino. In panchina arriva il sapiente austriaco Ferdi Oppenheim. Dopo l'addio di Lovati, la fascia di capitano passa a Soldera. Pin Santagostino, il giovane attaccante esploso la scorsa stagione, si rivela un bomber con gran senso del gol, veloce e concreto. In porta Oppenheim schiera Midali; la difesa si conferma sul duo Bronzini-Soldati, mentre Soldera governa ora una mediana nuova, con De Franceschini (debuttante con 2 presenze l'anno precedente) e il nuovo Oreste Perfetti. A ispirare, il regista Tiziano Ballarin. Il reparto avanzato schiera Santagostino e Papa coadiuvati dai mediocri Poggia e Forneris. Nella foto sopra: La foto fu scattata in occasione di una trasferta (visto il paesaggio collinare non certo milanese) e ritrae su un'unica fila gli undici giocatori milanisti con il trainer austriaco Oppenheim. Sono riconoscibili Papa III (primo giocatore da sinistra), Santagostino (il quinto), Bronzini (il penultimo) ed il mitico capitano Soldera (ultimo della fila).
POCA STORIA. Tre pari e una vittoria in avvio per il Milan, che però crolla alla quarta giornata: 0-8 col Bologna, decisamente la bestia nera di quegli anni. Lo 0-0 col modesto Derthona è segnale di una squadra non certo in gran forma, che tuttavia riesce a battere brillantemente la Rivarolese per 4-0: tripletta del bomber Santagostino. Lo stesso centravanti è protagonista, dopo il pari senza gol con lo Spezia, dell'1-1 di Modena, sfida che precede la temibile partita con la Juve. I bianconeri passano con Monticone, il Milan reagisce con l'orgoglio e tiene la difensiva. Pin Santagostino trova il pareggio infilando un rigore allo scadere del primo tempo. Oppenheim dà la carica negli spogliatoi e i rossoneri tornano in campo elettrici. Ancora Santagostino realizza un gol dei suoi, facendo sognare i tifosi. L'illusione dura fino al '60, Ferraris pareggia e finisce 2-2. Travolta l'Esperia Como (4-1, doppietta di Santagostino, gol di Papa e Poggia), il Milan batte il Legnano grazie alla prodezza della "mente" Ballarin ma poi cade in casa col Genoa, che sfrutta l'unica sbavatura difensiva. I nostri non demordono, si rifanno umiliando l'US Milanese per 6-1 (Papa in gran spolvero, con 3 gol; ancora a bersaglio Ballarin) ed espugnando il terreno della Cremonese (1-0, Poggia). La terribile sfida col Bologna viene vinta a tavolino dal Milan, per intemperanze dei tifosi locali; i rossoneri ospitano dunque il Derthona ma soffrono ancora oltre misura, pareggiando solo dopo lunga sofferenza: Soldera è l'eroe del giorno. Segue un 1-1 con la Rivarolese e il successo di misura sul Modena, griffato da Forneris: l'attaccante dà un minimo segno alla sua annata. Il ritorno con la Juve è un onorevole 0-0, poi per il Milan solo una sconfitta e due pari ancora sotto la griffe di Santagostino: il quarto posto finale ha ben poco da tramandare ai posteri.
UN SOLO BOMBER. Senza troppo brillare, Midali è il portiere che gioca di più (15 gare), spesso preferito a Norsa. Il terzino Bronzini si conferma discretamente bravo nella fase difensiva e brillante in quella offensiva: altre 2 reti, per lui, in 22 match. Il suo compagno Soldati disputa 21 partite cercando di dare il meglio di sé. Buon rendimento nel mezzo per Alfredo De Franceschini (19 gare): doveva ereditare il posto di un grande come Lovati, mica facile. Discreto anche l'inserimento di Oreste Perfetti, anche se non abbastanza per riconfermarsi l'anno dopo; resterà comunque in rosa e tornerà molto utile più avanti. Soldera è sempre una garanzia nella mediana: 19 gare e un gol, i soliti applausi incondizionati dei tifosi e tanta passione sfogata in tackle. Santagostino è il bomber con 11 reti in 21 gare; segue il duo Papa (4 centri in 21 gare)-Poggia (18/4), tutt'altro che sufficiente; ancor meno importante il rendimento di Forneris (10/2). Tiziano Ballarin è la mente dell'azione offensiva, spesso e volentieri cerca di ispirare la manovra e in due occasioni (in 19 gare) trova anche la personalissima soddisfazione del gol. Tra le riserve il vecchio idolo Ernesto Morandi (8 gare), alla penultima stagione, col ruolo di chioccia; in squadra anche Allievi, Belloni, Carcano, Corsi, Daccò, Pluderi, Simontacchi, Trabattoni e Zacchi.
i ricompatta il campionato, il Milan tiene un andamento non proprio esaltante e termina quarto nel suo gironcino. In panchina arriva il sapiente austriaco Ferdi Oppenheim. Dopo l'addio di Lovati, la fascia di capitano passa a Soldera. Pin Santagostino, il giovane attaccante esploso la scorsa stagione, si rivela un bomber con gran senso del gol, veloce e concreto. In porta Oppenheim schiera Midali; la difesa si conferma sul duo Bronzini-Soldati, mentre Soldera governa ora una mediana nuova, con De Franceschini (debuttante con 2 presenze l'anno precedente) e il nuovo Oreste Perfetti. A ispirare, il regista Tiziano Ballarin. Il reparto avanzato schiera Santagostino e Papa coadiuvati dai mediocri Poggia e Forneris. Nella foto sopra: La foto fu scattata in occasione di una trasferta (visto il paesaggio collinare non certo milanese) e ritrae su un'unica fila gli undici giocatori milanisti con il trainer austriaco Oppenheim. Sono riconoscibili Papa III (primo giocatore da sinistra), Santagostino (il quinto), Bronzini (il penultimo) ed il mitico capitano Soldera (ultimo della fila).
POCA STORIA. Tre pari e una vittoria in avvio per il Milan, che però crolla alla quarta giornata: 0-8 col Bologna, decisamente la bestia nera di quegli anni. Lo 0-0 col modesto Derthona è segnale di una squadra non certo in gran forma, che tuttavia riesce a battere brillantemente la Rivarolese per 4-0: tripletta del bomber Santagostino. Lo stesso centravanti è protagonista, dopo il pari senza gol con lo Spezia, dell'1-1 di Modena, sfida che precede la temibile partita con la Juve. I bianconeri passano con Monticone, il Milan reagisce con l'orgoglio e tiene la difensiva. Pin Santagostino trova il pareggio infilando un rigore allo scadere del primo tempo. Oppenheim dà la carica negli spogliatoi e i rossoneri tornano in campo elettrici. Ancora Santagostino realizza un gol dei suoi, facendo sognare i tifosi. L'illusione dura fino al '60, Ferraris pareggia e finisce 2-2. Travolta l'Esperia Como (4-1, doppietta di Santagostino, gol di Papa e Poggia), il Milan batte il Legnano grazie alla prodezza della "mente" Ballarin ma poi cade in casa col Genoa, che sfrutta l'unica sbavatura difensiva. I nostri non demordono, si rifanno umiliando l'US Milanese per 6-1 (Papa in gran spolvero, con 3 gol; ancora a bersaglio Ballarin) ed espugnando il terreno della Cremonese (1-0, Poggia). La terribile sfida col Bologna viene vinta a tavolino dal Milan, per intemperanze dei tifosi locali; i rossoneri ospitano dunque il Derthona ma soffrono ancora oltre misura, pareggiando solo dopo lunga sofferenza: Soldera è l'eroe del giorno. Segue un 1-1 con la Rivarolese e il successo di misura sul Modena, griffato da Forneris: l'attaccante dà un minimo segno alla sua annata. Il ritorno con la Juve è un onorevole 0-0, poi per il Milan solo una sconfitta e due pari ancora sotto la griffe di Santagostino: il quarto posto finale ha ben poco da tramandare ai posteri.
UN SOLO BOMBER. Senza troppo brillare, Midali è il portiere che gioca di più (15 gare), spesso preferito a Norsa. Il terzino Bronzini si conferma discretamente bravo nella fase difensiva e brillante in quella offensiva: altre 2 reti, per lui, in 22 match. Il suo compagno Soldati disputa 21 partite cercando di dare il meglio di sé. Buon rendimento nel mezzo per Alfredo De Franceschini (19 gare): doveva ereditare il posto di un grande come Lovati, mica facile. Discreto anche l'inserimento di Oreste Perfetti, anche se non abbastanza per riconfermarsi l'anno dopo; resterà comunque in rosa e tornerà molto utile più avanti. Soldera è sempre una garanzia nella mediana: 19 gare e un gol, i soliti applausi incondizionati dei tifosi e tanta passione sfogata in tackle. Santagostino è il bomber con 11 reti in 21 gare; segue il duo Papa (4 centri in 21 gare)-Poggia (18/4), tutt'altro che sufficiente; ancor meno importante il rendimento di Forneris (10/2). Tiziano Ballarin è la mente dell'azione offensiva, spesso e volentieri cerca di ispirare la manovra e in due occasioni (in 19 gare) trova anche la personalissima soddisfazione del gol. Tra le riserve il vecchio idolo Ernesto Morandi (8 gare), alla penultima stagione, col ruolo di chioccia; in squadra anche Allievi, Belloni, Carcano, Corsi, Daccò, Pluderi, Simontacchi, Trabattoni e Zacchi.
1 commento:
Il campo con le colline dietro è quello di Tortona.
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